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nuova attività agricola, forti dubbi!?!?
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mrbee
Iscritto il: 03/08/2012, 12:21 Messaggi: 13 Località: Corbetta (MI)
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Ciao a tutti, attualmente sono un impiegato (di 36 anni) nel settore delle telecomunicazioni, vivo nella periferia di Milano nella zona del parco agricolo SUD ed ho una forte passione per le attività agricole tant'è che da qualche anno ormai coltivo con soddisfazione un orto e faccio l'apicoltore con alcuni amici che condividono la mia stessa passione. Il mio attuale impiego, svolto con passione da diversi anni, non mi sta regalando le stesse soddisfazioni di un tempo, senza contare i grossi csambiamenti portati nel settore dalla crisi che stiamo vivendo (sono arrivato al punto di non vedere l'ora di tornare a casa o di avere qualche giorno libero per dedicarmi alle mie attività "agricole" alternative). Allora mi sono chiesto perchè non dare una svolta alla mia vita professionale e non orientarmi su qualche cosa che mi appasioni veramente? Considerate che mio cognato è già un agricoltore (nell'azienda del padre) da sempre e dalla fine dell'anno probabilmente proseguirà nell'attività del padre da solo. La loro azienda agricola si basa sulla produzione di mais, orzo, frumento e sull'allevamento di bestiame da carne (abbandonata da tempo la pruduzione di latte). A questo punto la nostra idea era quella di metterci in società ed ampliare le attività agricole dell'azienda allevando pollame, oche,ecc., producendo ortaggi da rivendere presso la "filiera corta"/KM 0 (anche direttamente in azienda) e proseguire in modo più corposo la mia attività di apicoltore per poi eventualmente avviare in seguito anche ulteriori attività come fattoria didattica o altro ancora. Certo! restano forti dubbi su come muoversi, cosa è necessario fare per partire con il nostro progetto e soprattutto ci chiediamo (soprattutto io) se le attività che abbiamo in mente potranno essere sufficientemente remunerative per entrambi così da consentirci di proseguire stabilmente (anche se la parola stabilmente utilizzata oggi non è del tutto azzeccata). Se qualcuno di voi è in grado di darci consigli su come muoverci e come ragionare sui dubbi che ci assalgono saranno sicuramente ben accetti!!!!!!
Un saluto Gabriele
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06/08/2012, 11:15 |
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kentarro
Iscritto il: 20/10/2009, 18:36 Messaggi: 7445 Località: Airuno (Lecco)
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io sono per il partire in piccolo, magari senza abbandonare il lavoro che da reddito sicuro, impegnandosi la sera e nel fine settimana. in questo modo affronterai le problematiche che potranno sorgere e capire se l'idea è buona oppure no. incrementare poi anno con anno le varie cose per poi arrivare alla scelta vera tra 2-3 anni.
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06/08/2012, 11:34 |
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babagia
Iscritto il: 28/04/2009, 19:58 Messaggi: 560 Località: brescello
Formazione: diploma in ragioneria
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kentarro ha scritto: io sono per il partire in piccolo, magari senza abbandonare il lavoro che da reddito sicuro, impegnandosi la sera e nel fine settimana. in questo modo affronterai le problematiche che potranno sorgere e capire se l'idea è buona oppure no. incrementare poi anno con anno le varie cose per poi arrivare alla scelta vera tra 2-3 anni. quoto!!!
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06/08/2012, 13:05 |
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PALLINOF
Iscritto il: 13/12/2008, 18:14 Messaggi: 617 Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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mrbee ha scritto: Ciao a tutti, attualmente sono un impiegato (di 36 anni) nel settore delle telecomunicazioni, vivo nella periferia di Milano nella zona del parco agricolo SUD ed ho una forte passione per le attività agricole tant'è che da qualche anno ormai coltivo con soddisfazione un orto e faccio l'apicoltore con alcuni amici che condividono la mia stessa passione. Il mio attuale impiego, svolto con passione da diversi anni, non mi sta regalando le stesse soddisfazioni di un tempo, senza contare i grossi csambiamenti portati nel settore dalla crisi che stiamo vivendo (sono arrivato al punto di non vedere l'ora di tornare a casa o di avere qualche giorno libero per dedicarmi alle mie attività "agricole" alternative). Allora mi sono chiesto perchè non dare una svolta alla mia vita professionale e non orientarmi su qualche cosa che mi appasioni veramente? Considerate che mio cognato è già un agricoltore (nell'azienda del padre) da sempre e dalla fine dell'anno probabilmente proseguirà nell'attività del padre da solo. La loro azienda agricola si basa sulla produzione di mais, orzo, frumento e sull'allevamento di bestiame da carne (abbandonata da tempo la pruduzione di latte). A questo punto la nostra idea era quella di metterci in società ed ampliare le attività agricole dell'azienda allevando pollame, oche,ecc., producendo ortaggi da rivendere presso la "filiera corta"/KM 0 (anche direttamente in azienda) e proseguire in modo più corposo la mia attività di apicoltore per poi eventualmente avviare in seguito anche ulteriori attività come fattoria didattica o altro ancora. Certo! restano forti dubbi su come muoversi, cosa è necessario fare per partire con il nostro progetto e soprattutto ci chiediamo (soprattutto io) se le attività che abbiamo in mente potranno essere sufficientemente remunerative per entrambi così da consentirci di proseguire stabilmente (anche se la parola stabilmente utilizzata oggi non è del tutto azzeccata). Se qualcuno di voi è in grado di darci consigli su come muoverci e come ragionare sui dubbi che ci assalgono saranno sicuramente ben accetti!!!!!!
