Prossimamente inizierò a condurre un orto su un terreno relativamente fertile, ma completamente privo di fonti d'acqua. Per ovviare a questo grave problema ho pensato ad alcune soluzioni. Innanzitutto ricorrerei alla pacciamatura, tramite film biodegradabili, in modo da cercare di ridurre l'evaporazione dell'umidità del suolo. Poi ho pensato di utilizzare alcuni bidoni per la raccolta dell'acqua piovana. Metterei su di loro delle piccole strutture, a mo' di ombrello rovesciato, in modo da incrementare la quantità d'acqua raccolta. Inoltre l'irrigazione la svolgerei, con molta parsimonia, nelle ore mattutine e serali, in modo da evitare che buona parte dell'acqua evapori. Avreste altri consigli da suggerirmi. Il terreno si trova in Piemonte (Valle di Susa). Grazie mille a tutti!!!
Interessa anche a me, anch'io posseggo un terreno lontano da fonti d'acqua che vorrei adibire a orto. Ma con pacciamatura intendi il film plastico nero? Lo metti e lo togli ogni volta o bagni nel buco che crei per la piantina? E come realizzi quelle strutture per raccogliere l'acqua?
Per pacciamatura intendo il film biodegradabile che lascio stabilmente sul terreno, e bagno dove c'è il buco della pianta. Per la raccolta dell'acqua piovana avrei pensato a qualcosa di simile: https://www.google.it/search?q=raccolta ... 4755508635
nella mia esperienza (non proprio mia, un amico) i bidoni non funzionano. ragione: sono troppo piccoli. io ho un orto 14X14 metri, e a 2.5 centimetri la settimana mi servirebbero circa 5 metri cubi di acqua (la settimana). i bidoni sono da 200 litri. il mio amico aveva un orto simile ed e' arrivato alle stesse conclusioni.
cosa aiuta: 1) pacciamatura vera, 5 cm o piu' di cippati 2) piantare quando piove (quindi non cavoli piantati ad agosto, per lo piu' semine primaverili) 3) radici profonde nel "sottobosco", in particolare carote e cicoria, per pompare su acqua da 2 metri o piu' 4) vegetali resistenti alla siccita', come patate dolci, fagioli con l' occhio, cicoria appunto, barbabietole 5) terreno biologico con canali di radici di due metri o piu', da sovesci precedenti, che aiutano gli ortaggi ad andare giu' 6) crescere nel sottobosco quel che si puo'. tanti ortaggi riesono a fare un raccolto in mezza luce (sotto ai pomodori per esempio). il mio favorito e' il cavolo a foglia. la penombra risparmia acqua dai cavoli a foglia che devono traspirare meno, e dalla terra che e' n ombra piena a causa dei vari soppalchi di vegetazione.
Parlerò della mia esperienza: ho un terreno ( 1000 Mq.) alle pendici dell'etna, dove l'acqua non esiste.
Ho fatto una tettoia di ( 40 Mq. alta 2,5 Mt.) nella parte più alta del terreno, ho messo dei serbatoi di plastica (6) della grandezza di 7500 Litri. per un totale di 45000 Litri, questi serbatoi si riempiono durante l'inverno con la pioggia.
I serbatoi sono tutti comunicanti e con dei tubi e rubinetti me la trasferisco su tutto il terreno, dove mi faccio l'orto. Da premettere che durante l'estate in sicilia non piove. Il terreno vulcanico non mantiene l'acqua, allora metto dei teli di plasica nera, 1,50 Metri per la lunghezza che si vuole e pianto dei pomodori, lattughe, cipolle, e tante altri ortaggi, questo metodo mi tiene lontane anche le erbe infestante.
