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Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta facendo?
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sandrone77
Iscritto il: 24/05/2016, 10:24 Messaggi: 10 Località: Gabiano (AL)
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Un saluto a tutti gli orticoltori! Ho letto tantissime discussioni aperte da persone in situazioni molto simili alla mia, e la cosa che mi sconforta è che le risposte date avevano più o meno lo stesso tenore. Io ho 40 anni, c'è la possibilità che rimanga disoccupato nei prossimi mesi, ho una grande passione per l'orticoltura e possiedo un ettaro e mezzo di terreno (purtroppo a gerbido, da recuperare). Il terreno è collinare, cosa che mi preoccupa non poco per la gestione degli spostamenti sul fondo e le pratiche di coltivazione e di raccolta. Per quanto riguarda l'acqua, so che sono presenti dei pozzi preesistenti, non sorgivi purtroppo. Il sogno sarebbe recuperarlo e avviare una piccola azienda di produzione orticola, sullo stile di Fortier, per intenderci, investendo il tfr e avendo come ammortizzatore nella fase iniziale la disoccupazione. Purtroppo in famiglia lavoro solo io, al momento. Ecco, questa è la mia situazione, ne ho lette molte sul forum, addirittura di chi aveva intenzione di mollare il "posto fisso" per lanciarsi in un'avventura di questo tipo. Quello che mi piacerebbe sapere è, ma di tutte queste persone, c'è qualcuno che può dire "Sì, quella era la mia idea, il mio sogno, e sono riuscito a realizzarlo". Oppure anche "Ci abbiamo provato ma non ce l'abbiamo fatta, non abbiamo considerato questi aspetti che ci hanno portato a rinunciare". Lo chiedo perchè è come se avessi letto un sacco di libri senza finale...e lo trovo un po' scoraggiante nella mia situazione. Poi se nel mentre arriva anche qualche consiglio sulla mia situazione, ben venga! Grazie mille a chi vorrà rispondere!
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09/08/2017, 9:36 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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Ciao sandrone, purtroppo l'orticoltura è un terno al otto. Tutto dipende dal clima io ti consiglio di iniziare coltivando tutto quello che puoi per capire come vanno le colture, puoi iniziare a vendere a conoscenti vari sicuramente preferiranno i tuoi prodotto a quelli dei supermarket che non si sa mai da dove arrivano.
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09/08/2017, 10:18 |
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sandrone77
Iscritto il: 24/05/2016, 10:24 Messaggi: 10 Località: Gabiano (AL)
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Grazie, sì in effetti anch'io mi ero fatto quell'idea, pensavo di creare un piccolo gruppo d'acquisto iniziando sulla base di amici e conoscenti, magari vendere a qualche ristorante e partecipare a qualche mercato nella zona...anche queste tutte cose già lette nei post in giro per il forum Resto sempre in attesa di testimonianze dirette
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09/08/2017, 10:30 |
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mhanrubalamotho
Sez. Agrumi
Iscritto il: 22/11/2013, 23:54 Messaggi: 12896 Località: Milano nord
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per vendere nei mercati ci vogliono le licenze. si tratta anche di alimenti, informati presso le associazioni di categoria.
_________________ A furia de tirala, porca Peppa, anca ona bona corda la se sceppa = non abusare della pazienza degli altri perchè anche una buona corda, se la tiri troppo si rompe.
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09/08/2017, 11:26 |
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Juniper
Iscritto il: 28/04/2016, 0:33 Messaggi: 374 Località: Assemini (CA)
Formazione: Perito Agrario
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Ciao, io ho una piccola azienda agricola dove coltivo zafferano e verdure di stagione, aperta da pochissimo ma nella pratica attiva da un po. Lavoro a Km0, faccio consegne a domicilio e, alla fine, se lavori bene e ti fai notare, magari riesci come me a entrare in giri particolari con altre aziende. Dipende dal clima come dice Marcello, dipende dalla stagione (da me quest'anno niente zucchine, e in termini economici la situazione è stata disastrosa), ma dipende soprattutto da te capire col tempo cosa può darti il tuo terreno e adattarlo alle richieste dei clienti. Non sono conoscenze che si acquisiscono dall'oggi al domani, possono servire anche anni, quindi non voglio dire che, se perdi il lavoro, dopo pochi mesi sarà tutto rosa e fiori. Dovrai ricominciare letteralmente daccapo, fare investimenti che magari per te non sono da poco (impianti di irrigazione di vario tipo, macchine agricole, semenze, piantine, concimi e qualche fitofarmaco). Inizia con poco, coltiva tutto lo spazio che ti puoi permettere e vendi, investi parte del guadagno (o tutto se puoi) e allarga la coltivazione, allarga anche il giro dei clienti. Io, nel sud della Sardegna, in un paese dove c'è un piccolo frutta e verdura o supermercati ogni mille abitanti (e siamo circa 30 mila), sto cominciando a lavorare bene, punto tutto sul fresco e sulla qualità del prodotto. Personalmente mi tengo alla larga dalle associazioni di categoria ma ogni posto è diverso, mi trovo molto bene invece negli uffici della agenzia regionale a supporto dell'agricoltura ( in Sardegna c'è Laore, non so nelle altre regioni). Aprire azienda costa relativamente poco, tra partita IVA, camera di commercio e pratiche suap per l'autorizzazione a vendere come ambulante e itinerante si spende sui 400 €. Dimenticavo, se non hai una laurea agraria o diploma superiore a indirizzo agrario, dovrai anche ottenere la qualifica di IAP (imprenditore agricolo professionale) tramite dei corsi appositi.
