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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta face

13/08/2017, 15:56

Investi in aereoponico o idroponica ...

Re: Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta face

13/08/2017, 19:05

Juniper ha scritto:Ciao, io ho una piccola azienda agricola dove coltivo zafferano e verdure di stagione, aperta da pochissimo ma nella pratica attiva da un po. Lavoro a Km0, faccio consegne a domicilio e, alla fine, se lavori bene e ti fai notare, magari riesci come me a entrare in giri particolari con altre aziende.
Dipende dal clima come dice Marcello, dipende dalla stagione (da me quest'anno niente zucchine, e in termini economici la situazione è stata disastrosa), ma dipende soprattutto da te capire col tempo cosa può darti il tuo terreno e adattarlo alle richieste dei clienti.
Non sono conoscenze che si acquisiscono dall'oggi al domani, possono servire anche anni, quindi non voglio dire che, se perdi il lavoro, dopo pochi mesi sarà tutto rosa e fiori. Dovrai ricominciare letteralmente daccapo, fare investimenti che magari per te non sono da poco (impianti di irrigazione di vario tipo, macchine agricole, semenze, piantine, concimi e qualche fitofarmaco).
Inizia con poco, coltiva tutto lo spazio che ti puoi permettere e vendi, investi parte del guadagno (o tutto se puoi) e allarga la coltivazione, allarga anche il giro dei clienti. Io, nel sud della Sardegna, in un paese dove c'è un piccolo frutta e verdura o supermercati ogni mille abitanti (e siamo circa 30 mila), sto cominciando a lavorare bene, punto tutto sul fresco e sulla qualità del prodotto.
Personalmente mi tengo alla larga dalle associazioni di categoria ma ogni posto è diverso, mi trovo molto bene invece negli uffici della agenzia regionale a supporto dell'agricoltura ( in Sardegna c'è Laore, non so nelle altre regioni).
Aprire azienda costa relativamente poco, tra partita IVA, camera di commercio e pratiche suap per l'autorizzazione a vendere come ambulante e itinerante si spende sui 400 €.
Dimenticavo, se non hai una laurea agraria o diploma superiore a indirizzo agrario, dovrai anche ottenere la qualifica di IAP (imprenditore agricolo professionale) tramite dei corsi appositi.

Non ho le competenze agrarie per intervenire in merito delle coltivazioni ma vorrei approfondire la discussione sul fattore vendita in senso molto ampio.
Le due categorie sono IAP e CD ossia il coltivatore diretto.
Mi risulta che il coltivatore diretto si differenzi dall" imprenditore agricolo perche in pratica il secondo può commerciare anche con le produzioni altrui ossia compra patate dal vicino e le vende dove vuole.
Il mio dilemma poggia sul fatto che oggi sembra che molti muri stiano cadendo ossia oggi in altri settori tipo la ristorazione hanno preso piede ristoranti casalinghi in cui uno cucina a casa per conoscenti e tutto viene saldato in un rapporto tra privati in barba alle norme sanitarie e fiscali dei ristoranti normali.
Ora mettendo in pratica lo stesso concetto dell" agricoltura io potrei essere un coltivatore diretto forfettario e vendere i miei prodotti a conoscenti ossia privati: loro vengono da me o io posso portare il prodotto a casa loro.
In pratica mi sembra che sia caduto in maniera trasversale la differenza tra iap e cd .
La stessa cosa sta accadendo per persone che vogliono cucinare una loro specialità e poi venderla a privati o affittare la loro auto come taxi a privati stile uber.
Ossia mi sembra che la situazione si stia evolvendo ma è difficile capire in che direzione e credo che anche chi controlla non abbia le idee chiare.
Per inciso io mi trovo nella stessa situazione di sandrone 77, mi sono avvicinato all" idroponico ma ho capito che vi sono delle problematiche non da poco , due di queste il prezzo iniziale e la quantità prodotta per diventare redditizia che ti porta dritto verso i grossisti e quindi alla fame.
Oltre che gli agronomi nella mia zona evitano situazioni come quella di sandrone e la mia con pochi soldi da investire e poco terreno da coltivare oltre che la non possibilità di prendere fondi europei destinati solo a determinati soggetti.
Sto spostando il mio obbiettivo su quello che diceva marcello, tale e quale , con le problematiche del caso ma almeno in quel settore sei competitivo anche nel prezzo oltre la qualità.
Il punto debole è che non vi è la cultura del consumatore di cercare il produttore e magari il produttore eticamente corretto ma si cerca semplicemente il prezzo più basso.
Questo porta a prodotti di basso livello se non prodotti pericolosi per la salute.
Siamo dentro problematiche complesse difficili da decifrare in dieci righe ma se il consumatore non inizia a porsi delle domande difficilmente la situazione migliorerà sia per che produce roba genuina sia per chi acquista pensando di acquistare roba che non lo danneggerà in salute.

