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Diserbante: utilizzo, opinioni e consigli
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Raptor
Iscritto il: 16/03/2012, 17:53 Messaggi: 112 Località: Taranto, Puglia
Formazione: Diploma artistico
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Salve, ho voluto aprire questo argomento che secondo me potrebbe riguardare e interessare tutti: l'utilizzo del diserbante! Sicuramente negli ultimi anni l'utilizzo di sostanze chimiche è in crescita in tutto il modo, e questo ci pone diversi interrogativi su come veramente vengano alterate le condizioni ambientali e soprattutto la nostra salute. Siccome si tratta di un discorso ben più ampio, e non voglio allargarmi troppo altrimenti non finirò più, mi concentrerò soltanto (per il momento) sul Diserbante. La voglia di scrivere su questi prodotti è mi arrivata dopo aver letto diversi post nel forum che parlavano appunto dell'utilizzo del diserbante, ma anche dal continuo sentire del suo utilizzo nella mia vita, e tra miei conoscenti o gente del posto (abito Puglia-Taranto). Preciso che io non ho mai utilizzato diserbante, ma credo che tutti i miei parenti/conoscenti che hanno a che fare con coltivazioni, lo utilizzino costantemente. La mia opinione a riguardo è che, anche se si tratta di prodotti certificati e dichiarati sicuri per l'ambiente e per la nostra salute, parliamo sempre di prodotti chimici, e artificiali che vanno comunque ad interrompere quello che è il normale ciclo naturale. Senza contare poi che, quello che oggi viene dichiarato sicuro per la salute, un domani verrà dichiarato nocivo e pericoloso (è successo diverse volte in passato). Inoltre vorrei dire: Cosa differenzia un prodotto/alimento da noi coltivato che dovrebbe essere genuino da quelli acquistati nei negozi se utilizziamo prodotti chimici come diserbanti? Secondo me poco o niente, nel senso che sicuramente nella maggior parte delle grandi coltivazioni vengono utilizzate sostante chimiche in quantità industriali, quindi non paragonabili alla quantità di prodotti utilizzati dai piccoli coltivatori amatoriali, e/o per una piccola produzione familiare da giardino. Ma comunque, sempre secondo la mia opinone, va a cadere quel fattore di completa genuinità che contraddistingue la nostra coltivazione. Ora, parlando di aspetti più tecnici, l'utilizzo del diserbante serve appunto per controllare il diffondersi di erbe infestanti, facendole morire e seccare selettivamente. Ci sono anche diserbanti che servono per prevenire, cioè vanno ad intaccare il seme impedendone la germinazione. Sicuramente l'aspetto positivo che ne consente anche la sua continua diffusione, è la praticità. Consente infatti di agire nei confronti di erbe infestanti in modo forse anche troppo facile. Senza diserbanti infatti dovremmo agire a mano, con attrezzi e con un'aratura, che comunque risolvono il problema per un periodo relativamente breve. Io stesso tenderei ad optare per una soluzione così efficace per debellare le erbe infestanti, soprattuto quando parliamo di terreni grandi. Dalle mie parti, come tutti sapete, si coltivano molti alberi di Ulivo. Qui c'è l'usanza sempre più diffusa di utilizzare il diserbante nei terreni dove si trovano gli Ulivi, senza dover spesso arare e quindi asportare l'erba viva manualmente. I terreni in questo modo non vengono toccati (arati) per anni, e rimangono belli piatti e puliti da ogni erba. Secondo me si tratta di una cosa terribile, in quanto noto anche persone più anziane, che quindi dovrebbero dare il buon esempio per una coltivazione più naturale, che si sono lanciati nell'utilizzo massiccio del diserbante. Tutto questo avviene per una questione di praticità. Io stesso ho fatto notare ad alcune di queste persone (ripeto anche miei conoscenti) domandandogli in cosa si differenza il proprio olio autoprodotto da quello comprato con l'utilizzo di questi prodotti! A questo punto conviene di più andare direttamente a comprare questi prodotti risparmiando molta fatica e denaro, visto che viene a mancare il fattore più importante: la Genuinità! So che questo argomento potrebbe scatenare un putiferio, e poi andrebbe inserito non solo nell'Orticoltura, ma anche negli altri campi, visto che riguarda un po tutto. Spero che possiamo condividere opinioni sull'argomento, e magari consigli, alternative all'utilizzo del diserbante.
