Ciao baby. Intervengo nella discussione perchè anche io ho i tuoi stessi problemi di substrato argilloso: uno spianto. Sono in Liguria e qui, oltre al terreno argilloso c'è pieno di pietre. Ti dico come ho fatto (e farò - in continuo miglioramento) io. Ho preso la motozappa e o passato per bene la terra originaria dell'orto, nella zona in cui cui voglio realizzare l'aiuola ma anche intorno. L'ho sminuzzata per bene e poi ci ho versato sopra parecchi sacchi di terriccio buono (quello nei sacchi da 50 o 80 litri), un pò di torba che alleggerisce, un pò di sabbia di fiume (dai rivenditori di edilizia sanno quale darti, di solito quella del Po) e qualche sacco di stallatico. Lo stallatico e non il letame perchè il letame non ce l'ho ancora maturo e rischio di fare solo del casino. Lo stallatico in sacchi (non ne metto molto) è già pronto anche se il letame che prendo da un amico che ha i cavalli sarebbe senz'altro piu puro. Il mio fine qual è? Di realizzare le aiuole una volta per tutte e poi evitare di passare la motozappa ogni anno. Affronto quindi una certa spesa iniziale per migliorare il terreno in modo definitivo quantomeno per quello che riguarda la struttura. Una volta realizzata, andrò ad apportare il letame vero ogni qual volta metterò a dimora pianmte che ne richiedono la presenza; e lo stesso vale col compost che sto producendo in una compostiera con gli scarti della cucina e dell'orto stesso. Una volta ammucchiato tutto questo, ripasso la motozappa in superficie piu che altro per mescolare anche una parte di terra originale a questo nuovo apporto. Il volume dovrebbe crescere. A questo punto: pala e creare l'aiuola. o le ho realizzate non troppo large sennò poi non arrivi a lavorare in mezzo e accessibile da entrambi i lati. Diciamo larga 1,20 metri circa ed alta una quarantina di centimetri, anche 50: ci si lavora meglio e drena meglio. La lunghezza è ininfluente: io ne ho realizzata una appunto di una decina di metri. Poi, fatta l'aiuola, sopra ho ancora versato terriccio e sabbia che poi andrà pian piano in basso. Non troppa sabbia però. A questo punto, l'irrigazione goccia-goccia: ho visto le immagini della tua e ho subito notato che hai dato un verso antiorario alle spirali. La regola dice invece che le spirali - sempre. devono girare verso destra, sennò l'acqua fa fatica a camminarci dentro. Ho usato tubi del 16 (in rete 100 metri costano sui 12 euro) e con un chiodo da ponte (abbastanza grande quindi) ho bucato ogni 20/25 cm verso il basso. Poi ho tagliato dei pezzetti dello stesso tipo di tubo lunghi circa 3 cm, li ho tagliati poi per lungo e li ho inseriti su ogni buco perchè così sgocciola senza zampillo e i buchi non si tappano con la terra. Uso un tubo principale portante sempre del 16 che parte dall'acqua e arriva fino in fondo all'aiuola lateralmente. Ogni 2 metri circa ho fatto partire una deviazione che gira (orario) nell'aiuola. Ognuna di queste deviazioni ha un rubinettino in plastica (2 euro cad, negozi idraulica). In questo modo, posso bilanciare la prima deviazione chiudendola di piu con l'ultima completamente aperta e bilanciare quindi l'acqua. Ma coi rubinetti puoi anche escludere alcune zone. Ho poi comperato un timer per l'irrigazione (ce ne sono anche da poco e vanno bene) e l'ho collegato tra la linea priuncipale e il rubinetto dell'acqua. Infine, pacciamatura. Paglia. Uno strato abbastanza spesso tutto sopra all'aiuola. Quando devi piantare, basta scostare la paglia e con una paletta aprire il terreno, inserire la pianta e poi richiuderlo con la paglia attorno alla piantina. Non compro piante pronte, le semino nei contenitori alveolati e poi le trasferisco. Ultima cosa: a mio parere, per tre persone - e non famiglie: persone - di terra ne hai fin troppa. Considera che io ho messo: verze, pomodori da insalata (cuore di bue) e da conserva (san marzano), insalate, trombette (zucchine), basilico (ovviamente), cetrioli, prezzemolo, peperoni, piselli, fave, fagioli borlotti, fagiolini, ceci, barbabietola, melanzane, porri, sedani, ravanelli, aglio, cipolle e addirittura mais con dele pannocchie che sono uno spettacolo. Le patate le metto separatemente perchè devono cambiare posizione ogni anno e la lavorazione è diversa. Così come i carciofi, cui ho destinato la loro zona visto che producono per tre 4 anni. Con tutte queste cose, se il terreno è buono, ne hai più di quello che consumi. Io metto tutto li, seguendo piu possibile le consociazioni. Quindi abbinando diversi ortaggi anche vicini tra loro. Da considerare poi che ogni cosa ha il suo periodo, quindi non è che sia sempre tutto presente. Quindi, rotazioni. Importante che mettere anche alla testa delle aiuole, fiori come Calendula e Nasturzio e sui lati cipolle o porri o aglio che proteggono. Ho messo dei tutori fissi con dei ferri del 10 a croce sopra ogni aiuola a cui lego eventuali canne per sostegno che vanno solo a poggiare sul terreno senza penetrarvi. Non calpesto mai le aiuole e ogni tanto lo buco (con delicatezza sennò buco anche i tubi dell'acqua) per arearlo. All'inizio ci si fa il mazzo, ma poi ti comporti piu da botanico che da agricoltore perchè innaffia da sè e tu pensi solo a piantare e raccogliere. Quest'anno, con 6 piante di pomodori cuore di bue avrò già raccolto 80 pomodori. Non uso nient'altro. Niente di niente. Solo, quando metto a dimora cose che richiedono apporto specifico come pomodori o melanzane o peperoni, zucchine ecc, allora apro di piu il terreno e metto una manciata di letame sotto. Poi la piantina e richiudo. Importante tenere sempre con la paglia sopra. Sempre. Probabile io faccia delle belinate, ma questa è la mia esperienza e non compro più verdura da una vita. Anzi, mi sono messo anche a fare salsa di pomodoro, cetrioli sott'aceto (ne avrò 100 con 3 piante), torte di fiori di zucca... Per quanto riguarda il goccia goccia che bagna solo dove sgocciola, io non mi preoccupo. Se non è eccessivamente argilloso, sotto la crosta in superficie il terreno si bagna tutto e le piante si vanno a cercare da sè l'acqua. Ne consumi poca e le piante camminano. Importante però è conoscere consociazioni (spesso troverai pareri diversi), avvicendamento e lune per la semina. Io ho trovato piu notizie in rete che non sui libri, in cui spesso ci si sofferma su cose un pò scritte addosso. Chiedo scusa a tutti se mi sono permesso, ma non è una lezione; semmai un'esperienza per le poche cose che so. Ciao
Ciao Gino, in questi giorni mi sono letta un libro molto interessante sull'orto sinergico e con varie ricerche che ho fatto nel web, ora ho molto più chiara la situazione. Ho letto con attenzione anche tutto quello che hai scritto, e ti ringrazio per avermi fornito così tante informazioni sono davvero manna dal cielo!! Per quanto riguarda il tubo, devi sapere che inizialmente volevo fare dei circoli chiusi per ogni aiuola, ma non sapendo come fare i raccordi e tutto il resto ho scelto la maniera più semplice per me e quindi ho fatto partire il tubo da una gomma collegata al rubinetto e ho steso semplicemente il tubo su tutti i 5 bancali, devo dire che non sapevo del giro antiorario... Comunque la pressione da me è molto forte e l'acqua arriva senza fatica, addirittura sotto il tubo si è creato come un solco... L'unica cosa che non riesco a capire è quanto tempo devo lasciare aperta l'acqua... Per le misure