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Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA 
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terra.. che dire?. Le piante campano da milioni di anni NONOSTANTE l'intervento dell'uomo.
E sappiamo bene che l'ideale sarebbe non coltivare affatto ma limitarsi a raccogliere quello che la natura ci offre. Ma.... si c'e' un ma... e mi pare evidente...la quantita' e la disponibilita' di produzione.

Che non si debba disturbare/interrompere il ciclo di krebs e' una verita' assodata.
Ma... se devi produrre in modo da poter mangiare, in qualche modo devi lavorare. (concordo che la fresatura sia deleteria per il terreno).

Mollison, Hazelip, Fukuoka..TUTTI partono da una lavorazione pesante del terreno.Alcuni addirittura propongono la REALIZZAZIONE DI BANCALI in cui la base e' costituita da rami, e poi da strati via via composti di terra ,foglie, fieno,CARTONE, paglia etc. (molto artificiale mi pare).
Altri propongono ife fungine, bokashi, soluzioni derivate dalle fermentazioni degli zuccheri.. etc..
Tutta roba che funziona, per carita'..
Solo non vedo una grossa differenza tra il coltivare un bancale zeppo di cartone pressato o un orto vangato ogni sei mesi.

La realta' e' che qualsiasi orto ben curato solo dopo quattro o cinque anni iniziera' a produrre davvero. Dara' quantita' consistenti di verdura e se curato con attenzione lo fara' per decenni (gli orti dei conventi sono un ottimo esempio).
Qualsiasi episodio di pianta spontanea nata per caso in posti disagiati nel tempo tendera' a sparire,sommersa dalle piante piu adatte.

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26/05/2012, 8:09
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Iscritto il: 23/04/2012, 18:57
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Pioppino, scusa la domanda banale, ma perché a questo punto dopo che hai fresato non hai seminato direttamente il grano?, mi interessa capirlo.
Trescogli, qui di filosofia mi sembra la voglia fare te, questo forum è andato avanti per cento pagine senza riuscire a dire niente a parte le cose che diceva pallinof e tutti gli dicevano che faceva filosofia senza capire quello che diceva, (mi sembra che in molti vogliano assomigliare a quei giovani che arrivati ai 18 anni vogliono imparare ad andare in macchina, ma non sono minimamente interessati ai segnali stradali e al codice della strada) quello che dico è per cercare di fare chiarezza su una cosa che sembra oscura ai più.
Biociccio, ho visto i video, sicuramente interessanti sotto certi punti di vista, ma il primo mi ha lasciato con molti interrogativi, mentre il secondo è molto da agricoltura intensiva che è una cosa che non mi interessa molto, comunque a mio parere guardando mi sembra che il suolo sia buono ma manchi la biodiversità, mentre per tornare al concreto, non è che io sia misterioso, cerco solo di approfondire la cosa basilare da cui partire, il suolo, la terra, cercare di capire come funziona, com’è fatta, e tutto il resto verrà dopo, ma se non ci capiamo su questo punto e come fare per arrivarci, diventa inutile il dopo, o si approfondisce, altrimenti qua ognuno parla per i fatti suoi e allora per me la discussione perde di interesse, se diciamo che il suolo non si deve lavorare diventa un controsenso continuare a dire “ho dato una fresata”, fresare equivale a lavorare il terreno.


26/05/2012, 9:10
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Iscritto il: 19/01/2012, 14:33
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beh i video secondo me sono interessanti per prendere spunti, non ho detto che sono tecniche che vorrei adottare anche io e non mi pare di parlare per i fatti miei o di andare fuori tema.
Della signora del primo video mi interessa soprattutto l' uso nell' interfilare della malva, che agisce come accumulatore di nitrati prodotti dal trifoglio...
Su una cosa sono d' accordo con raviolo,senza tirare in ballo sempre i bancali ed il cartone, tutti, fukuoka compreso, lavorano il terreno nelle fasi iniziali, il "comandamento" non lavorare la terra, secondo me, va preso con un minimo di elasticità, come quello di non fertilizzare, soprattutto nelle fasi iniziali.
Per restare sul pratico, nel mio campo il terreno non viene lavorato, certo che ogni tanto qualche picconata qua e la per togliere le radici dei rovi la darò di sicuro, via via che il terreno si copre di altro.
A me sta cosa che fukuoka lo capisce solo chi non tocca mai la terra resta particolarmente indigesta.
A me sembra una persona che per sviluppare il suo metodo ha fatto tentativi in molte direzioni piuttosto che darsi inutili dogmi da seguire. Non vedo perchè dovremmo fare diversamente.