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06/04/2014, 17:26 |
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Castello96
Iscritto il: 01/11/2013, 22:04 Messaggi: 239 Località: Castelfranco Emilia
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Come darti torto?? Il tuo discorso probabilmente sarà condiviso da molti, spero. Io giusto l'altro giorno ho dovuto rimediare al fatto delle erbe infestanti nel mio orto, l'anno scorso, proprio per riuscire a mantenere un minimo di genuinità nel mio piccolo pezzo di terreno ho deciso di provare a mettere dell'aceto mischiato a poco sale, sciolto e vaporizzato tra le aiuole. Ha funzionato! Ho deciso quindi di farlo anche questa settimana, vedremo i risultati. Insomma la chimica la dobbiamo usare sino ad un certo punto, non sempre "l'aiutino" é efficace e biologico, anzi. Ovviamente questa soluzione, che credo venga utilizzata da molti, non può essere adottata da coltivatori diretti o da agricoltori, proprio perché i loro terreni sono molto più estesi e soprattutto il prodotto che si utilizza deve diversificare le piante nel campo, ammazzando quelle cattive e salvando quelle buone.
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06/04/2014, 17:53 |
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contadinotoscano
Iscritto il: 18/11/2012, 20:59 Messaggi: 1138 Località: Valdarno Superiore
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raptor quello che hai scritto concorda perfettamante con le mie convinzioni.per le produzioni di autoconsumo o poco più éASSURDO usare diserbanti che comunque rimarranno nei terreni in barba alle carenze specificate delle etichette. altro discorso secondo me è per la produzione industriale dove le alternative sono poche e costose(purtroppo il reddito la fà da padrone)ma appurato questo mi chiedo:quello che viene spacciato per bio lo è veramente o solo parzialmente?che garanzie oh io consumatore?mi devo solo fidare faccio solo un esempio: il vino biologico:secondo me é la "puttanata" del momento certo ci saranno meno solfiti e altri agenti chimici residui che io non conosco ma qualche trattamento la pianta l'uva o il vino l'avranno sicuramente subito.sfido chiunque a fare vino senza nessun trattamento, poi se ci sono parametri,limiti ,e cazzate varie che aggiustano le normative mi può anche stare bene ma per favore non prendiamoci in giro P.S.con tutto il rispetto per le persone anziane quando si adattano a questi metodi é solo ignoranza (del problema non di altro lo dico per esperienza)
_________________ ma che film la vita grazie augusto grazie nomadi
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06/04/2014, 22:43 |
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UpInTheSky
Iscritto il: 15/03/2014, 15:43 Messaggi: 59 Località: milano
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ciao ti do perfettamente ragione. sono contro il diserbante in ogni caso. se cresce l erba tra le piastrelle o la ghiaia del vialetto basta sistemarlo e non ogni anno buttarci il diserbante... poi qui da me lungo le strade a meno di 10 mentri dal mio orto non tagliano piu l erba ma usano direttamente il diserbante perchè basta passare una volta o due durante tutta la stagione, e non ho ancora avuto modo di vedere come lo spruzzano speriamo stiano attenti.. semplicemente vedo l erba diventare gialla da un giorno all altro... se non lo hai ancora visto appena hai tempo guarda questo video... credo andrei contro le regole del forum postanto il link.. cerca semplicemente "il mondo secondo documentario" su youtube dovrebbe essere il primo video... giusto per capire anche chi ce dietro ai principali diserbanti che si vendono...
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06/04/2014, 23:47 |
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madonnadelleapi
Iscritto il: 10/09/2013, 22:43 Messaggi: 69
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Secondo me oramai nella stragrande maggioranza dei casi l'erbaccia, cosi definita, e' diventata un grosso problema estetico. Quasi che uno si deve vergognare se nel suo appezzamento di grano sbucano ciuffi diversi qua' e la'... L'agricoltura s'è' ammalata e la malattia contratta dall'utilizzo dei farmaci e' la peggiore perche' si chiama dipendenza. L'agro chimica ha studiato accuratamente le sue mosse come lo spacciatore con lo sprovveduto ed ecco dove siamo arrivati. Purtroppo non riesco nemmeno ad immaginarne la disintossicazione senza dei giganteschi problemi di astinenza che graverebbero in primis sulle popolazioni che di agricoltura una volta vivevano.
