glib ha scritto:Mio fratello, che e' commercialista, mi dice che in Italia i contadini praticamente non pagano tasse. Immagino si riferisca a contadini senza lavoratori dipendenti, cioe' completamente in proprio. O mi sbaglio? le spese extra che kjeldhor descrive sono tutte per dipendenti no?
non sono sicuro, ma credo che bisogna essere iscritti come coltivatori diretti e non superare i 7000 euro all'anno.
Non credo proprio che il problema dei bassi redditi in agricoltura sia la tassazione, che in questo settore è bassissima. Anzi, ci sono molti aiuti pubblici (specie dell'UE).
Marco ha scritto:Non credo proprio che il problema dei bassi redditi in agricoltura sia la tassazione, che in questo settore è bassissima. Anzi, ci sono molti aiuti pubblici (specie dell'UE).
Grazie Marco. Quindi parliamo solo e unicamente di tassazione come datore di lavoro?
Si', intendo, la tassazione per i coltivatori sono essenzialmente i contributi che devono pagare per la manodopera. Se uno fa 30,000 euro all' anno di profitti, senza manodopera, quanto paga di tasse? e quanto paga se fa gli stessi 30,000 con due operai?
C'è un po' di confusione, il limite di 7000 euro è il limite per essere esente dagli obblighi IVA ma c'entra fino ad un certo punto con l'essere coltivatore diretto o imprenditore agricolo. Io non sono ne' CD ne' IAP ma ho la partita IVA in esenzione che ho fatto per comprare il trattore e per vendere cipolle, patate ed eventualmente altro che produco in eccesso e da cui ricavo molto meno che i 7000 euro di limite. Ma per usufruire di agevolazioni o eventualmente finanziamenti agevolati in agricoltura bisogna essere CD o IAP e per esserlo ci sono ben determinati condizioni (es. percentuale del proprio reddito lavorativo derivante dall'agricoltura)