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Microrganismi e micorrize nell'orto di casa
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Pimbo
Iscritto il: 08/05/2015, 14:02 Messaggi: 564 Località: Basaluzzo
Formazione: maturità scientifica
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Ciao a tutti! Ragazzi, datemi una mano: ho cercato col tastino rosso informazioni sull'uso combinato di microrganismi e micorrize nell'orticello di casa, ma vengo regolarmente fagocitata dai tartufi, che peraltro sono una delle due cose che proprio non riesco a ingoiare... In commercio ci sono centomila prodotti, ma quando uno è ignorante in materia come me non sa da che parte cominciare a scegliere. Per i microrganismi sono autonoma e mi arrangio da sola, ma questi benedetti funghetti magici restano ancora un mezzo mistero... In particolare: - qual è il calendario di lavoro per inserire le micorrize in un terreno che non le ha mai viste? - mi pare di aver capito che ci sia una relazione tra l'acidità del terreno e la funzionalità delle micorrize: come stanno le cose e come mi faccio un'idea sensata di che terreno ho io senza fare un mutuo per farlo analizzare? - so che ci sono un sacco di specie utilizzate a questo scopo: come mi regolo nella scelta? Dipende dal terreno, da cosa voglio coltivare, dalla zona geografica, che ne so, dal mio segno zodiacale... - quando si lavora con le micorrize, quale tipo di preparazione del terreno va effettuata prima di "seminarle", diciamo così anche se non è così, e quale annualmente prima della semina o del trapianto? Insomma, avrete capito che, a parte l'intenzione, non c'è un accidente che mi sia chiaro su questa faccenda... Però vorrei proprio cambiar sistema e non c'è un altro posto in cui io abbia voglia di chiedere se non a voi di casa... Se mi son persa qualche argomento speditemici senza pietà. All'argomento, eh, non altrove... Grazie in anticipo!
_________________ Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.
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12/09/2015, 0:09 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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12/09/2015, 0:14 |
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Pimbo
Iscritto il: 08/05/2015, 14:02 Messaggi: 564 Località: Basaluzzo
Formazione: maturità scientifica
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Cosa vuoi mai che voglia seminare nell'orto... Ortaggi!!! Non ci butto il lievito perché me lo son creato con tanto amore ad altri scopi, ma se vuoi ti faccio vedere un po' di barattoloni di colture diverse... Forse però ho trovato un paio di info generiche che qualcosina chiariscono, ma mi piacerebbe che se qui abbiamo qualcuno che usa questo sistema me ne parlasse un po'. Ah, sono un Toro e sono vietate battutacce, visto che son femminuccia. Pare.
_________________ Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.
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12/09/2015, 0:42 |
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glib
Iscritto il: 29/11/2015, 4:19 Messaggi: 805 Località: Midwest > Bassa bolognese
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E' difficile trovare una buona letteratura, ma avendo lavorato con micorrize (iniezione intenzionale di suolo bosco nell' orto, uso di legno a lungo contatto con suolo forestale, piu' uso endomicorrize da www.fungi.com) ti posso dire: - allium (aglio, cipolle etc.) risponde molto bene a micorrize da bosco (generalmente eso-), ma mi dicono anche da endo, che sono piu' micorrize da pascolo e sono globalmente quelle che si adattano di piu' agli ortivi. Al mercato locale nessuno vende un aglio piu' grande del mio (io non vendo) - cardo, fragole molto bene, e radicchi e cicoria bene pure - brassica e beta, micorrize non servono, e anzi devi cercare di fare rotazione se non vuoi perdere quelle che hai gia'. per me e' un problema, al Nord fra rape, rutabaga, cavoli, cavolo nero, cavoli a foglia, arugula, bok choi, daikon, bekana, bietola, rape rosse, ti va mezzo orto. - non ho notato grandi differenze con diverse varieta' di fagioli, solanacee, lattuga e cucurbita, forse le patate hanno guadagnato un po'. In teoria tutte queste piante dovrebbero guadagnare. Aggiungo che in caso di trapianto a radici nude le micorrize sono ottime, basta toccare le radici nella polvere. In un test involontario (mia moglie si era messa a piantare fragole in una aiola, scordandosi della polvere), l' ho fermata, ha finito di piantare con, la meta' con e' sopravvissuta tutta, quella senza e' morta tutta (abbiamo suolo molto povero qui, aiola nuova). Io, quando pianto alberi o cespugli, metto sempre legno marcio nella buca, che ottengo da pezzi/rami caduti sotto gli alberi dietro casa, alcuni li' da 15 anni. Da quando ho cominciato a fare cosi' non ho perso un trapianto, mentre prima ne perdevo spesso. A questo punto ho legno marcio nelle aiuole che sono piu' frequentate da allium, faseolus, e cucurbita, che sta bene dove e' perche' io non vango. Ma il modo piu' economico per portare micorrize nell' orto e' di prendere suolo dal selvatico.
