Buonasera a tutti, vi porgo un quesito... la primavera scorsa ho preparato 1000 lt circa di macerato di ortica, seguendo le indicazioni degli amici del gruppo... parte l'ho usato, parte l'ho regalato, ma me ne sono rimasti 700 lt circa... ora ho deciso di farne nuovo, e mi sono disfatto del vecchio "innaffiando" le zone dove tra poco comincerò a coltivare e gli olivi... ce l'avevo conservato in due modi: in bidoni da 30 lt aggiungendo un po di aceto (il 2 per mille se non ricordo male) e quello è rimasto puzzolente oltremodo, praticamente come appena fatto, infatti nell'orto non fa a passarci dalla puzza; mentre il resto era in bidoni da 200 litri a cui non ho aggiunto aceto e infatti l'odore era completamente svanito... il quesito è questo: ho fatto bene? o ho fatto danni? e poi quando mettiamo il macerato di ortica cosa apportiamo al terreno?
con che metodo coltivi? biologico, biodinamico? non hai fatto danni a mettere l'aceto...i fusti erano tutti chiusi? chimicamente apporti molti nutrienti...silicio, ferro, fosforo, azoto, magnesio (clorofilla), potassio, calcio
coltivo rigorosamente biologico... grazie mille per la risposta... non l'ho messo nelle fave perchè credevo prevalesse troppo l'azoto, e, siccome succedono delle colture che ho letamato abbondantemente, ho paura che di azoto ne hanno abbastanza, quindi nelle fave sto mettendo cenere di legna, per apportare potassio... c'è qualcos'altro che posso mettere a questo fine?
sono concentrazioni minime lo puoi dare a qualsiasi pianta se le fave seguono una coltura letamata non serve nemmeno la cenere...piuttosto tienila da parte per spargerla con il letame le leguminose sono molto rustiche e rendono anche senza concimazioni...vedi soia, favino, fagiolo ecc che in terreni di media fertilità o in successione a colture miglioratrici non vengono concimate per niente e danno buoni raccolti (se si instaura la simbiosi con gli azotofissatori)