Ciao a tutti, vi metto 2 foto fatte oggi, di corsa e con la pioggia.
La prima è la foto di un misto seminato su sodo che sta attecchendo, si vedono medica, trifoglio, cicoria a grumolo, insalata romana, ramolacci, qualcosa che non ricordo, qualcosa di spontaneo...
Nella zona della foto sono stati bruciati dei rovi durante la pulizia e le piantine sono cresciute più in fretta, ma sono germogliate ovunque, il terreno è stato ripulito quest inverno da rovi più alti di me(senza togliere le radici, per ora solo frullato una volta) e non è lavorato da almeno 30 anni.


Questo è il pisello selvatico che cresce spontaneo in un altro angolo e che sarà una delle leguminose che, col mio aiuto, andranno di sopra il prossimo anno, fa dei bei fiori e si risemina da solo. ho scoperto che è anche commestibile. non l' ho ancora assaggiato ma già mi piace.



Oggi ho sparso cime di rapa quarantina cicoria selvatica e rucola. sotto la pioggerella, Piccole cose, ma: "Tutto fa! disse quello che pisciò in arno"

ma dopo come fai a riconoscere le erbe coltivate dalle selvatiche ??? che cosa è la cicoria selvatica??

ciao Nino

bella domanda pioppino, la mia preoccupazione iniziale dopo la "pulizia" di rovi e arbusti è stata proteggere un terreno non lavorato per così tanto tempo che era rimasto nudo, non raccogliere qualcosa subito, ho già un orticello più in basso(sono 4 terrazzamenti per un ettaro e mezzo totale) che mi ruba tutto il tempo che ho. La varietà della semina l' ho data per arricchire il tutto, per giocare, per vedere chi se la cava da solo, per ostacolare le "infestanti", proteggere la terra ecc ecc. credo che lascerò andare quasi tutto a seme, a meno di qualche sorpresa. il nemico è ancora il rovo, che per adesso sto solo "stancando" a forza di frullate periodiche...finchè non avrò vinto io cerco di far crescere degli "amici"
più o meno ho sparso quasi soltanto cose che conosco, fiori a parte, piano piano (ma piano) sto imparando le spontanee del luogo e poi vado un pò a braccio

PS ho seminato circa 1kg di medica 1/2 kg di trifoglio nano ed il resto in bustine, il resto dovrebbe spiccare abbastanza fra le due.

Basta scrivere Cicoria selvatica da campo su guggolo e vedi. da me ci sono persone chine nei campi incolti (a volte nelle rotonde) che a primavera che fanno dei sacchettoni di questa cicoria. a me piace molto di contorno in insalata con la bistecca.

opppssss dovevo pensarci noi lo chiamiamo radicchio selvatico ciao Nino

Ciao a tutti è un annetto che non partecipo a questa discussione ma noto con piacere che è viva e vegeta!
Ora mi sto leggendo la quarantina di pagine che mi mancano a "rimettermi in pari", nel frattempo vi mando qualche foto dell'orto di quest'anno.

In poche parole, coltivo un orto sulla riviera ligure in un terreno terrazzato fronte mare. sono tre fasce in contesto urbanizzato, super-esaurite negli anni, e quando ho iniziato a lavorarle io erano semplicemente terra battuta ricoperta da un cotico molto spesso di gramigna. Dopo aver letto Fukuoka, Bill Mollison e vario materiale in Rete (compresa questa ottima discussione) mi sono "convertito" al naturale.
Il primo anno ho ancora fatto un orto abbastanza tradizionale (taglio a raso dell'erba, fresatura del terreno, solchi, trapiantato piantine prese al consorzio, manciate di concime pellettato, lumachicida e qualche trattamento di verderame). medi risultati.

il secondo anno ho provato a lasciare le "erbacce", a lavorare superficialmente il terreno, a pacciamare molto anche con erba e potature varie del giardino. Per le piante, qualcosa ho seminato e qualcosa ho comprato al consorzio. Risultati molto più scarsi, le uniche cose venute bene sono state i legumi fino all'arrivo degli afidi! Ho resistito alla tentazione e non ho dato niente, nè chimico nè bio. Il primo raccolto è stato parecchio rovinato, il secondo ho provato a piantare molto più distanziato. Risultati decisamente migliori.
A metà stagione ho iniziato a fare dei mucchi di rami, foglie, scarti di cucina e tutto ciò di adatto che trovavo, e a tenerli bagnati. in autunno ho provato a coprirli con uno strato di terra ed a seminarci. Non ho mangiato quasi niente, ma le piante (cavoli e rape di vari tipi) sono sopravvissute e stanno andando adesso a seme. Mi piacerebbe si autodisseminassero in giro!


Comunque siamo a questa primavera (terzo anno). L'unico lavoro che ho fatto è stato seminare erba medica e ginestrino su sodo (che non sono nate ahimè, ci riprovo appena smette di piovere) e coprire ulteriormente mucchi con strati di stallatico e terriccio da compost più scarti vegetali.







