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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: ortagggi campo aperto

07/03/2010, 22:52

La tecnica miracolosa si trova in rete, basta cercarla

Re: ortagggi campo aperto

10/03/2010, 0:14

cmq nn fanno trattamenti antibotrite

Re: ortagggi campo aperto

10/03/2010, 11:46

Buongiorno a tutti.A proposito di fragole (all'aperto)chi mi sa indicare varietà e tecniche colturali?Per quanto ne so io le erbe infestanti sono un grosso problema...

Re: ortagggi campo aperto

10/03/2010, 12:48

basta pacciamare

Re: ortagggi campo aperto

11/03/2010, 8:28

Sono pienamente d'accordo, basta pacciamare, anche se il "Manuale per la corretta prassi per la coltivazione integrata della fragola" (Sic..!) edito dalla mia regione consiglia diserbo con Glifosate. Eugenio, non lo cercare in rete, ti metto il link:
http://www.parco3a.org/pdf/Manuali/MCPP_Fragola.pdf

Re: ortagggi campo aperto

13/03/2010, 18:34

grazie lo conosco già
io consigliavo invece a chi nn crede di cercare la tecnica di produzione integrata attuata in campania dalla cooperativa prima produttrice di fragole in Italia

Re: ortagggi campo aperto

14/03/2010, 10:09

Grazie del consiglio,avevamo tra l'altro scaricato tempo fa il manuale della cipolla per confrontarlo con il disciplinare del ns.consorzio.Altra domandona:abbiamo circa tre ha che non stiamo coltivando per una serie di motivi che non starò a riportare,leggevo su una rivista di a gricoltura che non è male pensare a produzioni rapide di pioppi da biomasse.Purtroppo qui da noi nessuno sa dirci neppure a livello istituzionale a chi rivolgerci e quant'altro...

Re: ortagggi campo aperto

14/03/2010, 10:44

io penso che la discussione si è allontanata dal vero oggetto, comunque se devo dire la mia penso che eugenio tenta di farvi capire che la gestione integrata rende il lavoro più facile e un prodotto che alla fine ha delle caratteristiche assimilabili al biologico(usando varietà resistenti/tolleranti, monitoraggio(trattamenti quando utili), principi attivi meno persistenti, e lotta agronomica), il grosso problema del biologico è che ha (giustamente) delle forti restrizione sugli antiparassitari, quindi in caso di forti pressioni di malattia ed agenti di danno non hai come contrastarli, e che ha senso solo se dopo lo commercializzi come biologico e trovi dei canali che ti riescono a riconoscere il sovrapiù che dovrebbe avere questa produzione, che in linea generale ha delle caratteristiche di aspetto spesso meno attraenti.

tornando al tecnico penso che è giusto fare una attenta analisi delle produzioni e diversificare molto il periodo di raccolta, ruotando sempre le colture, e seminando in maniera scalare(in modo che hai sempre a disposizione un prodotto anche con l'ausilio della forzatura, quindi la costruzione di serre e tunnel).
Non mi trovate concordi su chi proponeva l'irrigazione a spruzzo(va bene per le colture da foglia la cipolla e altre colture coltivate a pieno campo)ma sicuramente per altre colture tipo il pomodoro, io consiglio l'irrigazione a goccia. Il mio disaccordo nasce dal fatto(specie se parlate di produzioni integrate e bilogiche)che con quel tipo di irrigazione prima di tutto favorite le crittogame e inoltre complicate la lotta alle malerbe.

Su l'ultimo spunti sulle biomasse devi vedere se il PSR della vostra regione ha ancora aperto delle finestre per presentare la domanda di forestazione, per terreni agricoli, se avete titoli tipo quelli delle colture erbacee, oppure per terreni non agricoli se il terreno non è coltivato. per queste informazioni tecniche vedi di contattare l'Arsia toscana, che magari ti può indicare altri bandi regionali a cui potete partecipare:
http://www.arsia.toscana.it/eventi/index.asp?p=39&n=260" target="_blank

Re: ortagggi campo aperto

14/03/2010, 17:39

grazie marco per la precisazione
spesso mi trovo veramente in difficoltà (anche xchè sono avverso alla tastiera) a far capire quello che voglio intendere e subito ti trovi tacciato di untore e dispensatore di agrofarmaci.

Re: ortagggi campo aperto

14/03/2010, 19:52

Cari Eugenio e Marco77, vorrei puntualizzare che sono quasi sempre d'accordo con voi, e vi stimo moltissimo per la vostra preparazione.
Ma vorrei che foste anche voi d'accordo sulla certificazione, unica garanzia sulla qualità e salubrità dei prodotti offerti al consumatore con la produzione integrata. A garantire il rispetto dei protocolli di autodisciplina (questo sono a oggi i disciplinari) dovrebbero essere non più direttamente i produttori ma un ente di certificazione terzo e autonomo, come già avviene per il biologico. Anche nella provincia di Trento lo hanno capito dal 2008! La stada della produzione integrata deve passare dalla certificazione per essere credibile.
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