Un saluto Gabriele Ciao Gabriele, se ti è venuto questo prurito vuol dire che qualcosa hai annusato nell'aria. Ebbene oggi vi sono molte opportunità di mercato per la piccola azienda coltivatrice, ma la regola fondamentale è chiudere il ciclo cioè produrre e trasformare riducendo al minimo gli acquisti fuori azienda. Dalla impostazione mi sembra che hai lee idee abbastanza chiare: foraggi e granaglie da trasformare in carne, eccesso di frutta e ortive per alimentare volatili, etc. Ma preparati ad entrare nell'ILLEGALITA'. Noi piccoli contadini siamo degli sporchi spacciatori di generi alimentari, che attentiamo alla salute dei consumatori. Pena: rispettare tutte le normative in materia di commercializzazione e vanificare i modesti margini di guadagno. In bocca al lupo.
_________________ “ Prima di Giove non v’erano contadini che coltivassero la terra, né era lecito delimitare i campi tracciando confini: tutto era in comune e la terra, senza che le fosse richiesto, produceva spontaneamente e con generosità ogni cosa.” Virgilio.
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06/08/2012, 13:47 |
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gerry94
Iscritto il: 13/09/2011, 22:21 Messaggi: 2408 Località: Caposele - Avellino
Formazione: Diploma professionale
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PALLINOF ha scritto: Ma preparati ad entrare nell'ILLEGALITA'. Noi piccoli contadini siamo degli sporchi spacciatori di generi alimentari, che attentiamo alla salute dei consumatori.... Ma questo secondo la legge....
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06/08/2012, 14:01 |
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mrbee
Iscritto il: 03/08/2012, 12:21 Messaggi: 13 Località: Corbetta (MI)
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Ciao, dalle vostre risposte intuisco che quello che ho in mente non è semplice da realizzare, però mi sento di fare queste considerazioni: l'azienda agricola di mio cognato, con il quale ho intenzione di condividere l'attività, produce tutto in autonomia, accedendo solo per alcune necessità all'esterno (acquisto di sementi, alcuni integratori per l'alimentazione dei bovini e poco altro) e da qui a poco lui si troverà da solo a dover affrontare una serie di attività che per la maggior parte si concentrano in alcuni periodi dell'anno, vale a dire irrigazioni, tagli per il foraggio e per le granaglie o il trinciato, che non cosonsentono di incrementare l'attività introducendo ad esempio anche la produzione di ortaggi o frutta. Da qui l'idea di "dividerci" i compiti e mantenere salda l'azienda (come purtroppo non è successo a molte altre della nostra zona) con la speranza di poter ulteriormente incrementare le attività in un fututo anche se non immediato. Naturalmente mi rendo conto che non sarà facile e proprio per questo motivo ogni consiglio di qualcuno più esperto di noi (almeno nel settore ortofrutticolo, nuovo anche per mio cognato) sarà preziosissimo. Ritengo fondamentale anche conoscere la legislatura legata a questo tipo di produzione e vendita o l'esistenza di fondi a cui poter accedere, ecc.
Nel campo dell'apicoltura, che frequento ormai da un po' di tempo, saprei stimare, credo, quanto necessario per avviare un'attività professionale, ma nel campo ortofrutticolo non saprei come iniziare (ciò che produco ora è per puro passatempo e per produzione familiare, anche se qualche volta in eccesso), quindi anche in questo caso ogni consiglio è ben accetto.
