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Diserbante: utilizzo, opinioni e consigli
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leorasta
Iscritto il: 06/07/2011, 16:13 Messaggi: 3193 Località: Cureggio (NO)
Formazione: laurea in informatica
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Diciamo che come tutte le cose ci vuole criterio e soprattutto la conoscenza precisa di cosa si sta per fare. Nel caso della viticoltura soprattutto al nord l'uso del diserbante lascia il tempo che trova, secondo me al meridione può aver senso (se non si possono fare le lavorazioni meccaniche al terreno) ma agendo con criterio ci si limita ad un paio di trattamenti all'anno al massimo che, se si rispettano dosi e tempistiche, non mi sembra abbia un grosso impatto a livello ambientale. D'altra parte si arriva da decenni di fede incrollabile nella chimica che sembrava non avere controindicazioni e che si tendeva ad usare sempre anche a sproposito (ma non solo in agricoltura, ancora oggi ci sono persone che ad un minimo disturbo si riempiono di farmaci senza neanche consultare il medico). Io, limitandomi al settore viticolo, posso dire che rispetto ad anni fa la situazione è enormemente migliorata ed il fatto che si vada verso l'adozione della lotta integrata obbligatoria secondo me è un gran bene. D'altra parte affermare di fare il vino senza alcun tipo di prodotto chimico mi pare una cosa un tantino esagerata perché la peronospora non perdona nessuno e infatti pure chi fa biodinamico in viticoltura un minimo di rame lo usa (sarà anche tradizionale la poltiglia bordolese ma sempre di metallo pesante si tratta).
Il problema principale secondo me è nella cerealicoltura: sempre parlando per esperienze a me vicine, la risicoltura, che nel novarese è a livelli di eccellenza, non potrebbe permettersi di rinunciare al diserbo a meno di tornare alle lavorazioni manuali e quindi di rivedere le mondine nei campi... Che sarebbe anche bello da vedere ma immagino che poi un piatto di risotto costi almeno 10 volte tanto... E d'altra parte gli stessi risicoltori, dopo anni di utilizzo (negli anni passati spesso anche indiscriminato) di diserbanti cominciano a notare una minore efficacia di diversi principi attivi
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17/04/2014, 15:11 |
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Raptor
Iscritto il: 16/03/2012, 17:53 Messaggi: 112 Località: Taranto, Puglia
Formazione: Diploma artistico
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Mi piace vedere come stiamo approfondendo l'argomento, e spero che andremo ancora avanti. Su molte cose che avete detto sono d'accordo su altre no. Ad esempio Fabio1989 affermi che su terreni vasti si è praticamente costretti ad utilizzare determinati prodotti, in quanto la produzione potrebbe risentirne per ovvi motivi. Su questo non ci sono dubbi. Ma quello che mi chiedo è come si è arrivati a questo punto, cioè al non poter fare a meno di questi prodotti, e soprattutto come facevano i nostri avi senza di essi, in quanto non esistevano tali prodotti. Vorrei anche condividere con voi metodi alternativi a tutto ciò, in quanto io stesso sono un piccolo coltivatore amatoriale, quindi non sono un esperto, però ho tanta voglia di imparare come voi immagino. Giustamente Marcello79 sottolinea i terribili effetti dell'utilizzo di questi prodotti chimici sulla natura. Anche per me non c'è niente di meglio che poter assaporare alimenti auto-prodotti nel proprio giardino-terreno soprattutto per un fatto di genuinità, ma soprattutto di sapore (non c'è confronto con quelli acquistati). Ultimamente, non so se avete notato, ma c'è una larga tendenza nel ritornare al passato, cioè nel rispolverare metodi-tecniche di un'epoca in cui parlare di inquinamento globale dell'uomo era soltanto fantascienza. Non potevate non accennare il problema dei francesci, i quali dopo anni di agricoltura intensiva e un utilizzo spropositato di pesticidi (sono il primo Paese al mondo per utilizzo di pesticidi), ora si ritrovano con terre inaridite e impoverite, per cui la produzione di alimenti in queste terre col tempo andranno in declino. Tornando nello specifico a parlare del diserbante, ritengo sia assurdo utilizzarlo nei giardini, piccoli terreni o vigne di produzione famigliare, in quanto estirpare le erbacce in questi casi dovrebbe essere più accessibile da fare manualmente o comunque con metodi casalinghi (Castello96 consiglia acqua, aceto e sale). Per vasti appezzamenti è un altro discorso, in quanto un po più complicato. Soprattutto perchè al momento niente sembra essere più efficace del diserbante. Ma ovviamente non c'è bisogno di dirvi che sono contrario all'utilizzo di qualsiasi prodotto chimico, anche se inevitabile.