26/05/2012, 10:16
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Iscritto il: 10/03/2009, 15:08
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......questo forum è andato avanti per cento pagine senza riuscire a dire niente ....

A me non sembra che si sia detto niente. Mi sembra che molti abbiano provato ad applicare le tecniche e ad adattarle alla loro situazione. Mi sembra che molti abbiano riportato le loro esperienze,me compreso.
Le esperienze (soprattutto nel mio caso ma pare anche gli altri ) sono state un successo dal punto di vista della qualita' ma un completo insuccesso dal punto di vista della quantita' prodotta e dalla difficolta' di gestire la coltivazione in modo meccanizzato (o perlomeno in modo manuale con tempi accettabili).

allora , per quanto mi riguarda, e per dire qualcosa di definitivo sul MIO pensiero.

Dopo aver letto libri, centinaia di articoli (perlopiu' tutti uguali e copiati dalla stessa matrice,)aver letto centinaia di dichiarazioni di fede, assistito a decine di corsi (in cui stranamente si semina e si fanno orti sinergici, ma mai si torna a vedere cosa si e' raccolto),Aver visto video che presentano come il futuro le colline del devonshire ,quando le stesse colline sono l'esempio di una coltivazione impossibile altrove in quanto feudo di nobili Inglesi che le finanziano come tenute personali ).
Dopo aver condotto per qualche anno un orto da un ettaro seguendo i principi di mollison e della hazelip.
Dopo aver seminato in palline di argilla...

Mie Conclusioni....
Ottimo sistema per produrre qualche cespo di insalata e ortaggio per consumo personale da affiancare al banco frigo dell'esselunga quando il tempo e' inclemete.

Ottimo sistema per fallire prima di aver cominciato a vendere, Il prodotto seppur buono risulta non uniforme come pezzatura , aspetto, maturazione. Risulta spesso troppo saporito o duro, filoso..
Risulta sempre troppo difficilie da raccogliere e mondare/lavare.

Considerate che tra i coltivatori qua attorno vengo soprannominato " il talebano" per la mia ostinazione a non usare fitofarmaci o pesticidi/diserbanti.

Per finire, Fresare il terreno i rivoltarlo, sicuramente danneggia la struttura del suolo. C'e' solo un modo secondo me di non danneggiare questa struttura e mantenerla fertile , ed e' quello di prelevare una quantita' di verdura/frutta rimpiazzabile in una stagione dal terreno, il che sfortunatamente significa che dovremmo aumentare a dismisura la dimensione del terreno per prelevare una percentuale piccola ma sufficiente.

Insomma ho il massimo rispetto per pallinof di cui stimo le teorie (spesso messe in pratica con raziocinio ed intelligenza), comincio ad avere molto meno rispetto di chi mi cita fukuoka come fosse il Profeta.
Sono disposto a rifare il percorso di fukuoka se vengo messo nelle stesse sue condizioni.
Dovrei essere un miliardario sfaccendato e snob (come lui) ,lavorare 25 anni in perdita (come lui) e poi alla fine elaborare una teoria talmente innovativa...che in fondo dice che si dovrebbero coltivare i cereali come facevano gli egizi o gli indiani d'america 300 anni fa.

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26/05/2012, 12:51
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Terraedintorni ha scritto:
Trescogli, qui di filosofia mi sembra la voglia fare te, questo forum è andato avanti per cento pagine senza riuscire a dire niente


Strano che tu ti sia sentito chiamato in causa. Hai la coda di paglia?
Era il mio primo intervento in questa discussione e, probabilmente, farà parte delle cento pagine da te citate ( con poco, anzi nessun rispetto da parte tua, per molti degli utenti che sono intervenuti). Io faccio filosofia nei miei campi e nelle mie coltivazioni dove, ogni giorno, cerco di mettere insieme il pranzo con la cena e sarebbe corretto, da parte tua, informarti prima di giudicare gli altri.

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"Da quassù il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro se stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto perchè è caotico e rumoroso."
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26/05/2012, 21:29
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raviolo ha scritto:
......questo forum è andato avanti per cento pagine senza riuscire a dire niente .... Insomma ho il massimo rispetto per pallinof di cui stimo le teorie (spesso messe in pratica con raziocinio ed intelligenza), comincio ad avere molto meno rispetto di chi mi cita fukuoka come fosse il Profeta.


Raviolo,
sottoscrivo parola per parola dei tuoi ultimi interventi.

