Switch to full style
Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
Rispondi al messaggio

LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

14/07/2010, 19:53

E' semplice...

QUALE LETAME USATE?
PERCHE'?

parliamo un po di quale letame usiamo e con cosa lo usiamo: per quale coltura, in quale momento della lavorazione o dell'accrescimento.
E sopratutto...se lo produciamo in azienda oppure lo acquistiamo.



Per esempio: la pollina (guano di pollo) la uso solo spenta (diluita e tenuta in ammollo per molto tempo). Da una bella botta d'azoto, e quindi la uso per l'accrescimento del verde, ma mai durante lo sviluppo dei frutti.

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

14/07/2010, 21:54

Premetto che non uso criteri scientifici nell'uso che faccio del letame, ma uso quello che ho e seguo la consuetudine che ho appreso da mio zio. Se qualcuno mi sa indicare modi più razionali e scientifici con cui somministrare le concimazioni sarò ben felice di ascoltare i suggerimenti.
Ho modo di procurarmi letame di vacca e, avendo il pollaio ho della pollina. Il primo lo interro durante la vangatura primaverile dell'orto (in inverno non mi è possibile coltivare nulla...), la seconda la cospargo in piccole dosi in inverno nel campo dove coltiverò le patate e più abbondante dove coltiverò il mais. In primavera poi cospargo anche del letame di vacca ed aro i campi. Con la pollina che accumulo in estate invece faccio del compost usando anche gli scarti dell'orto e questo lo interro l'anno successivo dove coltivo le zucchine.

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

16/07/2010, 12:35

io ho la possibilità di procurarmi quello di cavallo (che mi dicono essere il migliore, ma vorrei sentir pareri) e quello di pecora.
Quello di pecora l'ho usato solo per mettere a dimora a novembre 2 piante (fejoia e asimina) e poi l'ho ridato di nuovo sotto forma di pacciamatura a maggio.
Quest' inverno ho sparso letame fresco di cavallo nella parte di orto dove avrei messo i pomodori, le melanzane e i peperoni e poi in primavera, arando, l'ho interrato. Adesso le piante sono molto alte e ancora continuano a crescere, hanno bei pomodori sani e grossi anche se ancora verdi; per melanzane e peperoni la crescita è ancora stentata anche se continua.

Poi sempre in inverno ho fatto una pacciamatura con lo stesso letame alle piante da frutto. Risultati molto buoni anche se ancora sto aspettando la maturazione delle pesche.

Il problema è che è difficile confrontare tutto con l'anno precedente, visto che non erano venute pioggie così frequenti!

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

16/07/2010, 16:21

Cmq i tempi di somministrazione dei vari letami dipendono grandemente dallo stato di maturazione e dal rapporto carbonio/azoto nel terreno. Il letame fresco sta ancora fermentando attivamente, quiindi i nutrienti non sono immediatamente disponibili. Si rendono tali una volta terminata la gran parte della decomposizione microbica.
Inoltre materiali in fermentazione (marcescenti) nel terreno credo che possano avere effetti anche negativi per le radici.
Penso che il letame fresco debba essere interrato in autunno, per permettere la lenta decomposizione che renderà fertile il suolo in primavera.
I letami maturi (tipo i pellettati) invece sono più pronti a cedere i loro nutrienti (ma sempre più lentamente rispetto ai concimi minerali). Io metto il pellettato sia in autunno, sia in primavera come fondo.
Successivamente credo sia quasi inutile perchè anche se le temperature aumentano e rendono quindi più rapida la mineralizzazione della sostanza organica, essa è sempre piuttosto lenta mediamente.
Inoltre in suoli molto ricchi di sostanza organica (rapporto C/N elevato) il flusso netto di mineralizzazione dei nutrienti organici è rallentato, poichè i microorganismi si servono dell'azoto disponibile per crescere, limitandone la disponibilità per le colture.
In terreni dove c'è poco carbonio organico invece il processo si inverte, quindi l'azoto tende a trasformarsi in forme inorganiche più rapidamente esponendosi al dilavamento.
Però non sono un esperto e può darsi che si possa usare in alcuni casi in copertura anche il pellettato.
Questa è un'idea generale, qualche esperto puntualizzerà o mi correggerà magari.
Ciao.