_________________ radici delle coltivazioni erbacee: http://soilandhealth.org/wp-content/uploads/01aglibrary/010139fieldcroproots/010139toc.html
radici degli ortaggi: http://soilandhealth.org/wp-content/uploads/01aglibrary/010137veg.roots/010137toc.html
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14/12/2015, 2:28 |
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Pimbo
Iscritto il: 08/05/2015, 14:02 Messaggi: 564 Località: Basaluzzo
Formazione: maturità scientifica
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Ma grazie!!! Non ho problemi a reperire legno come quello che utilizzi tu: in primavera parto con un piccolo orto sinergico e i tronchi da interrare nei bancali son già pronti; alcuni provengono da un bosco di castagni che mio figlio ha pulito lavorando, altri da un vecchio pioppeto lasciato a se stesso da qualche anno. Dici che possano andare? Lavoro in un ranch, quindi sono certissima che in giro per i pascoli riuscirò a trovare anche legno rimasto a contatto con quel tipo di suolo: bene. Ora li ho ammucchiati accanto ad un cumulo di foglie e sfalci semi interrato che funzionerà da compostiera (adesso ha due mesi, quindi è solo un cumulo che lavora in silenzio, ma immaturo): era meglio lasciare i tronchi al loro posto fino al momento di utilizzarli o anche così va bene? Mi devo documentare meglio sulle polveri, ma a questo punto il primo tentativo lo faccio solo col legno. L'anno prossimo, quando convertirò in sinergico anche un altro pezzo d'orto (sai com'è, papone va convinto pian pianino a mollare le sue coltivazioni tradizionali... ), allora magari provo ad utilizzare anche quelle e vedo cosa succede. Una domanda: siccome il sinergico prevede l'associazione di piante appartenenti a diverse famiglie sullo stesso bancale, dal tuo punto di vista sarebbe sensato "mescolare" i tronchi nel terreno o ci sarebbe nel tempo in ogni caso il prevalere di alcuni ceppi fungini su altri? Se hai altri suggerimenti son tutta orecchie: abbiamo ancora un po' di tempo prima che io mi metta all'opera "sul campo"! Grazie ancora!
_________________ Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.
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14/12/2015, 23:24 |
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ravin
Iscritto il: 11/11/2009, 9:33 Messaggi: 266
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Pimbo ha scritto: Ma grazie!!! Non ho problemi a reperire legno come quello che utilizzi tu: in primavera parto con un piccolo orto sinergico e i tronchi da interrare nei bancali son già pronti; alcuni provengono da un bosco di castagni che mio figlio ha pulito lavorando, altri da un vecchio pioppeto lasciato a se stesso da qualche anno. Dici che possano andare? Lavoro in un ranch, quindi sono certissima che in giro per i pascoli riuscirò a trovare anche legno rimasto a contatto con quel tipo di suolo: bene. Ora li ho ammucchiati accanto ad un cumulo di foglie e sfalci semi interrato che funzionerà da compostiera (adesso ha due mesi, quindi è solo un cumulo che lavora in silenzio, ma immaturo): era meglio lasciare i tronchi al loro posto fino al momento di utilizzarli o anche così va bene? Mi devo documentare meglio sulle polveri, ma a questo punto il primo tentativo lo faccio solo col legno. L'anno prossimo, quando convertirò in sinergico anche un altro pezzo d'orto (sai com'è, papone va convinto pian pianino a mollare le sue coltivazioni tradizionali... ), allora magari provo ad utilizzare anche quelle e vedo cosa succede. Una domanda: siccome il sinergico prevede l'associazione di piante appartenenti a diverse famiglie sullo stesso bancale, dal tuo punto di vista sarebbe sensato "mescolare" i tronchi nel terreno o ci sarebbe nel tempo in ogni caso il prevalere di alcuni ceppi fungini su altri? Se hai altri suggerimenti son tutta orecchie: abbiamo ancora un po' di tempo prima che io mi metta all'opera "sul campo"! Grazie ancora! https://ortodicarta.wordpress.com/fai-d ... micorrize/guardati questo; è un sistema di origine asiatica,funziona molto bene ed è semplice da realizzare
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15/12/2015, 10:02 |
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ravin
Iscritto il: 11/11/2009, 9:33 Messaggi: 266
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15/12/2015, 11:35 |
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glib
Iscritto il: 29/11/2015, 4:19 Messaggi: 805 Località: Midwest > Bassa bolognese
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Pimbo ha scritto: Ma grazie!!! 1) Non ho problemi a reperire legno come quello che utilizzi tu: in primavera parto con un piccolo orto sinergico e i tronchi da interrare nei bancali son già pronti; alcuni provengono da un bosco di castagni che mio figlio ha pulito lavorando, altri da un vecchio pioppeto lasciato a se stesso da qualche anno. Dici che possano andare? Lavoro in un ranch, quindi sono certissima che in giro per i pascoli riuscirò a trovare anche legno rimasto a contatto con quel tipo di suolo: bene. 2) Ora li ho ammucchiati accanto ad un cumulo di foglie e sfalci semi interrato che funzionerà da compostiera (adesso ha due mesi, quindi è solo un cumulo che lavora in silenzio, ma immaturo): era meglio lasciare i tronchi al loro posto fino al momento di utilizzarli o anche così va bene? 3) Una domanda: siccome il sinergico prevede l'associazione di piante appartenenti a diverse famiglie sullo stesso bancale, dal tuo punto di vista sarebbe sensato "mescolare" i tronchi nel terreno o ci sarebbe nel tempo in ogni caso il prevalere di alcuni ceppi fungini su altri? 4) Se hai altri suggerimenti son tutta orecchie: abbiamo ancora un po' di tempo prima che io mi metta all'opera "sul campo"! Grazie ancora! 1) Sicuramente andra' bene. 2) Purche' la compostiera non diventi calda. Una pila calda ammazza le micorrize, che preferiscono il fresco e l' ombra. 3) Li' bisogna sperimentare. 4) una micorriza cresciuta bene ha estensione grande, anche di kilometri quadri in foresta per un singolo organismo. Per mantenerla, devi avere suolo all' ombra e niente aratura/fresatura. Suolo all' ombra si fa con una pacciamatura e/o con vegetali piantati fitti (o con pacciamatura viva trifoglio o gramigna). Fortunatamente, pacciamatura e niente aratura sono anche il modo per fare i lombrichi, e sono lombrichi e micorrize che sono i pilastri di un suolo fertile. Sfortunatamente, sono anche il modo per fare le limacce e i topi/arvicole. Io ora ho le limacce, e quelle si controllano bene con il fosfato di ferro. Dove stavo prima avevo i topi, lunga storia. La pacciamatura e' meglio che abbia una componente con lignina, cippati, paglia o stoppie, o foglie secche. questi sono funghi e gli devi dar da mangiare quello che mangiano i funghi. Qui dove abito le possibilita' di raccogliere micorrize sono molte. C'e' suolo forestale sia basso (vicino ai fiumiciattoli, alberi tipo noce nero, salice, pioppo) che alto (querce e noci americani). Ci sono canneti di vari tipi vicino agli stagni selvatici e l' universita' mantiene zone a prateria ripiantata. Se fossi a casa andrei in golena o nel Po o nel Reno, sia sotto i pioppi che nelle aree a sterpaglie, oppure nei fossi, ma generalmente e' meglio raccogliere dove si sta, con varieta', e sperimentare sperimentare sperimentare. Molti funghi magnerecci sono micorrize, tra cui il porcino e il coprinus comatus (prataiolo?).
