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ho trapiantato i pomodori 
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Finalmente sono riuscito a fresare una fascia con il terreno "quasi" in tempera nell'orto di Genova.
Ne ho ricavato due "prode" parallele su cui ho steso il tubo ad ala gocciolante e quindi un telo nero di pvc già usato diverse volte per altre colture, quindi con qualche piccolo strappo e qualche buco di troppo.
Immagino già le critiche dei puristi del bio.... ma il telo bio l'ho già sperimentato, dura poco e costa più del Pvc, con un rapporto prezzo/utilizzo per me non sopportabile. Ho già detto altrove che pacciamerei ben volentieri con erba e trinciati di potature (mi sono comprato apposta un trituratore caravaggi con motore honda da 5 cv , ma non ho abbastanza materiale e quindi mi arrangio come posso. Io sono per i compromessi, quando aiutano a vivere.... e per me la pacciamatura è un obbligo, così come l'irrigazione automatica a goccia.
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ho messo le canne e legato i primi pomodori (48 piantine, tra cuore di bue , ciliegino , ed un nuovo acquisto: "montecarlo")
L'impianto è pronto, testato e funzionante, e non dovrebbe avere bisogno di "grossa" manutenzione da qui a fine ottobre quando toglierò tutto per le lavorazioni autunnali (tempo permettendo)
A parte lo spazio per ulteriori pomodori (ancora in semenzaio/vasini) prevedo utilizzare lo spazio rimanente per porri e cipolle mentre nelle parti in ombra andranno biete, catalogna, insalate a cespo
Oggi ha piovviginato già un poco, le previsioni danno pioggia poca e leggera. Comunque ieri sera, per precauzione, avevo coperto le fasce ancora da lavorare con i teloni da pioggia: basta un giorno al terreno per infradiciarsi e poi è un problema lavorarlo (argilla pura, non so se mi spiego)
ciao

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pilusmax


23/04/2011, 19:18
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Complimenti per il lavoro, la descrizione chiara e le foto.
Ciao,
Marco

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23/04/2011, 20:10
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Io non sono purista su nulla.Ritengo che le persone vengano prima dei principi e pure gli orti. Ho sempre lavorato il mio terreno a zappa,ma durante quest'inverno sono stato tormentato da una sciatalgia. Quindi,per la prima volta, ho fatto fresare l'orto.Dopo ho scavato i solchi con la zappa, e sul terreno molle, interrando un sonsistente strato di compost. Se negli anni precedenti era un pullulare di lobrichi, quest'anno non ho avuto il piacere di vederne uno che fosse uno. Tuttavia, grazie alla fresa ho potuto piantare i miei ortaggi.Chiaro che, stando bene, io il prossimo anno quell'affare non lo faccio entrare nel mio delicatissimo terreno...

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Non c'è niente di più terribile di un'ignoranza attiva.
Johann Wolfgang Goethe


23/04/2011, 22:56
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bel lavoro
ti chiedo delucidazioni delle tue scelte... contrarie alle mie :D :D ma non meno giuste :D

hai messo il tubo su un cumulo e le piantine laterali... ame è sembrato meglio mettere le piantine singole vicino ai forellini di uscita dell'acqua e un po incavato per conservare meglio l'acqua vicino alla pianta..

hai fatto dei buchi nella plastica molto grandi rispetto al fusto io cerco di avere i buchi il più piccolo possibile giusto per far e passare il pane di terra delle piantine per evitare la nascita delle infestanti

ciao nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


24/04/2011, 10:31
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pioppino ha scritto:
bel lavoro
ti chiedo delucidazioni delle tue scelte... contrarie alle mie :D :D ma non meno giuste :D

hai messo il tubo su un cumulo e le piantine laterali... ame è sembrato meglio mettere le piantine singole vicino ai forellini di uscita dell'acqua e un po incavato per conservare meglio l'acqua vicino alla pianta..

hai fatto dei buchi nella plastica molto grandi rispetto al fusto io cerco di avere i buchi il più piccolo possibile giusto per far e passare il pane di terra delle piantine per evitare la nascita delle infestanti

ciao nino

Circa la domanda del tubo... certo che è meglio avere la pianta attaccata al forellino come hai fatto tu, ma io ho cercato un compromesso dettatomi dall'esperinza con i gocciolatoi: un gocciolatoio irriga per diffusione tutta la terra in un raggio di 15 cm. Una volta messe le piantine a circa 15 cm di distanza dal tubo, bagno bene la terra nel foro del telo con la canna, in modo che si imbeva la terra dal tubo alla pianta e tutto intorno alla piantina. A questo punto il gocciolatoio mantiene la terra umida e le radici si vanno a cercare l'acqua in profondità.