Ho notato maggior velocità nella decomposizione degli scarti e un'impennata nel numero dei decompositori (lombrichi, porcellini, varie altre bestiole che non avevo mai notato prima).
è anche cresciuto il numero di "ospiti", soprattutto merli (ormai una piccola colonia) che mi stanno facendo desistere dal pacciamare con erba secca. Ho provato a seminare trifoglio nano su uno dei mucchi, vi dirò come mi trovo.
un'altro amico che trova l'orto di suo gradimento è qui http://www.naturamediterraneo.com/forum ... _ID=175297" target="_blank

(..continua)
verso marzo ho iniziato a seminare sia a dimora che in vasetto. A dimora non è nato quasi niente (a parte piselli e insalate), sospetto a causa delle limacce che non danno il tempo ai germogli di spuntare. Nei vasetti in compenso è andato tutto bene, così che ho potuto trapiantare ed ora l'orto si presenta così








Che altro dire? per ora nessun problema a parte un po' di scavi dei merli e qualche rosicchiamento da lumache, spero di potervi postare foto di grandi raccolti!

Buon Lavoro a tutti!

Donatello

Ciao, il metodo di cui parla Pioppino per i cereali è il Bonfill(se si scrive così) e centra molto con Fukuoka.
Solo non mi convince molto il seminare i cereali vernini in estate nelle zone mediterranee. Anche se in realtà in natura i semi dovrebbero cadere in quel periodo, però da noi è facile che faccia un temporale estivo che porti i semi a germogliare, e poi un altro mese di siccità che ce li fa morire.
Comunque ben venga una prova pratica.

Terraedintorni, ti va di parlare un po' anche di api allevate in modo naturale?
O usciremmo dall'argomento?
Finalmente sento parlare di qualche esperimento...

Anch'io ho pensato che poteva funzionare in quanto i semi sono maturi alla fine di giugno quindi pensavo di seminarli ai primi di luglio..
poi se piove vanno un po sotto e germogliano e il triofoglio lo proteggerebbe dalla siccità questa è l'idea ceh ho pensato potesse funzionare... poi li metterò sotto il frutteto che in estate ombreggia....
ma che grano devo seminare?? ho un po di farro ma non vorrei metterlo perchè è uno stress pulirlo.
ho un grano molto lungo e alto (non so come ci chiami) ma ho paura che cada steso......

ciao Nino

Non vorrei suscitare vespai con i miei interventi, ma vedo che la strada da fare è molta, prima però alcune precisazioni, la prima per raviolo, mi scuso con lui forse ho sopravalutato o sottovalutato (a seconda dei punti di vista) il suo terreno, ma diventa a volte difficile fare le considerazioni senza aver visto il terreno e la realtà in cui si trova, aspetto le foto e l’evolversi dei lavori. Una seconda considerazione in generale per tutti quelli che vogliono lavorare il terreno, datemi un attimo di tempo per cercare le foto (sono dello scorso anno) e vi posto il grano che cresce rigoglioso in mezzo ai rovi, alla faccia di tutte le lavorazioni e di tutte le considerazioni fin qui fatte su equilibrio del prato e tempo di semine, con le foto cercherò di parlare del terreno visto da sotto e magari anche delle lavorazioni (mi serve solo del tempo). Un’ultima cosa per marcelloc, parlerei molto volentieri di api, ma credo che usciremo dall’argomento a causa mia, susciterei troppo interesse sull’argomento e meriterei un cartellino giallo, purtroppo non sono presente nemmeno in nessun forum che parli di api non trovando argomenti che mi interessano, però in breve ti posso dire che di api mi occupo da oltre 35 anni prima con mio padre che già 30 anni fa sperimentava arnie a vetri e altre diavolerie simili, io ora continuo su quella via, per ora sono riuscito solo a far svernare tutti gli apiari con pochi trattamenti senza farne morire nessuno durante i vari inverni (e la cosa non è di poco conto), gli insuccessi li ottengo durante la stagione a causa di esperimenti vari, l’ultimo che partirà in questi giorni è un’arnia modificata completamente senza fondo che voglio provare senza nessun trattamento antivarroa, il tutto seguendo il pensiero di Fukuoka. Comprendi da queste poche righe il perché non possiamo parlare di questo argomento, oltretutto nel forum c’è una sezione dedicata alle api e sarebbe più giusto parlarne in quella sede. Ora torno a mettere le mani nella terra.

finalmente ho trovato le foto, si può vedere chiaramente il grano tenero pronto a maturare cresciuto in mezzo ai rovi e ad altre spontanee, non è stato seminato ma è finito in quel posto casualmente, è cresciuto sano ed è arrivato a maturazione, non ne conosco la varietà, ma questo è poco significativo, quel che mi interessa è il fatto che sia cresciuto in ambiente inospitale, "quando si dice semina sul sodo", a volte la natura premia esperienza inaspettate.