ma quanto ne ha fatto ??

ma sopratutto, come pensi di raccoglierlo? spiga per spiga?.
Il problema non e' seminare su sodo, che abbiamo capito tutti che funziona..
Il problema e' seminare su sodo in modo che si possa raccogliere e che abbia una resa sufficiente.
La mia valeriana seminata nel sottobosco in mezzo all'erba dovrebbe essere venduta a 20 euro il kg pe rpagare il lavoro di raccolta.Quella seminata nelle fasce fresate invece si raccoglie meglio e rende di piu'.
In piu non viene comprata perche tenerissima ,fragile, e seppur buonissima DIFFICILISSIMA DA MONDARE E LAVARE.
Per cui in negozio comprano la busta con il songino idroponico, grosso, verdissimo, lavato e pronto a 15 euro il kg ma non la valeriana da lavare a due euro al kg.

ma ci dovrebbe essere un modo, per esempio ho visto a rimini al mercato i contadini che vendevano la valeriana e i radicchi da taglio già lavati e puliti ed erano buonissimi si sentiva che erano cresciuti nei campi non come quelli dellle bustine che non sanno di niente..
costavano 4 o 5 € al Kg e la gente se li contendevano
cioa Nino

si pioppino, in effetti e' la stessa soluzione che ho pensato io.
Di comprare una macchina per lavare la verdura ed imbustare.
Sto cercando di districarmi tra la burocrazia necessaria per poter vendere verdura imbustata.

Raviolo mi hai tolto le parole di bocca.
Terraedintorni, non credo tu susciti vespai, però fai dei commenti per cui sembra che tu faccia chissà che cosa... secondo me, a giudicare dalle foto di tutti, abbiamo tutti molto da imparare... Comunque ben vengano foto ed esperienze!

ciao a tutti, mi chiamo Maurizio....
....saluto tutti e vi faccio i miei più sinceri complimenti per i vostri risultati...
...vi scrivo perchè le immagini di " terraedintorni " mi ricordano la mia situazione...
quest'inverno dopo la neve dei primi di febbraio ho " lanciato nel mio "pezzo di terra incolto"
alcuni semi di grano, fagioli e semi di zucca- zucchina ( che si erano bagnati con la neve )........ e.... con mia immensa sorpresa tutte le
specie hanno germinato..... il grano è in mezzo ai rovi proprio come nelle foto
di " terraedintorni" e, fagioli e zucchine, sono tra gramigna e polloni di prugno...
ovviamente non penso che per un agricoltura industriale questo possa essere importante
la domanda "come pensi di raccogliere il grano ?" è giusta però per un impiego casalingo direi
che i prodotti chimici possono benissimo starsene alla larga!!!!!
continuate a mettere foto e a divulgare le voste esperienze.....per me sono
come il pane..........grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Raviolo a me sembra che non tutti abbiano capito che seminare sul sodo funziona, sento continuamente interventi in cui si continua a dire di aver dato una fresata prima di seminare, anche se si tratta di una striscia non mi sembra possiamo parlare di sodo e anche la maggior parte delle foto indicano che la tendenza è seminare sul terreno fresato. Riguardo al fatto che si possa raccogliere e ci sia una resa sufficiente è un’altra questione in quanto si vuole comparare un’agricoltura classica industriale con il metodo Fukuoka, che io non ritengo industriale, anche se con alcuni tipi di verdura o cereali credo si possa essere competitivi.
Biociccio, sono qui per imparare anch’io e condividere le mie esperienze, non per insegnare, anzi ….., forse non ho nulla da insegnare.
Vorrei comunque tornare sulle foto che ho inserito, premetto che non ho seminato il grano, ma fa parte di quella osservazione costante del territorio che mi circonda, l’ho visto è l’ho fotografato, seguendone la crescita ritenendola un’esperienza interessante da seguire, questo mi ha fatto riflettere sul tipo di terreno in cui sono nate le spighe, sicuramente non era di tipo ottimale, continuamente leggo lamentele di gente che ha tentato di seminare l’erba medica o altro e continua a dire che non gli è nata o gli è nata molto rada, questo dovrebbe far riflettere, probabilmente all’interno del forum viviamo su piani di pensiero diversi.
Mi ero ripromesso di parlare del terreno visto dal di sotto, ne do solo un accenno, in un terreno non lavorato, partendo dalla superficie e andando verso gli strati più profondi, si assiste ad una variazione del contenuto di sostanza organica e dell’intensità della circolazione dell’aria, nella parte superficiale troviamo soltanto materiale organico ancora integro o poco decomposto, inframmezzato da grossi pori che permettono il passaggio dell’aria, qui vivono animali, funghi e batteri che necessitano di molto ossigeno la cui attività consiste soprattutto nello “spezzettare” il materiale organico, poi, intorno ai 10 cm. la densità dei pori diminuisce notevolmente, mentre la parte organica risulta costituita da particelle fortemente disgregate , in parte già trasformate chimicamente, se non molecole, l’offerta di nutrimento e la disponibilità di ossigeno sono completamente differenti rispetto alla superficie per questo compaiono organismi diversi da quelli di superficie, andando più in profondità, a circa 30 cm. la vita tende a scomparire quasi completamente.
In maniera analoga si comportano lombrichi, talpe e altri animali che rimescolano lentamente ma costantemente la componente organica con quella minerale, creando nuovi spazi vitali e facendo in modo che questa struttura continuamente si riorganizzi con un processo armonico. Qualsiasi tipo di lavorazione del terreno altera i processi naturali e trascura le specifiche esigenze delle diverse specie di microrganismi riportando in superficie la fauna degli strati più profondi mentre gli organismi specializzati nella vita di superficie vengono interrati in profondità, l’equilibrio del sistema terra non muore dopo una lavorazione, subisce però un collasso vero e proprio, poiché la maggior parte dei microrganismi della frazione di terreno interessata dalla lavorazione viene improvvisamente privata delle condizioni più favorevoli al loro sviluppo.
Qui mi fermo, e faccio una considerazione sulla fresatura che realmente crea il vantaggio di avere un terreno più fine adatto alla semina, ma ha lo svantaggio grave di creare o formare che dir si voglia la famosa suola di lavorazione sotto la terra che impedisce alle piante (soprattutto erbacee) di portare le radici in profondità, altro svantaggio che in caso di terreno con gramigna o altre piante rizogene provvediamo a moltiplicarle in maniera esagerata spezzandole e frammentandole scombussolando l’equilibrio superficiale tra le varie erbe, meglio per gli amanti della lavorazione del terreno e per quelli che non ne possono fare a meno l’uso di un ripuntatore o una vangatrice, ma questo è un altro discorso.

