Due settimane fa ho trattato le zucchine con rame perché attaccate da iodio ora sono due settimane che butto le zucchine e devo ancora buttarne per un'altra, ho trovato un libro sulla protezione biologica dove spiegano come fare i macerati, gli infusi, le consociazioni e altro. Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha provato e ha fatto esperienze di questo tipo, il parere degli esperti su queste pratiche bio , magari non si ottengono gli stessi risultati, ma non si butterebbero via le verdure per il periodo di carenza? Grazie Nadia48
ti do la mia esperienza: ho provato ad usare il decotto di ortiche, debbo dire che non funziona malissimo, ma credo sia efficace solo contro gli afidi. In ogni caso ho preferito passare all'estratto di piretro, comprato al consorzio agricolo. Molto più pratico ed efficiente e soprattutto sempre disponibile...
Per quanto riguarda altre infezioni di funghi o altri parassiti ti dirò... non so se solo per una fortuna sfacciata o per la particolarità del clima in cui coltivo non ho mai avuto problemi..
Prova con un macerato di Equiseto. Qui non c'è molto oidio ma a volte lo uso ugualmente perché rinforza la pianta. Difficile avere l'equiseto, che cresce soprattutto dove decide di farlo.
Potevi usare del rame con un baso periodo di sospensione,tipo tre giorni,oppure zolfo.Sarebbe stato anche più efficace. Quando la produzione è in atto bisogna usare solo prodotti a bassa carenza. La consociazione giusta sarebbe con aglio e cipolla,perchè rilasciano zolfo.Io però non l'ho mai provata. Pota le piante,togliendo le foglie più vecchie.Favorirai la circolazione dell'aria e diminuirai il carico di oidio.
Io uso rame ossicloruro con tre giorni di sospensione. Molto spesso nei negozi di agraria vendono per rame altre cose.Cioè,quei prodotti contengono altri principi attivi che allungano i tempi di sospensione. Per l'oidio doveva essere usato lo zolfo. Acquistai l'anno scorso dello zolfo con cinque giorni di sospensione apposta per le zucchine.Quest'anno non ho avuto necessità di usarlo perchè irrigo al mattino e tengo le piante ben aerate. Irrigare di sera, soprattuto con temperature inferiori a 27-28 gradi, penso favorisca lo sviluppo dell'oidio.
Non sempre, irrighiamo quasi solo la sera, tranne in caso di impedimento o di minaccia di pioggia che poi non si avvera e oidio praticamente non ne vedo. Ne hanno un po' le piante messe in vaso, non avevo più posto e non le volevo buttare. Alcune le ho tirate avanti finché ho trovato a chi darle, e tre mi sono rimaste. Hanno fatto ben poco, però.
L'oidio, per grazia di Dio, obbligatorio non è.Pure io quest'anno non ne vedo traccia,nemmeno sulle rose.Però,mai fidarsi.Meglio sempre porre attenzione nella prevenzione.Buona notte.
Ciao mi allaccio alla discussione perchè ho praticamente le foglie dei miei cavofiori completamente divorate dalla larva di cavolaia. Ho provato a farmi un macerato di aglio lasciando in infusione una testa d'aglio in 1 litro e 1/2 d'acqua per 3 giorni, roba che ogni volta che aprivo il tappo si sentiva l'odore d'aglio a 300 mt. di distanza (e non sto scherzando).
Ho irrorato per un paio di giorni, ma alla cavolaia non ha fatto un baffo, qualche suggerimento per altri macerati o infusi da provare? Grazie!
No, nemmeno sulle rose. Lì già basta e avanza la ticchiolatura. E' il più grosso problema che presentano le nostre piante. D'accordo, non le mangio (anche se ogni tanto una marmellatina di petali di rosa la faccio) ma per me che amo le piante è una sofferenza vedere le rose completamente defogliate. Quest'anno ci ho messo un po' di zolfo, con scarsi risultati.