dell'orto sono stracontenta di sapere che sono più che sufficienti, se tu in 10 metri hai prodotto così tanta roba, l'anno prossimo dovrei riuscire a fare anche un pò di scorte. Comunque ti dico che l'errore più grande è stata la paglia che ho usato, ho usato del fieno che oltre ad essere marcito ha richiamato un esercito di formiche poichè conteneva semi in quantità industriali. Ho formicai dappertutto ed è molto difficile individuarli visto che i bancali sono tutti ricoperti di fieno, le formiche hanno portato le afidi che hanno attaccato la bietola e le insalate, un mio vicino che ha un orto mi ha consigliato di spruzzarci sopra un preparato a base di tabacco che ha funzionato benissimo ma che però non ha eliminato la causa cioè le formiche. Che fare? In ogni modo il prossimo anno pacciamerò con della paglia come hai fatto tu, sai che ho letto? Che la pacciamatura migliore è il compost, sarà vero?? E poi ho notato che la pacciamatura crea dei problemi alla semina delle carote dei fagioli ecc nel senso che le piante crescono più stentate facendo fatica ad emergere dalla paglia, sembra poi che la pacciamatura organica come la paglia consumi molto azoto, quindi i primi anni le piante soffriranno di questa mancanza. Altro errore grandissimo sono state le consociazioni, se mettevo i porri vicino alle insalate e il basilico vicino ai pomodori forse le formiche se ne sarebbero state alla larga... Pazienza... Sbagliando s'impara. Comunque le consociazioni penso rappresentino il problema più grosso, mi spiego meglio, il principio dell'agricoltuura sinergica è non rimuovere le radici delle vecchie piante, ora io mi chiedo, l'anno prossimo quando l'orto sarà pieno di piante vecchie come farò a trovare il posto per le piante nuove? Le radici prima di trasformarsi in compost impiegheranno qualche annetto. Riuscire a fare le consociazioni giuste con i pochi posti disponibili sarà impossibile... E sempre rispettando i principi del sinergico che dice ti piantare sempre le leguminose poichè apportano al terreno azoto, avrò quintali di fagiolini... E non solo...Per proteggere l'orto mi ritroverò con miliardi di cipolle agli basilico ecc. Insomma ci sono alcune cosette che non mi tornano.... Comei tutori, se adotto i tondini che consigliano nel sinergico è vero non andrò a bucare il terreno ma se il sostegno per le piante rampicanti è solo un filo, immaginati quando tira vento... Le piante si spaccheranno tutte poichè le raffiche di vento le sbatteranno da tutte le parti. Perchè non si possono usare le classiche canne da inserire nel terreno? Avrei un miliardo di altre domande da farti, ma penso di avertene fatte già abbastanza... Nonostante tutto le piante che per ora ho piantato sono cresciute tutte, ed è davvero bello vedere questi risultati visto la mia completa inesperienza in materia, ti dirò una cosa ma che rimanga tra noi... Non conosco neanche quali ortaggi sono di stagione A presto Barbara p.s. Per le patate ho trovato molto interessante questo metodo di coltivazione: http://ortodicarta.files.wordpress.com/ ... tateit.pdf" target="_blank" target="_blank
Dunque andiamo con ordine. Intanto non è affatto vero che la caratteristica di base del sinergico sia quella di lasciare le radici nel terreno. Si fa piuttosto perchè queste, penetrandovi (soprattutto con terreni come il mio e il tuo) lo scavano e quindi lo arieggiano, favorendo così il cammino delle radici delle piante che andrai successivamente a mettere a dimora. Ecco: mettere a dimora. Vero che la pacciamatura impaccia un pò i semi che devono germogliare, proprio per questo ti scrivevo che preferisco seminare nei contenitori e poi, solo successivamente, trapiantare