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26/05/2012, 21:30
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Terraedintorni ha scritto:
Pioppino, scusa la domanda banale, ma perché a questo punto dopo che hai fresato non hai seminato direttamente il grano?, mi interessa capirlo.
o.

perchè tempo fa ho letto un narticolo che spiegava questo metodo .. e secondo la mia logica potrebbe funzionare in quanto il trifoglio potrebbe aiutare la germogliazione del seme ceh qundo germoglia verebbe protetto e poi quando chresce non è infastidito da piante bassa , mentre lasciano tuttta l'erba non si sa con cosa dovrebbe competere, magari con piante alte come rovi o simili che ne impedirebbe la crescita... e darebbe fastidio nelle raccolta.
comunque seminerò contemporaneaqmente anche nel terreno vergine per vedere la situazione come si evolve...


per gli altri di solito quando si comincia a lavorare un terreno vergine (l'ho fatto in montagnas diverse volte) il primo anno si ha notevoli risultati il secondo un po meno e il terzo pochissimo se non si apporta concime o fertilizzanti...
per cui prima di iniziare con l'orto sinergico sono andato a cercare orti sinergici vecchi e ne ho trovati che funzionavano da tre anni da cui ho dedotto che ci sono probabilità di funzionamento del metodo.
ciao Nino

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26/05/2012, 22:34
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pioppino, e' una cosa che ho notato anche io.
Pero' c'e' da dire che se non sbaglio anche l'orto sinergico ha un apporto di materiale organico proveniente dall'esterno. Un orto sinergico deve avere sempre appaiato un campo di discreta superficie per fornire la materia prima necessaria al rimpiazzo di cosa si toglie.
Quando tu immetti paglia e fieno per pacciamare e li lasci decomporre, di fatto immetti azoto e carbonio (piu' altre sostanze). Questo equivale a concimare con materiale proveniente da una superficie BEN PIU AMPIA DI quella dell'orto.
Ha ragione Pallinof quando dice che bisogna chiudere il ciclo, perche' se continui a prelevare da un campo per mettere in un altro alla lunga uno lo ingrassi l'altro lo impoverisci. Da qui, se ho capito bene il pensiero di pallinoF la necessita' di avere piccoli animali alberi ed una gestione attenta all'equilibrio del sistema in modo che sia autosufficiente.

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27/05/2012, 10:50
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raviolo ha scritto:
pioppino, e' una cosa che ho notato anche io.
Pero' c'e' da dire che se non sbaglio anche l'orto sinergico ha un apporto di materiale organico proveniente dall'esterno. Un orto sinergico deve avere sempre appaiato un campo di discreta superficie per fornire la materia prima necessaria al rimpiazzo di cosa si toglie.
Quando tu immetti paglia e fieno per pacciamare e li lasci decomporre, di fatto immetti azoto e carbonio (piu' altre sostanze). Questo equivale a concimare con materiale proveniente da una superficie BEN PIU AMPIA DI quella dell'orto.
Ha ragione Pallinof quando dice che bisogna chiudere il ciclo, perche' se continui a prelevare da un campo per mettere in un altro alla lunga uno lo ingrassi l'altro lo impoverisci. Da qui, se ho capito bene il pensiero di pallinoF la necessita' di avere piccoli animali alberi ed una gestione attenta all'equilibrio del sistema in modo che sia autosufficiente.


be io ho un frutteto e un bosco e i contadini come vicini , posso prendere un po qui e un po la' per non impoverire una situazioneo
alla fine come faccio a chiudere il cerchio ?'
nel bosco pascolano dei selvatici che pareggiano con i loro escrementi ..
dovrei mettere la mia cacca ??? e quella a cui do la mia frutta e ortaggi ??

ciao Nino

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27/05/2012, 11:58
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Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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raviolo ha scritto:
pioppino, e' una cosa che ho notato anche io.
Ha ragione Pallinof quando dice che bisogna chiudere il ciclo, perche' se continui a prelevare da un campo per mettere in un altro alla lunga uno lo ingrassi l'altro lo impoverisci. Da qui, se ho capito bene il pensiero di pallinoF la necessita' di avere piccoli animali alberi ed una gestione attenta all'equilibrio del sistema in modo che sia autosufficiente.


Ciao Raviolo, aggiungo che per prelevare e mettere bisogna lavorare e pagare chi lo fa. Ma non è il caso dello stacanovista Pioppino che usa il suo campo come palestra per dimagrire :lol: .
Ultime foto della consociazione Aglio-pomodori.
Un cordiale saluto a tutti.


Allegati:
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_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.
28/05/2012, 11:43
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