Diradare i piselli?

Salve. I primi di novembre ho seminato i piselli, a spaglio in un solco. Adesso sono spuntate le piantine, ma sono molto fitte. Leggevo che dovrebbero porsi a 3 cm. Le mie spesso si toccano. Conviene diradarle?
Saliti.
Nino (Sicilia)

si, se sei delicato, puoi trapiantare quelle di in più a fine fila

Potrei creare una seconda fila nello stesso solco a circa 30-40 cm. ?

i sesti d'impianto sono 20 circa tra le piante e 60 circa tra le file.
dove hai letto di lasciarli a 3 cm?

L'avevo letto in diversi siti web. Dovrei fare una ricerca per risalire a quelle fonti.

Io li ho messi a 10cm sulla fila perchè è sempre meglio evitare l'affollamento e favorire l'arieggiatura tra le piante, tuttavia il contadino che ha la terra di fianco li mette proprio a 2-3 cm, praticamente uno addosso all'altro, fa piselli da secoli e sostiene che quello è il sistema giusto, come al solito esiste la regola ortodossa e quella basata sulle proprie esperienze.

Anch'io li sempre messi a 2/3/4 cm e vengono benissimo (almeno nel mio terreno).
20 cm fra una pianta e l'altra mi sembra un po' eccessivo.

mattiam ha scritto:i sesti d'impianto sono 20 circa tra le piante e 60 circa tra le file.
dove hai letto di lasciarli a 3 cm?

Dove l'hai letto?

i piselli se li diradi muoiono minimo la metà, il sesto di impianto non esiste, si seminano a file distanti
sulla fila a 2/3/4 centimetri, tra le file a 60 centimetri...

Ciao

mattiam ha scritto:i sesti d'impianto sono 20 circa tra le piante e 60 circa tra le file.
dove hai letto di lasciarli a 3 cm?

basta che passa uno strumento per sarchiare e va più che bene....

In questo primo anno di conduzione di un orticello vero, e osservando come il contadino a fianco invece conduce la sua terra per mestiere, mi sono convino che esistono due approcci, quello di svago e sostentamento familiare e quello di pèroduzione intensiva, il primo consente di rispettare alla regola il concetto dei sesti e delle interlineee, il secondo invece tende a compattare il tutto per aumentare la redditività, qual'è allora la differenza? La differenza è che nel mio orticello, rispettando le distanze tra le piantine e favorendo l'aereazione e le operazioni di scerbo e sarchiatura manuali posso sperare di evitare trattamenti per diserbare e combattere gli insetti, in quello del contadino a fianco (e lo vedo) i trattamenti sono d'obbligo altrimenti la sua impresa agricola fallisce.
Forse quello che ho detto è un'ingenuità ed è un concetto a voi ben noto e vecchio come il cucco, ma forse è bene ricordarlo a chi inizia (come me)