Re: Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta face

13/08/2017, 23:44

Parlando di agricoltura professionale e convenzionale Io penso che sia un mondo spietato,e per galleggiare devi essere molto ma molto capace .si il tempo ovviamente fa il suo corso ma l'agricoltore professionale deve riuscire a produrre sempre e di qualità alta se non vuole finire sull'astrico....poi i mercatini e le vendite dirette sono realtà che almeno dalle mie parti non ci rimedi nemeno la giornata.io ho preferito puntare sul massimo della produzione affinando tecc6niche di impianto concimazioni e operazioni culturali e cercando di studiare gli andamenti passati di mercato degli anni in precedenza e cercare di capire quali siano le cose che possono andare in un determinato periodo e quali no ovviamente poi i prezzi alla fine sono sempre un incognita.non pensare che una volta che ti sei affidato ad un tecnico sei apposto ,perchè non è così,il miglior tecnico sei tu studia le piante e le malattie e impara ad intervenire in tempo o preventivo ,sei l'unico che segue da vicinoi ogni sviluppo della pianta e devi essere in grado di salvare la situazione prima che questo ne determini la produzione....poi vabè ci sono eventi in cui l'agricoltore è inerme tipo grandinate uragani e disastri ambientali come mancanza di acqua per irrigare per il resto è tutto merito dell'agricoltore sia in male che in bene ciao

Re: Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta face

14/08/2017, 16:37

grazie Juniper.

Re: Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta face

23/08/2017, 18:53

se posso chiedere che resa ha lo zafferano?

grazie

Juniper ha scritto:Ti posso dare anche testimonianze negative mie :D

Io ho 13 mila metri totali, di cui attualmente circa mille impiegati in zafferano, il resto ortive di stagione e sto cominciando da pochi mesi col basilico al limone ottenendo un discreto successo come qualità e produzione. Quest'autunno inizio gli impianti delle prime officinali.
L'estate scorsa quando ancora non ero un'azienda, ho capito che si poteva lavorare molto bene con ristoranti e pizzerie grazie ai fiori delle zucchine come ho scritto nel post precedente, quest'anno è arrivata una virosi terribile e le zucchine non producono. Il caldo molto torrido ha favorito infestazioni di parassiti come il ragnetto rosso, l'eccessivo caldo di base ha causato problemi a melanzane e peperoni. Il problema di questo lavoro è che un'estate puoi fatturare 10000 €, la successiva meno di 2000. A tutto c'è una soluzione però secondo me, tutto sta nel trovare coltivazioni di "soccorso", per me quest'anno sono state le angurie ad esempio, e non trascurare ma anzi valorizzare quelle che sono coltivazioni di nicchia tipiche della zona o di località vicine, che in genere sono quelle meno presenti nelle colture intensive ma molto richieste dai clienti.
Ho visto coi miei occhi esperienze negative, ma erano dovute praticamente tutte a persone che iniziavano pensando di fare il grande progetto, di reinventare l'agricoltura, di portare cose nuove, ma la realtà è che puoi essere o fare il fighetto quanto vuoi, e specialmente all'inizio ti devi dare un gran da fare anche coltivando quelle che non sono le tue essenze preferite, perchè comunque c'è da portare il pane a casa ogni giorno, e non solo due volte l'anno quando raccogli lo zafferano o perchè coltivi 2 file di topinambur.

Re: Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta face

23/08/2017, 20:46

Dipende da zona a zona, dipende dall'anno. In Sardegna si ha una media di 15 kg/Ha a regime, ma sono stime medie, quindi da prendere con le pinze. Un amico e collega nella sua coltivazione un anno ne ha tirato fuori 3 kg, un altro anno 2 in meno. Ovviamente, più terreno coltivi, più spendi in manodopera.
Su internet si legge di tutto e di più, tanti sono quelli che si avventurano nell'impresa dello zafferano abbagliati dai soldi apparentemente facili, compreso il mio ex socio. ma la realtà è fatta di sudore e tante spese, e capire come vendere il prodotto a un buon prezzo.

Re: Orticoltura da reddito:chi ce l'ha fatta,chi lo sta face

30/08/2017, 13:11

ciao, ti volevo portare la mia esperienza, da 4-5 anni coltivo ortaggi su un terreno di proprietà irriguo pianeggiante di circa 1ha, sia con pozzo sia con fosso consortile, io lavoro da dipendente e l'azienda preesistente l'ho intestata a mia moglie che era a casa.
sono in una zona molto vicino alla città ma in cascina i clienti fanno fatica a venire , noto che quelli più predisposti sono le persone da 60 anni in su, i gruppi di acquisto della zona mi hanno dato l'impressione di esser più affaristi che altro, ho trovato qualche ristorante col quale collaboriamo e che apprezza prodotti freschi e kmo. Attualmente le soddisfazioni maggiori le abbiamo all'ortomercato, dove però purtroppo mi capita di veder colleghi che fanno mercatini del kmo rifornirsi da grossisti e cambiar le cassette ..., per ora uno stipendio se guardo solo gli ortaggi non salta fuori ( anche se il lavoro a tempo pieno c'è) e considera che trattori e attrezzature le avevo già , ho comprato usata una pacciamatrice e tubazioni per l'irrigazione con ugelli nebulizzanti, ora il prossimo passo che stiamo iniziando è la realizzazione di una serra, fin'ora impiegavamo piccoli tunnel mobili, penso che comunque il punto di partenza sia a che mercato uno si rivolge , buona fortuna
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