salvo1 ha scritto:Tutti gli anni, infilo dei pezzi di filo di rame nudo, nel terreno,tipo quello che viene usato per l'elettricità, accanto alle piante di pomodori, questo aiuta a curare certe malattie.
Io ci infilo anche qualche fiammifero per combattere lo oidio
ravin ha scritto:confermo che funziona benissimo:quest'anno a luglio(piogge continue e umidità esagerata) le piante si stavano ammalando,i pomodori marcivano a causa della peronospera.Non sapendo più che pesci prendere ho messo il filo di rame e non solo la malattia si è arrestata,ma addirittura è del tutto regredita(i classici segni neri sui rami sono del tutto scomparsi) e continuo a raccogliere pomodori perfetti.non ci vedo nulla di magico o inspiegabile;il rame si ossida e viene assimilato facilmente dalla pianta per via linfatica. A chi ritiene che la cosa non funzioni,consiglio di tentare:i fatti sono talmente palesi,che cambierà idea.
i frutti attaccati dalla peronospora non possono guarire, nemmeno con sistemici curativi, quando vedi il marciume ormai è tardi. lo stesso vale per i segni neri. ripeto, il rame serve fuori, non in circolo nella pianta.
kentaro,fai una prova e poi vedrai....si tratta di dati fatto palesi:le macchie nere sui rami si seccano e la pianta rinvigorisce;quanto ai frutti non ho mai detto che frutti marci tornano sani,ho detto che dopo che viene applicato il rame i frutti smettono di ammalarsi. il fatto che l'ossido di rame venga assimilato facilmente e che possa agire per via linfatica,mi pare palese:lo puoi dedurre dal fatto che le pentole di rame possono essere utilizzate per cuocere i cibi,ma non per conservarli,in quanto,in breve tempo,ossidandosi,tendono a cedere un'eccesso del medesimo ai cibi.Non vedo cosa ci sia di strano in questa pratica;del resto come già detto si tratta di una pratica che tradizionalmente viene attuata da contadini di un po' tutte le parti d'italia.E le credenze contadine difficilmente sono prive di fondamento,in quanto si basano sulle esperienze e le verifiche che sono state fatte per secoli e secoli. Ad ogni modo ciascuno faccia ciò che più gli aggrada,tenendo presente che caricare le piante di verderame e saturare il terreno del medesimo,anno dopo anno è assai nocivo per la salute,in quanto il rame ,quando viene assimilitato in quantitativi eccessivi favorisce lo sviluppo di tutta una serie di patologie,che qualunque medico potrà descrivervi.
ravin ha scritto:kentaro,fai una prova e poi vedrai....si tratta di dati fatto palesi:le macchie nere sui rami si seccano e la pianta rinvigorisce;
quello è normale, anche senza filo di rame. a me ha fatto la stessa cosa. si alzano le temperature e la vigoria della peronospora si affievolisce, se la pianta non è compromessa si riprende.
ravin ha scritto:il fatto che l'ossido di rame venga assimilato facilmente e che possa agire per via linfatica,mi pare palese
il rame resta sulla foglia e impedisce al fungo di penetrarvi, per questo si deve irrorare la parte inferiore.
Salve a tutti, Sono un piccolo coltivatore diretto di ortaggi e olio,non è molto che faccio parte del forum e leggendo la vostra discussione vorrei saperne di più perchè mi interessano questi "rimedi antichi". Come funziona "tecnicamente"?...cioè si deve trapassare la pianta di pomodoro con un filo di rame? a che altezza?
Guarda, francamente io ne ho fatto esperienza e non serve a una mazza, il filo di rame che trafigge im piede e salva la pianta è pura illusione, un anno ti va bene e tre no...
Sono stato ieri sera da un amico che vende prodotti agricoli, la moglie mi ha chiesto, come è andata con i pomodori? Ho risposto che avrò raccolto circa 50/60 KG su circa 35 piante, problemi? nessuno, trattamenti? Rame e zolfo due volte e Bacillus thuringiensis una volta, ribatte lei, ma va una sola volta? si una sola volta e pomodori sanissimi. Insomma, per farla breve, tanti hanno avuto problemi con i pomodori, io no, approfondendo la discussione, siamo giunti anche alla conclusione, questo è avvenuto perchè mi sono fatto io le piantine e le ho messe a terra tardi, quindi le piante con temperature più alte sono state meno soggette a malattie. Poi francamente non vedo perchè il rame a contatto esterno debba essere più tossico che quello interno al frutto, ci sono tempi di carenza ben chiari e ho dubbi sull'assorbimento della pianta e dei frutti dello stesso. Continuando la discussione, senza andare a cercare lontano, il contadino, scarpe grosse e cervello fino, il rame e lo zolfo lo ha sempre usato, da secoli, sono prodotti naturali.
il problema del verderame è che deve essere ridato ogni volta che piove o che c'è stata molta ruggiada:quest'anno in liguria sarebbe stato necessario darlo almeno una decina di volte(e molti lo hanno fatto).In questo modo il rame cola nel terreno e anno dopo anno va a saturarlo,provocando ,tra le altre cose,la morte dei lombrichi,per i quali è estremamente tossico e facendo si che le verdure ivi coltivate,contengano quantitativi di rame eccessivi.