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15/12/2015, 21:38 |
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ChiappoLele
Iscritto il: 15/10/2013, 11:58 Messaggi: 11 Località: Volpedo
Formazione: Ingegnere
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Io ne ho usate di commerciali su fragole irrorando queste ultime con un soluzione concentrata al trapianto. Direi che qualche forma di efficacia l'hanno avuta dato che ad una parte di fragole non sono state somministrate........ ma non ho quantificato. Comunque un terreno in buone condizione in termini di sostanza organica e umidità non dovrebbe averne necessità
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15/12/2015, 23:45 |
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Pimbo
Iscritto il: 08/05/2015, 14:02 Messaggi: 564 Località: Basaluzzo
Formazione: maturità scientifica
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@ravin Grazie. Il primo è interessante: lo avevo letto, insieme anche a qualche altra decina di cose, alcune delle quali invece abbastanza curiose che mi avevano lasciata perplessa a dire il vero... Ho già avvisato la mia capa che prossimamente avrà una talpa gigante che le scaverà buchi ovunque... Il secondo link riguarda un argomento che conosco bene e che ho visto all'opera nel tempo. Decisamente interessante. Ma da questo punto di vista ho in atto una sperimentazione differente che prevede fermentati selvaggi non standardizzati, autoprodotti. In primavera saranno pronti e questo sarà un capitolo parallelo, in quanto dovrò dedicare delle zone all'utilizzo dei microrganismi, altre alle micorrize e altre ancora all'uso combinato; stesso substrato, stessa metodologia di coltivazione, stesse coltivazioni con la sola variante degli "ospiti" aggiunti. La cosa più difficile sarà tenere ordine negli appunti... @glib Il sinergico prevede di default di lasciare in pace il terreno senza lavorarlo o calpestarlo e anche pacciamatura con ala gocciolante per non spostarla e/o farla degenerare troppo in fretta irrigando a getto: il tubo passa sotto il pacciame. Direi che in questo senso siamo a cavallo. Anche le colture sono piuttosto ravvicinate, in quanto mescolandole si sfruttano altezza e profondità nel suolo riuscendo a fornire un ambiente confortevole alle piante anche in situazioni di particolare calura. Il diserbo non è previsto, se non per limitare infestanti particolarmente aggressive che possano compromettere la vitalità delle orticole: anche questo consente un'umidità maggiore e più facile da mantenere anche con un'irrigazione minima. A cavallo e con la sella, pure... La temperatura della compostiera non dovrebbe essere un problema: con questo tipo di coltivazione spargerò il compost prima dell'inverno prossimo, quando la terra sarà di nuovo nuda e lo lascerò lavorare tranquillo coi funghetti sotto. Non credo che potrà far danno, fosse anche un po' più caldo del terreno. Tu che dici? @ChiappoLele Sono d'accordo con te. Il problema è che il mio terreno son trent'anni che viene vangato ad ogni stagione andando sotto mezzo metro (che ci vuoi fare... papone...), concimato solo occasionalmente a stallatico e simili, sempre ripulito fino all'ultimo filo d'erba dalla furia di mia madre e in pieno sole. E' quel tipo di terreno che a giugno già sembra un mattone. Adesso si tratta di ridargli un po' di vita: da settembre fino a 10 giorni fa ho continuato a spargere sul terreno le foglie cadute (una montagna!) come non ci fosse un domani. Ogni tanto zappettavo superficialmente e buttavo qualche carriolata di letame maturo, confidando nel fatto che l'inverno farà il resto. Spero che questo e gli accorgimenti che intendo adottare ridiano le forze ad un orto che 30 anni fa ti lanciava la verdura in casa senza nemmeno raccoglierla pur di liberarsene. Ora è pigro e stanco e porello non ha neanche torto... Il fatto è che non mi sembra solo in questa sventura: temo che il problema sià più generalizzato di quanto sembri, soprattutto su vasta scala... Non vedo l'ora di metterci mano seriamente: fino ad oggi ho solo diligentemente preparato l'artiglieria, ma ci vuole ancora un po' prima di caricare e prender la mira... Voi non mi abbandonate, eh?
_________________ Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.
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16/12/2015, 2:04 |
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