nell'aiuola. Questo per una sertie di motivi: intanto so dove diavolo ho seminato, visto che l'agricoltura sinergica si basa piuttosto sulle consociazioni. Quindi accade che accanto ai porri semini le carote. Si, ma dove le avevo messe? Un gran casino. Tuttavia, le carote, vuoi perchè non si possono trapiantare e quindi vanno per forza seminate direttamente nell'orto, vuoi perchè con la terra dura che abbiamo, è davvero dura farle venire su (vogliono terreni sabbiosi e leggeri. Pensa che qui vicino una volta le seminavano addirittura quasi in spiaggia) Però, ad esempio, i fagioli, li puoi seminare prima altrove e quando sono piantine, prendi una paletta, scosti la paglia, scosti la terra e ce le metti dentro. Richiudi e rimetti attorno la paglia. Per lo spazio che pensi le radici lasciate li ti possano occupare, non preoccuparti proprio. Una volta che avrai tagliato la pianta, vedrai che le radici sono proprio poca cosa. E non è importante che diventino compost a breve, basta che se ne stiano li. Io a volte alcune le tolgo pure: a volte, come i ceci, diventano legnose e secche e se vengono via vengono via. Non ti curare di queste cose che sono sciocchezze in fondo. La pacciamatura migliore il compost? Io non l'ho mai sentita questa. Anche perchè il cosiddetto compost altro non è se non terriccio molto ricco. Ma pur sempre terriccio. Il compito della mpacciamatura invece, proprio nel sinergico, è fondamentale. Deve essere una copertura costante e lasciare passare l'acqua ma non troppa luce. Tant'è che semmai, come per esempio per le fragole, nelle coltivazioni grandi si usa pacciamare con appositi teli. Probabile tu li abbia gia visti da qualche parte. Sono neri, grigi o bianchi e sono stesi sul terreno. Nel telo ci sono diversi buchi da cui spunta la pianta di fragole. La paglia è meno invasiva: è naturale, lascia respirare il terreno, impedisce alla pioggia forte di lavarlo e rovinarlo e, soprattutto, trattiene l'acqua dall'evaporazione. Nemmeno la storia della pacciamatura organica l'avevo mai sentita. Non capisco come possa un elemento comunque non vivo come la paglia a consumare azoto. Semmai, a quanto so io, la paglia rilascia sostanze organiche che rappresentano un valido apporto per il terreno che proteggono. Passiamo all'irrigazione. Il fatto che tu abbia molta pressione non ti autorizza a disporre i tubi in senso antiorario. E ti spiego perchè: il cosiddetto goccia a goccia si chiama cosi proprio perchè si tratta di un tipo di irrigazione molto delicato. Goccia a goccia appunto. Se tu hai una pressione forte e l'acqua ti arriva fino in fondo al tubo per questo motivo, vuol dire che all'inizio del tubo c'è una pressione fortissima. Con quale risultato? Che non è piu un goccia a goccia ma una cosa diversa. Infatti ti buca addirittura il terreno. Prova davvero a invertire il senso delle spirali e a installare un piccolo rubinetto a ogni deviazione in modo che tu possa, per ogni spirale, decidere il flusso minimo che permetta all'acqua di arrivare fino in fondo senza sembrare un'autopompa dei vigili del fuoco. E se vuoi essere proprio perfetta ed evitare che ti buchi il terreno (ricorda che l'argilloso tende a fare pozzanghere) prova davvero a mettere un tubo del 16 e a tagliare pezzetti di due tre centimetri come rondelle. Poi tagliale nell'altro senso - per la lunghezza - e applicale su ogni buco. Ti garantisco che è una sciocchezza da fare ma cambia davvero tutto e non si tappa neanche un buco a pregare. Infine, hai ragione: le consociazioni sono lo scoglio più grosso. Anche perchè in realtà non esiste una vera base scientifica che le determini. Il risultato è che si trovano pareri