salve a tutti,
quest'anno per la prima volta coltivo cavoli estivi.
non so se è normale una cosa del genere, ho cercato su internet ma non è uscito niente.
rosicchiano il gambo della pianta scavando anche sotto terra. 40 cavoli tutti sotto assedio. alcuni li hanno già stroncati.
in compenso però non ho un afide in giro per l'orto

Dato che altri hanno lamentato (sbagliando) la presenza di formiche "fitofaghe" ma, interessandomi del problema con l'aiuto di entomologi mirmicologi si è appurato che in Italia praticamente esistono solo 2-3 specie che possono attaccare le piante, consiglierei:
- una osservazione attenta, ossia stare a guardare e vedere se le formiche effettivamente erodono e masticano oppure semplicemente raccolgono essudati da lesioni prodotte ad es. da nottue terricole che ti giorno se ne stanno nascoste e di notte rosicchiano i cavoli al colletto;
- fare una macro delle formiche per determinarne la specie.

è da un pò che le osservo: iniziano da sotto terra a rosicchiare la "corteccia" del gambo lasciando praticamente il midollo nudo e vanno a salire. quando hanno sbucciato tutto il gambo salgono ancora e si attaccano alle foglie rocchiando e spezzando la nervatura centrale della foglia come si vede in foto. immagino che succhino la linfa.
la pianta a quel punto appasisce perchè evidentemente senza corteccia la linfa traspira eccessivamente.
altri danni evidenti alle piante non ci sono tipo cavolaia o simili.
fare una macro non sarà semplice. ci proverò.

Intanto ti metto indicazione delle due specie di formiche fitofaghe esistenti in Italia: una è stata importata dall'Argentina e si chiama appunto Formica dell'Argentina (Linepithema humile), l'altra che si nutre di vegetali (perlopiù semi) è Messor wasmanni.

ecco qualche foto

...e come riducono la pianta

E' la formica dell'argentina (ho avuto conferma), una specie invasiva e in grado di far danni anche su vegetali vivi. Quando fu introdotta in Europa tra le due guerre fu pure oggetto di un Regio Decreto di Lotta Obbligatoria (1926) e Italo Calvino si basò su di essa per un suo racconto

«La formica argentina (...) È il racconto più realistico che abbia scritto in vita mia; descrive con assoluta esattezza la situazione della invasione delle formiche argentine nelle coltivazioni a San Remo e in buona parte della Riviera di Ponente all'epoca della mia infanzia, anni Venti e anni Trenta".»

Ti conviene provare a intervenire con insetticidi abbattenti di contatto ammessi su brassicacee e/o esche.

wow che fortuna!
l'argentina però, da alcune foto che ho visto, sembra più chiara, sul marrone rossiccio, le mie sono più scure, quasi nere.
ho già provato ogni tipo di repellente, ma gli fa un baffo. da un altra parte mi stanno devastando anche una pavimentazione esterna.
devo trovare una soluzione.
grazie mille Alessandro per iltempo che hai dedicato.