io ho fresato per seminare il trifoglio, su cui semino il grano.
secondo te potevo seminare direttamente il grano su un miriade di altre erbe già adulte....
nelle mia terra non cera la gramigna e poi è sabbioso e non penso faccia la suola..
comunque vedrfemo
l'albero si giudica dai frutti e non dalle chaicchere che gli fanno intorno.
cioa Nino

Seguo la discussione e penso, sempre di più, che come diceva Aristotele... Primum vivere, deinde philosophari ... Prima vivere e poi filosofare.

Terraedintorni ti ho un pò provocato, ma vedi che ho fatto bene, sei un pò misterioso, io volevo solo capire un pò meglio quello che fai...
Sono d' accordo con quello che dici nell' ultimo post infatti un bello strato di "roba" fra terra e cielo è quello che manca a me perchè ho terreno "ripulito da poco"...
Riguardo alla "produzione" veditela con raviolo io cerco di arrivare a mangiare qualcosa, quindi ho aspettative minori, certo che peno meno a raccogliere un cespo di cicoria-insalata-radicchio che il grano-valeriana, mi piacerebbe sapere e vedere quello che mangi te da quel campo, perchè in fin dei conti sono materiale.
Per quanto riguarda le "fresate" a striscia posso dire che, se avessi i macchinari, una strisciata in un campo l' avrei data anche io, magari solo una per prova o di partenza, non come metodo fisso...anche se sarebbe meglio non lavorare la terra si impara e si mangia sempre qualcosa, prima di creare una striscia di soletta; quindi ben venga l' esperimento di pioppino.
Per di più ci sono metodi "intermedi" applicati da chi ha come interesse principale la produzione e vendita, che qualche aiuto se lo concedono... Anche noi possiamo imparare da questi metodi, se non altro a porci meno limiti.
Ne linko uno che sicuramente farà storcere il naso e che mi risulta molto interessante. E' tutto in inglese ma abbastanza intuitivo.

http://www.youtube.com/watch?v=uJk4R1xpMC8&feature" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank

Un' altro che forse è più apprezzabile perchè non c'è movimento del terreno, sempre in inglese ma basta vedere le immagini dal minuto 8:40 in poi... credo che parliamo della stessa cosa, con necessità e interessi diversi.
http://www.youtube.com/watch?v=Blxe7S41q9s&NR=1" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank