ho delle piante di pomdoro di vario tipo ma stanno avendo dei problemi. Quelli che si vedono "appassiti" sono del tipo Datterino, quelli con le foglie secche (a terra) sono san pierre. Sono invece senza problemi pomdori cuore di bue e sunny boy (non in foto)
Per evitare la peronospora ho irrorato con (9.0 g/h Dimetomorf, 60.0 g/h Mancozeb) quando le piantine erano piccole e con (Fosetil Allumini + Rame) qualche settimana fa, purtroppo mi sembra che si siano ammalate comunque (probabilmente aiutata dalle piogge incessanti che stiamo avendo).
Devo eradicare le piante malate e rimuovere le foglie infette o non porterebbe benefici? Che posso fare?
Francamente solo dalle foto che hai postato io non riesco a farmi un'idea precisa, aspettiamo altri pareri di chi coltiva abitualmente i pomodori e dunque ha più occhio clinico. Certo la peronospora provoca necrosi diffuse e avvizzimenti. Dove abito io praticamente non passa giorno che non piova, e ovviamente ciò rende problematica la difesa in quanto i prodotti di copertura come i rameici vengono dilavati nel giro di qualche giorno, dunque se anche a Vicenza succede la stessa cosa da questo punto di vista i trattamenti che hai fatto non avrebbero potuto fermare l'infezione.
Quanto alla eliminazione delle piante compromesse direi proprio che è una buona idea a prescindere: se la compromissione è il risultato di una malattia crittogamica allontanando le piante ammalate quanto meno si diminuisce la carica di inoculo per infezioni successive; diversamente la pulizia è sempre buona cosa in quanto si elimina materiale che potrebbero offrire ospitabilità a possibili patogeni secondari.
Non è semplice capire il problema! Puo dipendere da tante cose, hai controllato le radici di qualche pianta se ci sono nematodi.. Hai fatto qualche concimazione errata? Puo darsi anche fitotossicità al prodotto.
Tutti i prodotti usati sono registrati per i pomodori, quindi non penso siano fitotossico... L'unica avvertenza era riguardo alla presenza di fiori durante l'applicazione
Ho concimato settimana scorsa con nitrato di calcio (granulare) ma l'ho fatto anche l'anno scorso senza problemi, forse ne ho messo troppo?
Proverò a controllare per i nematodi anche se non saprei bene come sono fatti
Ciao, essendo inesperto non sono la persona più adatta per darti consigli ma ti dico che spesso ho un problema simile al tuo. Nel mio caso a un certo punto le piante cominciano a seccare più o meno come a te, se ci sono sopra pomodori di solito riescono a maturare nonostante tutto ma entro agosto le piante sono da estirpare; coltivando in vaso ho sempre dato la colpa allo spazio limitato e allo stress idrico che è maggiore rispetto alla piena terra ma da poco, informandomi su internet, ho scoperto l'esistenza di una malattia chiamata Verticillosi che ha sintomi molto simili a quelli delle tue piante; potrebbe essere questa la causa?
Esistono diverse malattie dette telluriche in quanto il patogeno vive nel terreno e si insedia nell'ospite a livello della rizosfera/colletto. I sintomi sono in generale aspecifici, ma tendenzialmente le piante mostrano un ridotto sviluppo e/o avvizzimenti; in alcuni casi è possibile avvalorare la diagnosi, come nel caso delle tracheomicosi, sezionando/spellando il fusto nella zona bassa per vedere se ci sono annerimenti dei vasi linfatici e anche osservando la distribuzione dei disseccamenti (nella verticilliosi spesso si presentano settoriali).
Si tratta di malattie pericolose in particolare nell'orticoltura industriale in ambiente protetto in quanto si coltiva ininterrottamente sulle medesime superfici perciò nel tempo aumenta progressivamente la carica di inoculo. Fino a non molti anni fa si disinfestava con fumiganti attualmente revocati (tipicamente col bromuro di metile: è stato appurato che contribuisce alla formazione del buco nell'ozono), per cui si stanno cercando soluzioni alternative. Giusto ieri sono stato a un Convegno dove sono stati mostrati tests sperimentali di lotta in serra impiegando mezzi e metodi innovativi a basso/nullo impatto ecologico (metto un paio di foto), come gli induttori di resistenza, i compost repressivi, i microrganismi antagonisti, o ancora una semplice tecnica sviluppata in Giappone e in Olanda chiamata ASD (Anaerobic Soil Disinfestation).
Gli attacchi da nematodi sono più facili da rilevare, almeno per quelli del gen. Meloidogyne, in quanto l'apparato radicale presenta numerose galle bollose.
Tra l'altro uso sempre lo stesso telo per pacciamare, è possibile che la malattia si è legata a questo? Dovrei forse sterilizzarlo in qualche modo prima dell'utilizzo?
L'imidacloprid potrebbe risolvere il mio problema? Attualmente praticamente non ci sono fiori, posso tagliare tutti quelli che vedo
Intanto evitiamo l'insetticida sia perchè quello che hai indicato ha subito drastiche riduzioni d'uso e dal prossimo anno sarà totalmente bandito dalle coltivazioni all'aperto, sia perchè gli insetticidi servono contro gli insetti che non c'entrano col tuo caso. Gli insettini bianchi molto probabilmente sono collemboli, del tutto innocui alla coltura. Sulle radici, per quel che vale la mia vista, non scorgo galle; purtroppo non riesco a distinguere nella foto con la sezione trasversale se ci sono annerimenti; ad ogni modo dall'aspetto della pianta non escludo una fusariosi o altra malattia tellurica. Escluderei invece malattie fogliari anche perché, se giudico correttamente, le piante attorno non appaiono colpite (fatto improbabilissimo a fronte di un patogeno che viaggia con il vento e gli spurzzi di pioggia). Cmq rimango in ascolto di altri pareri.