Le mie alternative al diserbante: Rotazioni lunghe con colture che sfruttano differenti strati di terreno. Terreno coperto da vegetazione il maggior tempo possibile. Trinciatura per evitare la montata a seme delle Erbe infestanti che ci disturbano (perche' non tutte disturbano..) Di equilibratura del proprio concetto estetico di orto o campo..
Ottimo spunto di riflessione, e' un discorso molto profondo, grazie raptor.
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06/04/2014, 23:52 |
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UpInTheSky
Iscritto il: 15/03/2014, 15:43 Messaggi: 59 Località: milano
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madonnadelleapi ha scritto: Le mie alternative al diserbante: Rotazioni lunghe con colture che sfruttano differenti strati di terreno. Terreno coperto da vegetazione il maggior tempo possibile. Trinciatura per evitare la montata a seme delle Erbe infestanti che ci disturbano (perche' non tutte disturbano..) Di equilibratura del proprio concetto estetico di orto o campo..
http://www.youtube.com/watch?v=KksVTZbISs4 un altro metodo interessante per combattere le infestanti... miscuglio di semi.. al minuto 1:30...
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07/04/2014, 0:13 |
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UpInTheSky
Iscritto il: 15/03/2014, 15:43 Messaggi: 59 Località: milano
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http://www.youtube.com/watch?v=CyBogEm3rvM meno preciso del primo video che ho consigliato ma questo dura solo 10 min... credo che il 90% dei diserbanti li producano una delle due multinazionali citate in questo video...
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07/04/2014, 0:17 |
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Raptor
Iscritto il: 16/03/2012, 17:53 Messaggi: 112 Località: Taranto, Puglia
Formazione: Diploma artistico
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Vi ringrazio per aver preso parte a questo discorso. Riprendendo quello che avete scritto, la cosa assurda è che il diserbante viene vista come l’unica alternativa alle erbe infestanti. Questo sempre per via della sua praticità d’utilizzo e la sua economicità. E su questo non ci sono dubbi! Quello che vorrei capire però è come si è arrivati a questo punto, cioè al non poter fare a meno del diserbante, ignorando altre possibili alternative. Questo discorso penso che va fatto soprattutto a quelli che hanno un orticello (e non solo) In questi casi secondo me, il diserbante va proprio evitato. Soprattutto perché, tornando al discorso di prima, perdiamo la genuinità del nostro prodotto. Altrimenti cosa coltiviamo a fare? Alcuni potrebbero dire per svago o per passione, ma qui si parla di qualcosa di più: della nostra salute. Non parliamo poi delle grandi aziende agricole, dove l’utilizzo di prodotti chimici in quantità industriali, è diventata ormai la normalità. Non so se vi è mai capitato di vedere dei programmi su RAI5 dove parlano della natura, agricoltura. In uno di questi programmi in particolare, si parlava di come si sono adoperate delle persone/aziende in alcuni Paesi nel mondo, dove le coltivazioni soffrono per la via della siccità o altro. In alcuni casi sono stati adottati dei metodi, anche naturali, per risolvere alcune problematiche. Faccio un esempio: credo fosse in Africa, un coltivatore di mais aveva seri problemi con una pianta infestante (e parassita) che danneggiava seriamente i raccolti del granoturco. Si trattava appunto di una pianta parassita che si attacca alle radici del mais. L’uomo come soluzione ha scoperto l’utilizzo di un’altra pianta, da coltivare sotto il mais, che si è scoperto che andava ad interferire con lo sviluppo della pianta parassita. Inoltre sempre nella stessa coltivazione, c’era anche il problema con un tipo di insetto. Per rimediare l’uomo ha coltivato i un terreno, a pochi metri dal mais, un tipo di pianta che attrae questo insetto, ma qui trova la morte perché la pianta non consente lo sviluppo delle larve. Preciso che ho visto molti servizi simili a questi, alcuni dove si parlava di piante/alberi utilissime (spesso mi sono anche segnato i nomi), o comunque di tecniche innovative ma del tutto naturali. Volendo posso anche parlarvene in seguito. Tornando al nostro discorso, le soluzioni ci sono, bisogna trovarle e metterle in pratica. Anche se all’inizio non dovesse risultare pratico, come l’utilizzo del diserbante, impareremo a migliorare e a rendere più efficaci le nostre tecniche. Giustamente contadinotoscano si chiede se quello che viene etichettato come Bio sia veramente tale oppure no. Secondo me no, o