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17/04/2014, 16:42 |
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rizoma
Iscritto il: 23/03/2011, 20:02 Messaggi: 881 Località: Milano
Formazione: Laurea
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marcello79 ha scritto: ciao rizoma, tempo fa avevo visto un documentario, su come i francesi si sono dati la "zappa sui piedi" si parlava di grano, spiegavano che il terreno si era impoverito a causa delle eccessive coltivazioni senza sosta + le abbondanti fertilizzazioni! e nessun fermo per far crescere erbacce e far si che i lombrichi producessero humus. in poche parole hanno sterminato tutti quei insetti e vermi che fanno sopravvivere un campo. "il ciclo biologico" cmq la lista di come stiamo distruggendo questo piccolo mondo! e lunga abbastanza da diventare pazzi. Ciao Marcello, adesso abbiamo citato i francesi, ma quando torno da una breve vacanza, parleremo degli americani, degli indiani e di alcune zone dell'Africa. Un brivido! Altro che erbetta nell'orticello!
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17/04/2014, 19:54 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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si gli americani i "number one" per distruzione ed inquinamento mondiale massiccio di sostanze radioattive, basti pensare la guerra in kosovo ogni guerra e buona per spargere veleno sapevate (del'agente orange sparso sul vietnam) come ho detto la lista e talmente lunga da far diventare pazzi.
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17/04/2014, 21:29 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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raptor facciamo un piccolo passo nel passato 2000 anni fa, come facevano i romani a fare il vino senza prodotti chimici, al massimo avevano la calce e lo zolfo, magari qualche cristallo di rame. in un mondo dove è tutto a scopo di lucro è normale, tentare di non perdere nemmeno un acino! quindi usare qualsiasi mezzo, ma a quale prezzo.
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17/04/2014, 22:03 |
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libellula69
Iscritto il: 17/01/2012, 22:58 Messaggi: 4788 Località: Altissimo-Vi-Franciacorta
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rizoma ha scritto: e poi, lasciatelo dire che mi sta sul gozzo, stà mania del barrique! che uniforma il gusto! Saluti Dieci e lode
_________________ "nessuna risposta ... è una risposta" (Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano )
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17/04/2014, 22:33 |
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leorasta
Iscritto il: 06/07/2011, 16:13 Messaggi: 3193 Località: Cureggio (NO)
Formazione: laurea in informatica
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marcello79 ha scritto: raptor facciamo un piccolo passo nel passato 2000 anni fa, come facevano i romani a fare il vino senza prodotti chimici, al massimo avevano la calce e lo zolfo, magari qualche cristallo di rame. in un mondo dove è tutto a scopo di lucro è normale, tentare di non perdere nemmeno un acino! quindi usare qualsiasi mezzo, ma a quale prezzo. Ringrazia Cristoforo Colombo Se non scopriva l'america non avevamo fillossera, peronospora, oidio e pure flavescenza dorata e il vino potevamo farlo anche noi senza niente
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18/04/2014, 9:43 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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diciamo che c'è stato uno scambio reciproco di malattie, noi europei abbiamo lasciato vaiolo, e molte malattie contagiose! per quanto ne so colombo e compagnia bella. si sono beccati la sifilide e da li si è infettata l'europa.
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18/04/2014, 12:07 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10203
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pur avendo letto tt la discussione in maniera disordinata per mancanza di tempo vorrei anche io dire la mia: -concordo nel nn utilizzare assolutamente diserbanti nell'orticello familiare - secondo me sono coglioni coloro che negli oliveti diserbano quando invece ora si ricorre all'inerbimento dei frutteti,oliveti e vigneti gestiti con l'ausilio anche di piccole trinciatrici portate -concordo nel caso del riso:sarebbe particamente impossibile coltivarlo senza e in qst caso in Italia mi preoccupa + la qualità delle acque nelle camere allagate - nell'agricoltura intensiva nn è vero che si ricorre al chimico con la facilità che voi immaginate:ma sapete quanto costa trattare?gli anticrittogamici, i diserbanti , gli insetticidi costano sempre + (almeno quelli che funzionano) e sono soggetti a restrizioni nell'utilizzo -le terre si impoveriscono nn tanto per l'uso del chimico o dei diserbanti ma per una errata tecnica colturale.In primis le rotazioni che nn vengono + attuate -nei piccoli orti usate la pacciamatura meglio se biodegradabile:mgliora il terreno e i prodotti
_________________ I
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18/04/2014, 14:52 |
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bacan
Iscritto il: 20/12/2013, 18:46 Messaggi: 6 Località: Verona
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riguardo i diserbanti -nel mio caso la vite, basta usare un trancia erba con disco laterale e il problema del diserbante risolto visto che costano! -nel'orto di casa basta estirpare le erbacce con le mani, con guanti o senza per poi mettersi una crema contro le screpolature delle stesse, visto che la crema costa meno dei diserbanti -per le grandi culture si spera che chi lo usa faccia fede a i tempi di carenza sull'etichetta -per i trattamenti non diserbanti, nel biologico vedi vite il trattamento con rame influisce molto sul terreno e sulle falde - diverso il discorso tra nord e sud (piove molto meno )per quanto riguarda i trattamenti della vite visto come è andata l'anno scorso in confronto l'anno precedente con una spesa quasi doppia per prodotti fitosanitari
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18/04/2014, 16:13 |
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