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

16/07/2010, 18:18

io prima delle fresatura uso la pollina pellettata, perchè non è un ammendante ma un concime 4-4-4, molto meglio del letame

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

16/07/2010, 23:42

Io son d'accordo con Anselmo, il letame andrebbe comunque fatto maturare minimo sei mesi e il compost domestico un anno, pena l'impoverimento sopratutto di azoto del terreno. Ho detto "andrebbe" perche' comunque ognuno fa' come vuole. Valida alternativa al letame e' il compost pelettato anche se la straordinaria funzione di ammendante esercitata dal letame non la supera nessuno.

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

17/07/2010, 0:12

Quest'anno ho sperimentato per la prima volta il pellettizzato...
L'impressione non è stata negativa, ma credo che tornerò al letame tradizionale.
Io faccio così per l'orto:
- autunno: concimo con letame di vacca e cavallo (70% e 30%). Letame di circa 6 mesi. Lascio riposare per qualche settimana, e poi aro.
- marzo: affino il terreno ed inizio a seminare coadiuvato da un mix di compost e pollina secca (70% e 30%).
- primavera: dopo le semine (sopratutto di insalate e radicchi) uso pollina spenta in acqua.
- primavera-estate: a seconda delle colture da trapiantare mi aiuto con letame di maiale o di cavallo.

Il letame di vacca lo prendo da un vicino.
Il letame di maiale lo produco in azienda, come pure la pollina.
Il letame di cavallo lo recupero da un parente.
Il compost lo faccio in casa (a volte aggiungendo pure un pò di letame...).

Oltre alla pollina, che aiuta moltissimo durante l'accrescimento delle piante, mi trovo bene con il letame di maiale...sopratutto per il trapianto delle zucche e zucchini.

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

17/07/2010, 14:50

dopo aver letto libri sulla coltivazione delle patate, so x certo che il letame di cavallo e mucca è sconsigliato, meglio quello di ovini.

per il resto delle coltivazioni, io uso gallinella e quello di mucca, quest anno aggiungo anche il cavallo...

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

17/07/2010, 15:31

Tetanino ha scritto:dopo aver letto libri sulla coltivazione delle patate, so x certo che il letame di cavallo e mucca è sconsigliato, meglio quello di ovini.

per il resto delle coltivazioni, io uso gallinella e quello di mucca, quest anno aggiungo anche il cavallo...


Perchè per le patate è meglio quello ovino?

In ogni caso sarebbe interessante indicare per ogni coltivazione o, per lo meno, per quelle più importanti qual'è il letame più adatto. Ad es. ho sentito dire che quello di pecora è molto "forte" e rilascia molto azoto e per questo un mio conoscente lo mette solo ogni 2 anni, non dando nulla d'altro nell'anno in cui non lo mette. Dicono invece che sia particolarmente indicato per l'ulivo.


Tosco ha scritto:
- marzo: affino il terreno ed inizio a seminare coadiuvato da un mix di compost e pollina secca (70% e 30%).
- primavera: dopo le semine (sopratutto di insalate e radicchi) uso pollina spenta in acqua.
- primavera-estate: a seconda delle colture da trapiantare mi aiuto con letame di maiale o di cavallo.

Oltre alla pollina, che aiuta moltissimo durante l'accrescimento delle piante, mi trovo bene con il letame di maiale...sopratutto per il trapianto delle zucche e zucchini.
?

Ho sentito dire che mettere il letame in primavera si rischia di rafforzare foglie e fusto a scapito dei frutti, ragion per cui ho concimato solo in autunno-inverno. Ma vedo da quanto dici che non è vero...

Re: LETAME: i vari tipi e le loro proprietà

17/07/2010, 16:38

Ce' da dire che molte volte risulta problematico reperire vari tipi di letame, stoccarlo separatamente e usarlo un po' in una parcella dell'orto in base alla coltura. L'importante secondo me e' letamare regolarmente almeno ogni anno prima della lavorazione principale, risulta peraltro molto piu' comodo e pratico arare e fresare piu' parcelle insieme. Poi ognuno negli anni trova il suo metodo piu' efficace. L'orticoltura non e' come la geometria, non ha regole fisse per ognuno, bisogna calcolare che ogni orto e' differente dall'altro per composizione, granulometria che influisce sul dilavamento delle sostanze nutritive, clima e precedenti lavorazioni. Un orto ben lavorato migliora ogni anno la qualita' del terreno e parte del divertimento nel coltivare un'orto sta proprio nell'assimilare le nozioni generali e adattarle alla propria realta'. Per me ogni letame e' buono e il base al tipo che si usa si possono variare le quantita' per metro quadro.
Rispondi al messaggio