Ho piantato dei pomodori in un telo da pacciamatura su un terreno abbastanza argilloso e hanno iniziato a soffrire (alcune piante che man mano eradico) di marciume pedale. La base della pianta è nera, le foglie si appassiscono.
Le radici sono abbastanza buone (bianche, 30cm), le foglie non presentano grosse problematiche oltre a qualche segno di peronospora nelle più vecchie.
Ho trattato una volta con poltiglia, ma comunque continuo a trovarne moribonde.
Sicuramente le frequenti piogge hanno favorito il problema, il telo lo uso da molti anni, può essere un vettore per le malattie?
Il terreno è stato coltivato per la prima volta. Ho apportato stallatico pellettato e nitrato di calcio per aggiungere sostanze nutritive.
Se serve nei prossimi giorni posso mettere delle foto.
La domanda è: che trattamenti chimici o meccanici posso fare per mitigare il problema? Prodotti chimici se serve il patentino ho un parente contadino e chiedo a lui.
Li coltivavo in altro posto, dove ora ho messo fagiolini proprio per evitare di usarlo troppo spesso. L'anno prossimo vorrei fare solo sovescio
Il terreno usato ora era inerbito ma probabilmente non perfetto perché c'era un cantiere quindi la terra era stata spostata e scavata. Per quello avevo aggiunto sostanza organica, ma non saprei dare altre informazioni.
Anche se la diagnosi fitopatologica, specie nei casi come quello che hai proposto ove non vengono descritti sintomi riferibile a una comune e ben caratterizzata malattia, si fa con campioni in mano (e se occore visita in loco) e spesso con analisi di laboratorio, le immagini sicuramente possono aiutare ad avanzare ipotesi.
Mi spiace ma non ho risposte sul piano della patologia vegetale. Da quel che vedo sembra sia solo una pianta seccata e per il resto dalle foto non riesco neppure a capire in che cosa consista il marciume. L'unica ipotesi di lavoro a cui avevo pensato era il marciume pedale da Phoma lycopersici, che può manifestarsi anche solo sul fusto senza altri sintomi su altre parti della pianta e comunque senza interessare le radici, ma non ci sono elementi visivi riscontrabili in tale direzione, almeno dalle foto, ossia: macchie depresse alla base del fusto che nel tempo possono circondare l'intera circonferenza e causare l'avvizzimento della pianta, presenza di picnidi del fungo (>vd, foto); inoltre è insolito che in caso di avversità a eziologia fungina solo una pianta ne resti colpita.
Aggiungo due foto di Phoma (=Dydimella) lycopersici da rete giusto per far capire l'aspetto dei picnidi, che sono organi di fruttificazione agamica del fungo.
La parte terminale è annerita ed esternamente molle. La parte centrale è più legnosa e scoperta nelle zone appena interrate e rivolte verso il basso (per vederlo bene devo eradicare la pianta)