discordanti e spessi opposti. Io parto sempre facendo un pò una media ma finisco col tenere conto di non mettere mai insieme: piante della stessa famiglia, piante che consumano troppo azoto, piante che hanno un ciclo colturale simile, piante - in buona sostanza - che lavorino diversamente una dall'altra. Addirittura, cerco di affiancare piante che crescono fuori dal terreno e piante che crescono sotto. Poi ci metto un bel pò di leguminose. Sempre. E se ti sembra di non avere spazio per i fagiolini, metti dei fagioli rampicanti tipo borlotto che occupano poco spazio e si arrampicano alti. Infine, aglio e cipolle. Ma guarda che mica devi fare una barriera di queste cose. Non è un muro fisicamente invalicabile che deve essere. Semmai è il loro profumo e tenere lontani alcuni insetti. Anche qui però, non affiancare aglio e cipolle. Da una parte dell'aiuola io uso mettere l'aglio (verso nord) e ne metto uno ogni 10/15 cm e le cipolle a sud piu o meno alla stessa distanza. Poi, piu spostati, i porri. Anche loro occupano poco spazio. Che poi, queste aiuole partono ordinate ma finiscono in un casino. Tra trombette che camminano da sole, cetrioli che fanno gli affari loro... Ultimissima cosa. Il sinergico imporrebbe che non si usasse nemmeno il letame perchè la terra si autoconcima se si seguono le regole giuste. D'accordo, però un conto è partire da un substrato in cui affonda un dito, un conto è avere terra adatta per fare il vasaio. Quindi, correggere il terreno in certi casi estremi come il nostro ho verificato essere necessario. Ma cio a cui tengo è che non si intervenga. Se hai le formiche, tienitele: la terra che vai ad accudire sa sviluppare le proprie autodifese senza intervenire nemmeno con tabacchi e piretri e amenità varie. Io mi sono sempre tenuto quello che arrivava ma ho sempre mangiato. Però, la situazione è sempre migliorata. Ah, i tutori. Vero che i lacci non bastano. Sono balle da milanesi quelle delle cordicelle. Se hai vento - e anche qui ce n'è - non va, Per non parlare di una pianta che produce parecchio e pesa. Io faccio così: ho messo i famosi tutori di ferro ma poi, dove serve, al tutore lego una canna in verticale. La lego in modo che l'estremita in basso vada sul terreno senza piantarvisi. Poi alla canna lego la pianta. La canna sta ferma alla base perchè è la pianta a tenerla ferma (ma fa poco sforzo) e in alto è tenuta dritta grazie al tutore. Funziona a meraviglia. Spero esserti stato utile. Ciao!
Ciao Gino, per quanto riguarda il lasciare le radici delle vecchie piante dentro il terreno, beh è una delle cose fondamentali che ti insegnano su questo tipo di orto, lo ha detto Hemilia Hazelip la madre di questo tipo di agricoltura e puoi ritrovare questa pratica in tutti i suoi insegnamenti: http://www.youtube.com/watch?v=8OtBUORk-Qo" target="_blank" target="_blank" target="_blank" vedi: http://www.provincia.fe.it/download/Man ... E4003F82E5" target="_blank" target="_blank" target="_blank" Per quanto riguarda la pacciamatura con il compost, trovi molte informazioni al riguardo anche nel web ad esempio vedi: http://www.verdiincontri.com/articoli/art09076.htm" target="_blank" target="_blank" oppure: http://digilander.libero.it/compost01/n ... gina_6.htm" target="_blank" target="_blank" La paglia come tutti i pacciamanti naturali consuma azoto nel processo di decomposizione , anche in questo forum se ne parla: orticoltura-f42/uso-dei-teli-pacciamanti-nell-orto-a-piano-campo-t21424-10.html" target="_blank" target="_blank" Io comunque ho letto tutto questo nel libro sull'agricoltura sinergica di Terra Nuova che ti consiglio di acquistare poichè ci sono molte informazioni super interessanti.