comunque saranno veramente rare le aziende che possono definire i loro prodotti 100% Bio. Senza contare poi che l’inquinamento è talmente diffuso che anche se volessimo produrre prodotti Bio, siamo comunque soggetti a sostanze nocive già presenti nell’aria, acqua (falde acquifere), terra. Nella mia zona ad esempio (Taranto) c’è la diossina, che viene riscontrata in allevamenti presenti anche a km di distanza (vedete Diossina bovini Massafra). Sempre contadinotoscano parla del vino biologico. Io feci l’esempio delle mie parti degli Ulivi, ma non posso non parlare anche dell’uva/vino (Puglia, una delle prime regioni produttrici di uva/vino in Italia). Penso che la situazione nei vigneti sia addirittura peggiore, visto che oltre che ai diserbanti si utilizzano pesticidi e chissà cos’altro di chimico. La cosa più allucinante, come dicevo, è che anche la gente di una certa epoca (anziani) siano stati presi dall’utilizzo del diserbante. Sono persone con le quali io fino all’altro giorno discutevo di come al giorno d’oggi non sappiamo più cosa stiamo mangiando, e quali sostanze vengano utilizzate. Ora anche loro, forse senza neanche rendersene conto, sono entrate in questo sistema. Io sono arrivato a pensare, correggetemi se sbaglio, che il diserbante viene utilizzato soprattutto per pigrizia. Nel senso che essendo pratico, economico, rapido e semplice da utilizzare, è l’ideale data la nostra pigrizia. Inoltre vorrei capire, che metodi si utilizzavano anni fa, quando queste sostanze non esistevano o comunque non erano evolute e diffuse come oggi. Questo andrebbe chiesto o meglio ricordato ai nostri nonni.
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07/04/2014, 11:52 |
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magobk
Iscritto il: 14/07/2012, 19:38 Messaggi: 3796 Località: prato
Formazione: maturità tecnica
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Non direi pigrizia . un tempo quando il contadino non guardava l'orologio anche le infestanti erano una risorsa , nel primo intervento parlavi degli uliveti ,fino a qualche anno fà non c'era bisogno dei diserbanti o concimi chimici in quanto andavano a pascolare i greggi di pecore che tenevano pulito e concimavano . Nel vald' arno usava dopo falciato il grano a mano mandare chiocce e pulcini nei campi a cibarsi dei semi rimasti e insetti , così facendo venivano asportati quasi completamente i semi delle malerbe . Ma si parla di agricoltura impraticabile adesso ? Così è quello che ci hanno fatto credere sino ad ora .Saluti Mago
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07/04/2014, 23:59 |
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fabio1989
Iscritto il: 08/04/2014, 11:18 Messaggi: 40
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contadinotoscano ha scritto: raptor quello che hai scritto concorda perfettamante con le mie convinzioni.per le produzioni di autoconsumo o poco più éASSURDO usare diserbanti che comunque rimarranno nei terreni in barba alle carenze specificate delle etichette. altro discorso secondo me è per la produzione industriale dove le alternative sono poche e costose(purtroppo il reddito la fà da padrone)ma appurato questo mi chiedo:quello che viene spacciato per bio lo è veramente o solo parzialmente?che garanzie oh io consumatore?mi devo solo fidare faccio solo un esempio: il vino biologico:secondo me é la "puttanata" del momento certo ci saranno meno solfiti e altri agenti chimici residui che io non conosco ma qualche trattamento la pianta l'uva o il vino l'avranno sicuramente subito.sfido chiunque a fare vino senza nessun trattamento, poi se ci sono parametri,limiti ,e cazzate varie che aggiustano le normative mi può anche stare bene ma per favore non prendiamoci in giro P.S.con tutto il rispetto per le persone anziane quando si adattano a questi metodi é solo ignoranza (del problema non di altro lo dico per esperienza) da agricoltore anchio cerco di limitare la chimica nel orticello di casa comunque avvolte e necessaria ,sul vino bio be che dire non esiste x anni o lavorato in cantina con tanto di qualifica e be il risultato i prodotti enologici ci sono sempre e sono anche necessari questo è inevitabile x avere un vino di qualita tuttavia molte cantine abbindolano la clientela cosi e l'uva che è ottenuta mediante agricultura biologica e questo confermo che è vero e che il disciplinare è assai severo ma non la trasformazione di quest'ultima difatti l'uva arriva bio in cantina ma x vinificare dicerto non si pùo parlare di bio ..
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14/04/2014, 0:22 |
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