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10/08/2017, 10:48 |
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sandrone77
Iscritto il: 24/05/2016, 10:24 Messaggi: 10 Località: Gabiano (AL)
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Grazie Juniper per i preziosi consigli e per la tua testimonianza. Se posso chiedere, che estensione ha la tua azienda? In effetti non mi aspettavo certo di percepire subito un introito pari al mio attuale stipendio nei primi mesi, altrimenti avrei preso in considerazione l'idea di licenziarmi da un po'... Al momento vedo la cosa come un'opportunità (anche se forzata e rischiosa) di guadagnarmi da vivere con un'attività che mi appassiona. Incrocio le dita e aspetto altre testimonianze, perchè no, anche negative.
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10/08/2017, 13:06 |
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Juniper
Iscritto il: 28/04/2016, 0:33 Messaggi: 374 Località: Assemini (CA)
Formazione: Perito Agrario
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Ti posso dare anche testimonianze negative mie Io ho 13 mila metri totali, di cui attualmente circa mille impiegati in zafferano, il resto ortive di stagione e sto cominciando da pochi mesi col basilico al limone ottenendo un discreto successo come qualità e produzione. Quest'autunno inizio gli impianti delle prime officinali. L'estate scorsa quando ancora non ero un'azienda, ho capito che si poteva lavorare molto bene con ristoranti e pizzerie grazie ai fiori delle zucchine come ho scritto nel post precedente, quest'anno è arrivata una virosi terribile e le zucchine non producono. Il caldo molto torrido ha favorito infestazioni di parassiti come il ragnetto rosso, l'eccessivo caldo di base ha causato problemi a melanzane e peperoni. Il problema di questo lavoro è che un'estate puoi fatturare 10000 €, la successiva meno di 2000. A tutto c'è una soluzione però secondo me, tutto sta nel trovare coltivazioni di "soccorso", per me quest'anno sono state le angurie ad esempio, e non trascurare ma anzi valorizzare quelle che sono coltivazioni di nicchia tipiche della zona o di località vicine, che in genere sono quelle meno presenti nelle colture intensive ma molto richieste dai clienti. Ho visto coi miei occhi esperienze negative, ma erano dovute praticamente tutte a persone che iniziavano pensando di fare il grande progetto, di reinventare l'agricoltura, di portare cose nuove, ma la realtà è che puoi essere o fare il fighetto quanto vuoi, e specialmente all'inizio ti devi dare un gran da fare anche coltivando quelle che non sono le tue essenze preferite, perchè comunque c'è da portare il pane a casa ogni giorno, e non solo due volte l'anno quando raccogli lo zafferano o perchè coltivi 2 file di topinambur.
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11/08/2017, 12:02 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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Concordo con quanto detto da juniper. Quando dicevo che dipende dal clima intendevo anche le avversità improvvise da noi al sud puo essere il forte caldo la siccità e qualche altro problemino, da voi al nord è peggio perche possono arrivare gelate improvvise, grandinate che distruggono tutto piu le malattie soprattutto su pomodoro il vostro clima favorisce lo sviluppo di peronospora e altro. Ti dicevo di provare proprio per questo devi capire come muoverti e che tipi di colture puoi fare, penso che i frutti di bosco sia un ottima coltura alternativa In tal caso vada male ad esempio la coltura di pomodoro.
