Non conosco nessuna erba che merita di essere sterminata senza nessuna pietà. Preferisco tenere a bada. Se l'erba nata da Pioppino, dovesse apparire nel mio giardino, la terrò volentieri, magari controllandola.

il pedoblema che è in mezzo ai pomodori e alla lattuga e devo passare sempre di li per curare le piante..
cioa nino

Eccomi scusa se non ho risposto prima.

Si, diserbala , nel senso di trattarla con un prodotto diserbante mirato direttamente sull'apparato fogliare e poi coprila con un telo di plastica.

ciao

Paolo

mi sembra eccessivo, poi io non uso diserbanti per scelta.... politica..
l'ho estirpata con una paletta e
l'ho buttata oltre la siepe
cioa Nino

forse era meglio più lontano... se ho capito bene è una liana, come la vite. quella di arrampica ovunque. vicino ad una rete poi....

nel pascolo dei miei animali ormai la maggioranza delle piante, erbe e arbusti, sono o velenosi o tossici, anch'io non vorrei usare il diserbante, anche perchè sterminerei tutto. sto aspettando l'agronomo per trovare il modo di contenere queste piante, magari con qualche integrazione al terreno che lo faccia diventare inospitale per loro senza distruggere tutto. il fatto che gli animali mangino solo quelle "buone" porta alla proliferazione degli indesiderati. nel giardino posso tenere qualche arbusto o pianta velenosa, ma nell'orto o nel pascolo vorrei farle sparire.se posso.

sono daccordo con Danirossi.

Nemmeno a me piace l'uso di diserbanti, anche se ne esistono di biologici a bassissimo impatto sull'ambiente, credo però che sia necessario contenere la proliferazione di alcune specie che stanno soppiantando lo sviluppo di molte altre.

Lo scorso anno ho visto un gruppo di cacciatori che anno dedicarto una giornata all'abbattimento controllato delle cornacchie che dalle mie parti sono diventate un flagello.

Personalmente non approvo la caccia in genere, ma in quel caso mi sono reso conto della necessita di quell'intervento, lo stesso vale per infestanti che fino a qualche anno fa avevano nemici naturali che ne contenevano la crescita e che oggi non ci sono più.

Paolo