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grillotalpa 
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Iscritto il: 26/06/2012, 23:49
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Località: entroterra di Genova (Campo Ligure) a 300 m. sul livello del mare
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Ciao a tutti. Chi sa aiutarmi a debellare una numerosa colonia di grillotalpa che vive nel mio orto? Nella scorsa stagione non sono riuscita a raccogliere che pochi fagioli e fagiolini, perché me li mangiavano appena li seminavo. Ho salvato qualche pianta, seminata in vasetti e poi trapiantata.
Vorrei non usare prodotti pericolosi, cerco di praticare un'agricoltura biologica, dato che i prodotti del mio orto saranno mangiati da me e dalla mia famiglia, nipotini compresi....
Mi hanno suggerito un prodotto granulare, di cui non faccio il nome, ma ho molte perplessità. Se lo incorporo nel terreno durante la prima aratura, sarà efficace e innocuo al tempo del raccolto (pomodori, fagioli, fagiolini, cetrioli, melanzane e peperoni)?
Vi ringrazio per i consigli che mi darete. Ciao. Portulaca


14/11/2014, 0:27
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Sez. Orticoltura
Sez. Orticoltura

Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
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posta il principio attivo del prodotto

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I


14/11/2014, 8:08
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Iscritto il: 26/06/2012, 23:49
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Località: entroterra di Genova (Campo Ligure) a 300 m. sul livello del mare
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Si tratta del methiocarb. Sapete darmi qualche consiglio? Grazie.


14/11/2014, 22:13
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Località: entroterra di Genova (Campo Ligure) a 300 m. sul livello del mare
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:o Nessuno di voi ha avuto problemi con il grillotalpa? Nessuno ha qualche consiglio da darmi? Vi ringrazio in anticipo.
Portulaca


18/11/2014, 22:30
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Iscritto il: 26/06/2012, 23:49
Messaggi: 27
Località: entroterra di Genova (Campo Ligure) a 300 m. sul livello del mare
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Ciao a tutti. Aiutatemi, per favore, a far fuori i grillotalpa che vivono a spese dei miei ortaggi!
Ho verificato che avevo comperato anche un altro prodotto ( non ancora usato per timore di ingerire con le verdure una sostanza tossica): il principio attivo è il CYREN 7,5. Qualcuno mi dice se all'inizio della primavera potrò usarlo in sicurezza, e mi consiglia le modalità di utilizzo? :roll:
Grazie mille in anticipo.
Portulaca


11/12/2014, 15:11
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Ciao. anni fa usai un prodotto a basso impatto ambientale, 1g per mq, i risultati decenti...però per paura di ingerire sostanze tossiche non l'ho più usato. Ogni prodotto ha un'etichetta con spiegato l'uso, gli effetti, la quantità e la modalità d'impiego...vedi tu.
P.S. ora mi trovo bene anche ad eliminarli manualmente durante la vangatura o quando li vedo.... 8-)

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tütt va là


12/12/2014, 9:40
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Iscritto il: 27/11/2014, 13:28
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Località: Roma/Matese 1056 mt s.l.m.
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Un sistema più rapido consiste nel costringere gli insetti a emergere mentre stiamo osservando il terreno. In pratica, si prepara una soluzione irritante composta da mezzo bicchierino da caffè di detersivo liquido al limone per piatti sciolto in 5 litri di acqua: con questa soluzione innaffiate bene un quadrato di terra di 50 cm di lato circa. Nel giro di 10 minuti circa gli insetti, se ci sono, cominceranno ad emergere dal terreno. Questa soluzione al sapone è particolarmente efficace per grillotalpa, lepidotteri e coleotteri. Per altri tipi di insetti, come per esempio le tipule, si può irrigare la stessa porzione di terreno con mezzo chilo di sale sciolto in tre litri di acqua. Il giorno successivo sarà opportuno dilavare abbondantemente l’area con acqua, per ridurre la concentrazione di sale che potrebbe essere dannosa per le piante circostanti.

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12/12/2014, 13:54
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Iscritto il: 20/10/2009, 18:36
Messaggi: 7445
Località: Airuno (Lecco)
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Ricordiamoci ciò che facevano i Romani ai tempi dell'impero per rendere i terreni delle città distrutte non più fertili, davano fuoco e spargevano sale. quindi non mi sembra che spargere su 1/4 di metro quadro mezzo chilo di sale sia molto consigliabile...


12/12/2014, 14:00
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Iscritto il: 27/11/2014, 13:28
Messaggi: 374
Località: Roma/Matese 1056 mt s.l.m.
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“Il grillotalpa è un insetto terricolo non tanto amato dalle nostre piante. Vive nell’orto e nel giardino ai bordi di aiuole non lavorate; nel terreno scava gallerie profonde anche un metro, con vari cunicoli, e durante le sue esplorazioni divora le giovani piantine, facendo una strage di fiori e ortaggi. La sua presenza si rico nosce perché lascia gallerie superficiali grosse come un dito e radici morsicate nella zona del colletto; dove passa non c’è pianta che gli resista, soprattutto se le pianticelle sono giovani. Può vivere molto tempo e non andarsene più via dal nostro giardino!”