Per i buchi, sono teloni vecchi.... bucati con due filosofie diverse....
Il telo del pomodori ha buchi grandi e quadrati fatti a U con un lato ancora attaccato al telo (per il trapianto l'ho rivoltato all'interno) e quindi si possono chiudere quasi completamente intorno al fusto e possono essere tenuti in posizione chiusa da un piccolo stecco.
Il telo a fianco ha i buchi tondi fatti con il piantabulbi, giusti della misura del pane di terra , ma non si possono richiudere. Questo sistema è più veloce da fare e non richiede l'operazione di taglio a u con il coltello e la successiva chiusura del telo con lo stecco , ma alla fine lascia più campo alle infestanti ....che possono nascere accanto al fusto .
Un altro sistema è il taglio a X , con i 4 lembi che si richiudono quasi da soli, ma è difficile da tenere aperto quando fori la terra ed inserisci la piantina... anche considerato che io foro la terra, metto una manciata di concime, una di terra, e poi la piantina e poi ancora terra a rifinire... ed i quattro lembi sono sempre lì, ogni volta che togli la mano, a richiudersi da soli....non si finisce mai....
spero stavolta essere stato chiaro
ciao

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pilusmax


24/04/2011, 20:34
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bravo un bel lavoro vista la natura del terreno
mi piace la teoria del riutilizzo e quella del compromesso.in genere la manichetta va posizionata come hai fatto tu ovvero frà le file
nn mi piace invece il fatto di mettere concime nella buca in quanto le radici delle giovani piantine nn sono stimolate a crescere trovando l'alimento in situ.relativamente al telo bio hai ragione sulla durata ma meno sul prezzo in quanto è sottile la terza parte del LDPE e quindi alla fine i costi si compensano.Cmq sono teli x usi e situazioni particolari(vedi appunto il biologico)
Buon lavoro

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I


25/04/2011, 8:05
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eugenio ha scritto:
bravo un bel lavoro vista la natura del terreno
mi piace la teoria del riutilizzo e quella del compromesso.in genere la manichetta va posizionata come hai fatto tu ovvero frà le file
nn mi piace invece il fatto di mettere concime nella buca in quanto le radici delle giovani piantine nn sono stimolate a crescere trovando l'alimento in situ.relativamente al telo bio hai ragione sulla durata ma meno sul prezzo in quanto è sottile la terza parte del LDPE e quindi alla fine i costi si compensano.Cmq sono teli x usi e situazioni particolari(vedi appunto il biologico)
Buon lavoro


? quindi faccio male a dargli il "cicchetto" al momento del trapianto??
? è meglio una concimazione liquida data a coltura avviata con l'inaffiatoio direttamente nelle buchette del telo?
non mi sono attrezzato per la fertirrigazione, data la natura hobbistica del mio lavoro e della localizzazione un pò dispersiva delle culture, alternate ad alberi di frutta e olivi su 4 fasce alte e strette. In origine era un uliveto, che aveva perso molte piante causa una gelata, e che in seguito era stato adattato parte ad orto e parte a frutteto.
Questo pone molti limiti ed obbliga a certi compromessi moolto bio : ad esempio non spruzzo nulla, neanche verderame sugli alberi, (frutta ed olivi, misti) in quanto i prodotti dati agi alberi finirebbero anche sulle verdure dell'orto, attive anche in inverno data la buona posizione vista mare (nevica a volte ma non gela mai)
grazie in anticipo per i consigli
ciao

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pilusmax


25/04/2011, 13:15
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eugenio ha scritto:
nn mi piace invece il fatto di mettere concime nella buca in quanto le radici delle giovani piantine nn sono stimolate a crescere trovando l'alimento in situ.

cavoli non ci avevo pensato, hai ragione. facevo di solito anche io così...


25/04/2011, 20:44
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