Certamente prima di mettere la plastica lavoro il terreno con concime stallatico.
glib ha scritto:nella mia esperienza (non proprio mia, un amico) i bidoni non funzionano. ragione: sono troppo piccoli. io ho un orto 14X14 metri, e a 2.5 centimetri la settimana mi servirebbero circa 5 metri cubi di acqua (la settimana). i bidoni sono da 200 litri. il mio amico aveva un orto simile ed e' arrivato alle stesse conclusioni.
cosa aiuta: 1) pacciamatura vera, 5 cm o piu' di cippati 2) piantare quando piove (quindi non cavoli piantati ad agosto, per lo piu' semine primaverili) 3) radici profonde nel "sottobosco", in particolare carote e cicoria, per pompare su acqua da 2 metri o piu' 4) vegetali resistenti alla siccita', come patate dolci, fagioli con l' occhio, cicoria appunto, barbabietole 5) terreno biologico con canali di radici di due metri o piu', da sovesci precedenti, che aiutano gli ortaggi ad andare giu' 6) crescere nel sottobosco quel che si puo'. tanti ortaggi riesono a fare un raccolto in mezza luce (sotto ai pomodori per esempio). il mio favorito e' il cavolo a foglia. la penombra risparmia acqua dai cavoli a foglia che devono traspirare meno, e dalla terra che e' n ombra piena a causa dei vari soppalchi di vegetazione.
Glib, le tue considerazioni sono molto interessanti!!
salvo1 ha scritto:Parlerò della mia esperienza: ho un terreno ( 1000 Mq.) alle pendici dell'etna, dove l'acqua non esiste.
Ho fatto una tettoia di ( 40 Mq. alta 2,5 Mt.) nella parte più alta del terreno, ho messo dei serbatoi di plastica (6) della grandezza di 7500 Litri. per un totale di 45000 Litri, questi serbatoi si riempiono durante l'inverno con la pioggia.
I serbatoi sono tutti comunicanti e con dei tubi e rubinetti me la trasferisco su tutto il terreno, dove mi faccio l'orto. Da premettere che durante l'estate in sicilia non piove. Il terreno vulcanico non mantiene l'acqua, allora metto dei teli di plasica nera, 1,50 Metri per la lunghezza che si vuole e pianto dei pomodori, lattughe, cipolle, e tante altri ortaggi, questo metodo mi tiene lontane anche le erbe infestante.
Certamente prima di mettere la plastica lavoro il terreno con concime stallatico.
Se volete qualche altra info, sono quà. Saluti.
Ciao Salvo, per teli di plastica nera intendi i film biodegradabili per la pacciamatura? Più ci racconti e più cercheremo di far tesoro della tua esperienza. Presumo che sull'Etna tu abbia un terreno fertilissimo.
Ciao spimi99, il terreno vulcanico è molto fertile, manca di calcio.
Il telo di plastica adopero quello normale e lo metto da pertutto; lo metto per piantare gli ortaggi, per coprire le radici degli alberi piccoli, ecc...
Per i pomodori, faccio un solco profondo 50/60 Cm. poi metto lo stallatico lo copro con della terra 15 Cm. e mischio tutto, poi innaffio il terreno e pianto i pomodori abbastanza profondi. Man mano che crescono i pomodori li rincalzo con la terra, creando un cumolo; questo lo faccio perche i pomodori rigermogliono (rifanno nuove radici) quindi la pianta forma molte radici attorno e crescono molto robusti, metto dell'acqua e poi copro con della plastica.
Cosi facendo si mantiene umida la terra e tengono lontano le erbe infestanti, innaffio ogni 20/30 giorni.
Considera che in estate la temperatura della terra vulcanica, raggiunge facilmente la temperatura di 50/60 C° Saluti.
salvo1 ha scritto:Ciao spimi99, il terreno vulcanico è molto fertile, manca di calcio.
Il telo di plastica adopero quello normale e lo metto da pertutto; lo metto per piantare gli ortaggi, per coprire le radici degli alberi piccoli, ecc...
Per i pomodori, faccio un solco profondo 50/60 Cm. poi metto lo stallatico lo copro con della terra 15 Cm. e mischio tutto, poi innaffio il terreno e pianto i pomodori abbastanza profondi. Man mano che crescono i pomodori li rincalzo con la terra, creando un cumolo; questo lo faccio perche i pomodori rigermogliono (rifanno nuove radici) quindi la pianta forma molte radici attorno e crescono molto robusti, metto dell'acqua e poi copro con della plastica.
Cosi facendo si mantiene umida la terra e tengono lontano le erbe infestanti, innaffio ogni 20/30 giorni.
Considera che in estate la temperatura della terra vulcanica, raggiunge facilmente la temperatura di 50/60 C° Saluti.
Grazie Salvo, proverò ad adottare le tue tecniche anche in Valle di Susa.