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11/08/2017, 13:30 |
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glib
Iscritto il: 29/11/2015, 4:19 Messaggi: 805 Località: Midwest > Bassa bolognese
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Juniper ha scritto: Ti posso dare anche testimonianze negative mie Io ho 13 mila metri totali, di cui attualmente circa mille impiegati in zafferano, il resto ortive di stagione e sto cominciando da pochi mesi col basilico al limone ottenendo un discreto successo come qualità e produzione. Quest'autunno inizio gli impianti delle prime officinali. L'estate scorsa quando ancora non ero un'azienda, ho capito che si poteva lavorare molto bene con ristoranti e pizzerie grazie ai fiori delle zucchine come ho scritto nel post precedente, quest'anno è arrivata una virosi terribile e le zucchine non producono. Il caldo molto torrido ha favorito infestazioni di parassiti come il ragnetto rosso, l'eccessivo caldo di base ha causato problemi a melanzane e peperoni. Il problema di questo lavoro è che un'estate puoi fatturare 10000 €, la successiva meno di 2000. A tutto c'è una soluzione però secondo me, tutto sta nel trovare coltivazioni di "soccorso", per me quest'anno sono state le angurie ad esempio, e non trascurare ma anzi valorizzare quelle che sono coltivazioni di nicchia tipiche della zona o di località vicine, che in genere sono quelle meno presenti nelle colture intensive ma molto richieste dai clienti. Ho visto coi miei occhi esperienze negative, ma erano dovute praticamente tutte a persone che iniziavano pensando di fare il grande progetto, di reinventare l'agricoltura, di portare cose nuove, ma la realtà è che puoi essere o fare il fighetto quanto vuoi, e specialmente all'inizio ti devi dare un gran da fare anche coltivando quelle che non sono le tue essenze preferite, perchè comunque c'è da portare il pane a casa ogni giorno, e non solo due volte l'anno quando raccogli lo zafferano o perchè coltivi 2 file di topinambur. scusa se mi intrometto Juniper, quali sono le piante officinali che vendono bene in Italia?
_________________ radici delle coltivazioni erbacee: http://soilandhealth.org/wp-content/uploads/01aglibrary/010139fieldcroproots/010139toc.html
radici degli ortaggi: http://soilandhealth.org/wp-content/uploads/01aglibrary/010137veg.roots/010137toc.html
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11/08/2017, 15:36 |
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Juniper
Iscritto il: 28/04/2016, 0:33 Messaggi: 374 Località: Assemini (CA)
Formazione: Perito Agrario
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glib ha scritto: scusa se mi intrometto Juniper, quali sono le piante officinali che vendono bene in Italia?
Dipende da regione a regione, e dipende da quale azienda te le compra, se ti interessa saperne di più potresti contattare la FIPPO e chiedere informazioni più dettagliate Il mercato delle piante officinali non è semplice, ci sono vari modi per muoversi: vendita del fresco, vendita dell'essiccato, vendita degli oli essenziali. Il fresco lo puoi vendere a privati, ristoratori, nei mercati, ma anche a grosse aziende che trattano cosmesi e farmaceutica. Queste ultime due sono molto rigide sui requisiti delle aziende e del prodotto che conferiscono, ma se entri nel giro lavori bene, ovviamente non basta volerlo fare, serve una buona esperienza sul campo delle officinali (hai a che fare con grosse aziende, non puoi mancare un raccolto perchè "non sapevi come fare" o "non conoscevo questo parassita" o "chiedo sul forum come si risolve") e ovviamente un grosso investimento iniziale, sia le semenze che le piante costano, e ne servono tante. La vendita dell'essiccato è la più semplice, coltivi il prodotto, lo conservi, dura, lo vendi a privati, nelle fiere e nelle sagre, magari stringi qualche accordo con imprenditori della tua regione per far girare il tuo prodotto. Gli oli essenziale sono la cosa più affascinante quanto la cosa più difficile e dispendiosa. Mentre magari per l'essiccato puoi rivolgerti a un laboratorio conto terzi per il confezionamento, con gli oli devi avere un laboratorio tuo, i distillatori, la spesa non è certo alla portata di tutti non solo per la costruzione e l'allestimento, ma anche delle lavorazioni e della distillazione. Ogni volta che distilli è una spesa, e questa deve essere giustificata da introiti sicuri. Qui la scelta è tra alimentare, cosmesi e farmaceutica (non può essere tutti e tre assieme, la normativa prevede che ci sia un'unica destinazione d'uso per etichetta). Io ora vendo sul fresco, specialmente d'estate le aromatiche particolari vanno molto, e girando tra i mercati della mattina estivi i profumi fanno presa sulle persone, probabilmente dalla prossima primavera punterò un po anche sugli essiccati, negli anni mi piacerebbe arrivare a distillare qualcosa, prevedo di fare un piccolo investimento rimamendo entro margini ristretti per distillare qualche essenza ma non penso di fare big money, qualcosa del tipo spendo 9 e incasso 10, unicamente perchè questo per me prima di tutto è una passione, e poi un lavoro
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12/08/2017, 13:27 |
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