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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Interrare resti legnosi e foglie

16/09/2019, 15:46

Buongiorno,

in alcuni posti dove coltivo la terra è molto dura (praticamente 100% argilla), fa facilmente crepe e ristagni idrici. Dal momento che annualmente poto quantità consistenti (30m linari) di siepe (se non erro Lauroceraso) o altri alberi da frutto (e non) pensavo di buttare tutte le ramaglie con diametro inferiore al cm sul terreno per poi trinciarle e fresarle sotto.

In alternativa potrei trinciarle ed interrarle in primavera quando saranno oramai marcite, le domande che vi volevo porre sono le seguenti:

  1. La decomposizione delle ramaglie porta malattie o sbilancia il terreno per le colture successive?
  2. E' meglio interrarle presto o in una fase successiva?
  3. Avrebbe più senso farle marcire in un posto diverso per poi trasportare il materiale già decomposto?

Grazie

Re: Interrare resti legnosi e foglie

16/09/2019, 16:08

va tutto bene, alla fine è un ciclo.
se le interri verdi e trinciate potresti avere due problemi.
la decomposizione usa azoto e lo preleva da dove lo trova, nel terreno, quindi lo sottrae in modo provvisorio (per poi restituirlo) alle piante.
l'acidità. i residui verdi dovrebbero essere acidi quindi potresti sbilanciare il ph del terreno.

Sono diverse scuole di pensiero. io farei compostare da parte per interrare quando maturo.

Re: Interrare resti legnosi e foglie

16/09/2019, 16:22

Visto che ho un piaccametro potrei misurare ora l'acidità del terreno, in ogni caso visto che ho molta cenere perché il riscaldamento domestico viene fatto con legna eventualmente ne butto un paio di secchi secondo necessità.

visto che probabilmente lo userò per pomodori, il PH ottimale sarebbe 6-7, corretto?

Re: Interrare resti legnosi e foglie

16/09/2019, 16:45

non saprei il ph corretto. amano il leggermente acido. quindi dovremmo esserci

Re: Interrare resti legnosi e foglie

17/09/2019, 0:38

sotterrare e' ottimizzante. se composti all' aria aperta meta' del carbonio e meta' dell' azoto spariscono. sotto terra rimangono. in piu' dove hai seppellito il terreno sara' piu' sciolto e la popolazione fungina piu' numerosa, e alcuni funghi danno un grosso contributo simbiotico agli ortaggi.

per la cenere non so che dire. io ho argilla alcalina (7.6) e certe cose crescono poco (pomodori), ma altre (crucifere, beta spp., asteracee) crescono veramente molto bene. casa precedente, anche io riscaldavo a legna ma il pH era 5.5, la' era facile usare un bidone di cenere per orto per anno. La' i pomodori diventavano 2.5 metri nel corso della stagione.
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