Gabriele
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06/08/2012, 15:02 |
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babagia
Iscritto il: 28/04/2009, 19:58 Messaggi: 560 Località: brescello
Formazione: diploma in ragioneria
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mrbee ha scritto: Ciao, dalle vostre risposte intuisco che quello che ho in mente non è semplice da realizzare, però mi sento di fare queste considerazioni: l'azienda agricola di mio cognato, con il quale ho intenzione di condividere l'attività, produce tutto in autonomia, accedendo solo per alcune necessità all'esterno (acquisto di sementi, alcuni integratori per l'alimentazione dei bovini e poco altro) e da qui a poco lui si troverà da solo a dover affrontare una serie di attività che per la maggior parte si concentrano in alcuni periodi dell'anno, vale a dire irrigazioni, tagli per il foraggio e per le granaglie o il trinciato, che non cosonsentono di incrementare l'attività introducendo ad esempio anche la produzione di ortaggi o frutta. Da qui l'idea di "dividerci" i compiti e mantenere salda l'azienda (come purtroppo non è successo a molte altre della nostra zona) con la speranza di poter ulteriormente incrementare le attività in un fututo anche se non immediato. Naturalmente mi rendo conto che non sarà facile e proprio per questo motivo ogni consiglio di qualcuno più esperto di noi (almeno nel settore ortofrutticolo, nuovo anche per mio cognato) sarà preziosissimo. Ritengo fondamentale anche conoscere la legislatura legata a questo tipo di produzione e vendita o l'esistenza di fondi a cui poter accedere, ecc.
Nel campo dell'apicoltura, che frequento ormai da un po' di tempo, saprei stimare, credo, quanto necessario per avviare un'attività professionale, ma nel campo ortofrutticolo non saprei come iniziare (ciò che produco ora è per puro passatempo e per produzione familiare, anche se qualche volta in eccesso), quindi anche in questo caso ogni consiglio è ben accetto.
Gabriele Per sapere cosa devi fare per essere in regola per la vendita diretta chiedi alla coldiretti, tuo cognato avrà già una persona di fiducia. Poi, visto che già un po' di pratica ce l'hai con lìorto potresti l'anno prossimo allargare un po' la tua produzione con un po' di tutto e spargere la voce che vendi i prodotti, intanto vedi se la gente è ben disposta, quali sono i prodotti che di rendono di più in termini di quantità e gradimento alla gente e non per ultimo il guadagno. Nel giro di alcuni anni ti fai l'idea di cosa produrre (io per esempio continuo a fare un po' di tutto, un po' per il consumo famigliare, un po' comnunque x accontentare anche una piccola richiesta, ma il mio intento è "specializzarmi in quelle poche cose, per una migliore gestione e un po' di guadagno). Anche io sto cercando di fare questo percorso, con la differenze che la mia piccola attività la svolgo nell'azienda agricola di mio padre e non ho un'occupazione come te. Sostenevo l'opinione di Kentarro, perchè i primi anni si arriva a coprire poco più le spese (impianti irrigazione, concimi, prodotti di difesa, sementi e piantine, ecc), magari i ricavi li accumuli per qualche investimento (io sto pensando ad una serra), nel frattempo ti fai conoscere, ti allarghi, ti specializzi. Ecco io sono ancora nella fase dei primi anni, ma mi piace quello che faccio e ci credo, e piano piano spero di raggiungere il mio obiettivo.
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07/08/2012, 6:59 |
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gargamella
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 25/07/2011, 12:02 Messaggi: 4691 Località: Reggio Emilia
Formazione: xxxl
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Considerando che l'azienda esiste ed è noto l'utile economico consolidato se questa base è sufficente per campare per le due famiglie tutto ciò che sarà miglioria sarà un successo e con un progetto definito di ciò che vuoi fare vai avanti un passo per per volta senza lasciare il consolidato Tutta la burocrazia non deve essere un freno ai progetti ed alle idee, in questo forum esistono tante sezioni una affronta anche aspetti legali ,le associazioni locali ti possono essere utili per quanto riguarda norme,anche provinciali,possibilità di contributi ecc
_________________ Mettete l'indicazione geografica al profilo sarà utile nelle risposte grazie
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07/08/2012, 8:39 |
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mrbee
Iscritto il: 03/08/2012, 12:21 Messaggi: 13 Località: Corbetta (MI)
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Grazie per i vostri consigli, molto utili per porre le basi per il mio progetto.
Con l'esperienza sin qui avuta con l'apicoltura ho notato molta solidarietà fra chi pratica questa attività ed ho potuto apprendere molto dagli insegnamenti e dai consigli di altri produttori della zona (anche professionisti).
Secondo voi esiste questa apertura anche fra le aziende agricole che producono ortaggi e frutta (o altro)? Io credo che il mercato sia ampio e che regali spazi un po' a tutti, anzi lo scambio di idee e di consigli basati su esperienze già vissute credo che non possa fare altro che arricchire la conoscenza e di conseguenza la qualità del lavoro svolto e del prodotto che si propone al mercato.
Gabriele
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08/08/2012, 14:58 |
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ciuco
Iscritto il: 26/12/2010, 16:08 Messaggi: 94 Località: Viterbo, Tuscia
Formazione: Laurea Sc. Politiche
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Ma preparati ad entrare nell'ILLEGALITA'. Noi piccoli contadini siamo degli sporchi spacciatori di generi alimentari, che attentiamo alla salute dei consumatori. Pena: rispettare tutte le normative in materia di commercializzazione e vanificare i modesti margini di guadagno. In bocca al lupo.[/quote]
Come non essere d'accordo?
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08/08/2012, 21:29 |
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