Il sinergico imporrebbe che non si usasse nemmeno il letame perchè la terra si autoconcima se si seguono le regole giuste. D'accordo, però un conto è partire da un substrato in cui affonda un dito, un conto è avere terra adatta per fare il vasaio. Quindi, correggere il terreno in certi casi estremi come il nostro ho verificato essere necessario. Ma cio a cui tengo è che non si intervenga. Se hai le formiche, tienitele: la terra che vai ad accudire sa sviluppare le proprie autodifese senza intervenire nemmeno con tabacchi e piretri e amenità varie. Io mi sono sempre tenuto quello che arrivava ma ho sempre mangiato. Però, la situazione è sempre migliorata
: Scusa se ti contraddico ma la terra andrebbe lavorata una sola volta, quando appunto costruisci i bancali, finito questo lavoro non deve essere più toccata, il problema è che per raggiungere un suo equilibrio, la terra impiega circa 3 anni, il dilemma è questo: aspettare i 3 anni senza interferire? Oppure aggiungengere concime come fai te, oppure repellenti naturali contro gli insetti come faccio io? Inoltre se tu buchi la terra per arieggiarla, tanto vale inserire dei tutori permanenti come delle canne non ti pare? Nel frattempo ti mostro i progressi del mio piccolo orticello, oggi ho mangiato le prime zucchine.Troppo buoneeeee Ciao
Formazione: MATEMATICO ma apprendista principiante contadino dentro, timoroso x ignoranza ma con passione!
Re: Misure per 1 orto in aiuole di legno.
16/08/2011, 21:16
scusami una curiosità...ma quando operi sulle piante ti abbassi e ti allunghi x raggiungere la pianta o sono io che mi inganno dalla foto? mi sembrano scomode queste collinette....grazie!
Io non conosco l'orto tradizionale, questo che vedi è il mio primo in assoluto, però devo dire che hai ragione, queste collinette sono scomode, per lavorarci bene secondo me dovrebbero essere più strette di 120 cm per non parlare della paglia che scivola dai lati e spesso devi risistemarla, e poi questa pacciamatura è il rifugio ideale delle chiocciole, che se ne stanno lì nascoste al fresco per poi uscire durante la notte a fare razzia d'insalata e cavoli infine devo dire che le erbe spontanee crescono ugualmente, quindi mi ritrovo ogni giorno a percorrere ogni bancale togliendo gremigna e quant'altro. Che dire... vediamo che accade strada facendo, se non ci sono buoni risultati magari l'anno prossimo farò un orto tradizionale
Ma infatti stiamo dicendo la stessa cosa riguardo la lavorazione della terra: una sola volta poi basta. Teoria però. Anche io ho studiato a lungo il metodo sinergico, ma prova a non correggere (nella prima lavorazione, certo) la terra super argillosa che mi pare di avere capito avere anche tu poi vedrai a primavera cosa ti ritrovi. Se hai un martello pneumatico per fare i buchi per trapiantare e ti accontenti... Io non aggiungo concime. Di alcun tipo: quando metto a dimora una pianta che richiede particolare nutrimento, buco e metto una manciata di letame. Letame, cioè cacca di cavallo. Non lavoro quindi la terra ogni anno, altrimenti addio sinergico. Però, la prima preparazione è fondamentale. Tuttavia, la Hazelip non ha fatto altro che riadattare all'ambito occidentale gli insegnamenti di Fukuoka che è il vero padre del sinergico. Ma così come la Hazelip ha riadattato Fukuoka all'occidente, credo ognuno possa adattare i principi del sinergico al tipo di terra che ha. Almeno io la penso così. E le radici ovvio si lascino, ma non mi pare siano un problema alle altre piante.
Formazione: MATEMATICO ma apprendista principiante contadino dentro, timoroso x ignoranza ma con passione!
Re: Misure per 1 orto in aiuole di legno.
18/08/2011, 10:16
beh ORTO TRADIZIONALE....che la terra sia bassa, e che per arrivarci bisogna andare giù e poi risalire questo e' un fatto ed abbastanza inevitabile ....
le collinette in effetti sembrano scomode per la loro intrinseca altezza (o bassezza!) l'idea mi "piace" ma avremmo bisogno di TRINCEE per avere le colture a livello braccia...
ma che si fa ci mettiamo a scavare stile militari? mi sembra proprio arduo...allora io mi difendo con delle buone ginocchiere adatte allo scopo e pazienza!