Le cause della sua presenza

Spesso il grillotalpa viene dai terreni limitrofi, oppure viene immesso accidentalmente quando si concima con compost poco trasformato.

Più sovente viene attirato da residui colturali abbandonati nel terreno, come radici, pezzetti di patate, carote, ravanelli e altre parti di pianta “dolce” o ricca di amidi che solitamente vengono fatte seccare in superficie prima di essere interrate. Un cumulo di materiale organico o un compost mal fatto è il luogo preferito dal grillotalpa per fissarvi la propria base.

I vari metodi di controllo

Spesso contro il grillotalpa si usano esche avvelenate, ma non è una buona cosa, perché l’esca potrebbe avvelenare o comunque intossicare

anche i nemici naturali del grillotalpa: il riccio, i gatti selvatici, gli uccelli e altre specie quando mangiano il grillotalpa. Inoltre le esche tossiche entrano nel terreno con le piogge e anche questo non è certo un bene. Occorrono dunque metodi alternativi, che tengano conto dell’ambiente e degli equilibri dell’ecosistema.
Innanzitutto bisogna catturare qualche esemplare di grillotalpa, procedendo così:
•recuperare una bottiglia vuota di plastica, di quelle per l’acqua minerale, e tagliarla a metà
•posizionare la bottiglia nel terreno in modo che la parte superiore sia a filo terra
•al suo interno mettere delle esche: un pezzettino di carota, di patata, di mela, anche la birra può fungere da esca
•coprire il tutto con una tegola a coppo, sia per creare oscurità all’interno, sia per ripare in contenuto ed evitare che vi entri la pioggia
•posizionare le diverse trappole ai bordi delle aiuole, una ogni 20 mq circa
•controllare quotidianamente; le prime catture non arriveranno subito, ma con un po’ di pazienza, solo dopo qualche giorno e probabilmente contemporaneamente troveremo anche molte lumache!
•infine liberare i lombrichi che accidentalmente potrebbero essere stati catturati

Se la trappola ha successo, questo è gia un inizio di controllo; tuttavia gli esemplari catturati devono essere conservati in un vasetto di vetro per poi essere bruciati.

A questo punto inizia la tecnica biodinamica:
•avvolgere nella carta gli esemplari di grillotalpa catturati, e porli in un angolo del caminetto, accendere un fuocherello e bruciare gli insetti in un periodo ben definito dal calendario biodinamico: sole in Toro e luna in Scorpione (vedi calendario biodinamico)
•raccogliere le ceneri, sia del grillotalpa che della legna impiegata per bruciare, che devono essere bianche, simili alla calce e setacciate senza carboncino
•mettere la cenere in un mortaio e mescolare con pazienza per un’ora, dinamizzando, ricordando che si tratta di un’azione molto importante e che il risultato si potrà conservare per molto tempo, e avrà un raggio d’azione molto vasto (la dinamizzazione in mortaio deve essere fatta da una sola persona)
•mettere poi la cenere dinamizzata, che può somigliare al pepe in polvere, in una “pepiera”, un vasetto cioè con un coperchio ricco di fori
•“pepare” infine il terreno circostante, facendo in modo che un po’ di cenere finisca anche al suolo; una pepata ha un largo raggio e basterà per 20 mq circa.
Ripetiamo l’operazione una volta per stagione, anche quando il grillotalpa non ci sarà più.

La cenere ottenuta impregna la zona trattata di “tossine” minerali che, in dosi infinitesimali, non crea nessun problema all’uomo, ma disturba il grillotalpa che percepisce l’area come ostile per la propria sede di riproduzione. Cosi facendo e proseguendo con questa tecnica l’insetto cercherà altri insediamenti e non gradirà stare nel nostro orto o giardino.

Nell’eseguire questa operazione, se inizialmente non ci si sente sicuri, è bene fermarsi alla fase di cattura e non procedere alla fase d’incenerimento, che deve essere fatta con la massima precisione e cura, pena l’inefficacia del rimedio.*

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12/12/2014, 14:04
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Iscritto il: 23/04/2013, 16:05
Messaggi: 144
Località: lodigiano
Formazione: chimica ind.le
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Ciao. Ma hai provato? Se sì, funziona?
Non credo che la preparazione della polvere magica risulti differente se a pestare sono una o più persone.....ma è una mia opinione....
Mi sembrano riti woodoo.....

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12/12/2014, 16:11
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