Sì. Sto adottando da un paio di anni un metodo naturale, che non prevede grosse lavorazioni del terreno se non quelle iniziali d'avviamento. Le lavorazioni consistono in zappettature lievi e implementazione di materiale ricco, soffice ed organico, che grazie ai suoi batteri e microorganismi lavora egli stesso il terreno e lo arricchisce. In pratica compost a go-go, possibilmente autoprodotto. SI riproduce quello che la Natura fa nel sottobosco, insomma, dove il terriccio è sempre coperto e morbido.
Senza voler entrare troppo nello specifico, comunque è bene lasciare il terreno a riposo per qualche mese, dopo che ha ospitato essenze voraci di nutrienti, arricchendolo con stallatico e compost. Si fa anche nella rotazione delle colture, dove un anno si lascia la terra coperta da semplici leguminose.
Nel mio caso specifico non ho nulla di urgente da piantare, quindi lascio la terra a svernare coi suoi lombrichi