Ma infatti stiamo dicendo la stessa cosa riguardo la lavorazione della terra: una sola volta poi basta. Teoria però. Anche io ho studiato a lungo il metodo sinergico, ma prova a non correggere (nella prima lavorazione, certo) la terra super argillosa che mi pare di avere capito avere anche tu poi vedrai a primavera cosa ti ritrovi. Se hai un martello pneumatico per fare i buchi per trapiantare e ti accontenti...
Si anch'io ho la terra argillosa e proprio per questo motivo non l'ho utilizzata, ma ho usato terra di riporto mescolata a stallatico di pecora. Quì nel forum mi hanno dato molti consigli validi su come migliorare la struttura del terreno argilloso,(coltivazioni di piante da sovescio e apporto di materiale organico ecc) ma il problema più grande è che occorreva qualche anno per arrivare a dei risultati e a me l'orto serviva ora. Ma per curiosità, quanto tempo è che hai realizzato il tuo orto sinergico? Ti chiedo questo perchè sul web si trovano solo orti appena realizzati, quindi non si riesce a capire se il sinergico è davvero un buon sistema di coltivazione.
le collinette in effetti sembrano scomode per la loro intrinseca altezza (o bassezza!) l'idea mi "piace" ma avremmo bisogno di TRINCEE per avere le colture a livello braccia...
Io penso che "le collinette" risultano scomode per via delle misure, ma se fatte più strette non dovrebbero presentare più problemi, e poi i pendii, offrono zone d'ombra per alcune ore della giornata, ideali per gli ortaggi più delicate come le insalate. Naturalmente è solo il mio parere, per saperne di più bisognerebbe chiedere a qualcuno che ha sperimentato entrambi i sistemi. Comunque come potrete vedere dalle foto per ora i risultati sono stati più che soddisfacenti.
Realizzai l'orto sinergico nella primavera di due anni fa. Prima di usare terra di riporto e stallatico avevo deciso di usare la terra che ho. Primavera e estate, tutto ha funzionato a meraviglia, ma poi l'inverno ci ha messo del suo con piogge e vento. Tutto era ben coperto da paglia, anche se non ho usato l'orto per l'inverno (e probabilmente fu un errore). E così, al momento di rimettere piante nell'orto mi sono ritrovato terra-cemento: crepe profonde e terra dura all'inverosimile. Risultato: o riprendi la zappa in mano oppure rinunci. Ecco prchè ti dicevo che il sinergico è comunque tutto da interpretare. Addirittura andai mesi fa a un incontro a Genova proprio sul sinergico e chiesi a un'esperta perchè avessi difficiltà con le carote. la risposta? ... Ho le tue stesse difficoltà. Questo per dirti che in ogni caso questa tecnica è tecnica per modo di dire. Insomma, non è che nel Sahara si possono fare le aiuole e con un pò di paglia si coltivano i pomodori. E lo stesso vale per le associazioni che sono comunque empiriche e non ancora dimostrate scientificamente. Infatti, quello che tu hai fatto quest'anno io avrei dovuto farlo in principio. Tuttavia dovevo prima provare. Quest'anno quindi, per l'autunno, sacchi di terriccio e letame. A proposito, sai che ho fatto e che trovo molto utile? Su Amazon ho acquistato un kit per l'analisi del suolo. Costa poco piu di 10 euro e analizza ph, e le componenti base del suolo. Sarà solo indicativo, ma secondo me meglio che niente... Le aiuole secondo me sono meno scomode della terra. Non devi zappare, quindi ti inginocchi e lavori cosi. Soprattutto se - come dici tu, non esageri in larghezza. Ti chiedo una cosa: ma la terra di riposto che hai preso tu, dove l'hai trovata? Intendo dire, sono i classici sacchi da 50 o 80 litri oppure l'hai presa a camionate da qualche parte?