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correggere un terreno.. 
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Ciao poggioallorso,
credo che paolo per ripuntatore intenda il ripper, non so quanto sia utile incrociare la fresatura, per ridurre la suola di lavorazione, secondo me è molto più utile lavorare a profondità diverse.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


17/07/2009, 13:04
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sinceramente l'analisi di Paolo mi sembra eccessivamente catastrofica.Ripuntare e arare il terreno incorporare il terriccio e lasciarlo alle intemperie invernali è il modo migliore per "risanarlo"
Le frese sono molto utili ma bisogna usarle solo per determinate operazioni

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17/07/2009, 14:25
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Ripuntatore = Ripper per lavoro incrociato parlo del ripper, non direi mai di incrociare le fresature (sono contro la fresa perchè nel fucino fresano talmente tanto che polverizzano il terreno e vai con le croste e polvere da deserto) inoltre ho precisato anche la profondità per la fresa con misure diverse.
Per l'analisi catasrofista forse, ma rimango dell' avviso che dove persistono le feci e urine si distuggono anche i microorganismi attivi del terreno. (poi io non sono andato sul terreno ma bea può dirlo se nel terreno si sono aperte delle fratture cosa che capita anche nei terreni con molto scheletro solo in presenza di dose eccessive di sostanza organca e liquami, se lascia il terreno incolto nascera solo amaranto e strammonio e cardi l'erba si ripresenta dopo 3/4 anni)
Ancora invito a fare analisi nella zona dei percolati della pollina o altro letame lasciato per molto tempo, la più banale fare un analisi dei nitrati sulla coltura in varie ore della giornata, questa prova io l'ho fatta per uno studio interno della societa per cui lavoro su finocchio, e molte altre prove.


17/07/2009, 14:50
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per eugenio, non ho la digitale fino ai primi di agosto, comunque la fresatrice è una benassi che deve avere quanto il primo topo... :?
per quanto riguarda il risultato del terreno, mi sa che paolo non ha torto; il mio terreno adesso è crepato, grigio, puzzolente, non drena e non ci nasce nulla. mi ci hanno fatto piantare l'insalata ma rimane rachitica e piccola, diventando durissima... ho dovuto abbandonare quel pezzetto di terrena perchè anche gli agli ci si sono "inchiodati" dentro... l'unica cosa che riesce a sbucare un pò alla meglio è la gramiglna....
mi piacedrebbe recuperarlo perchè ha un'ottima esposizione...
bea

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Bea


17/07/2009, 15:00
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Bea ciao, ultimo mio intervento sulla cosa.
Dalla mia esperienza adesso nel tuo terreno si formeranno delle fratture medio ampie, inoltre si formerà un reticolato di croste che andranno ad alzarzi, ai margini formeranno della polvere grigia tipo cenere/licheni ( questa è sostanza organica che brucia a contatto con il sole).Per ora lascialo cosi poi in agosto chiami un trattore grande e fai fare un aratura profonda, li usciranno delle belle tegole e le lasci a sbriciolare al sole estivo poi in autunno entri per fare le migliorie.



saluti Paolo


17/07/2009, 15:38
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Cita:
Ripuntare e arare il terreno incorporare il terriccio e lasciarlo alle intemperie invernali è il modo migliore per "risanarlo"

Mi pare che alla fine si dicano in sostanza le stesse cose solo che arando ad agosto il sole cocente non ce la farà a disgregare le zolle.meglio i geli invernali

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17/07/2009, 16:50
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Ciao Bea
Dopo la deforestazione l’allevamento intensivo è la principale causa della desertificazione di un terreno. Per ripristinare la fertilità naturale del nostro terreno è necessario accumulare energia (come capacità di compiere lavoro) sottoforma di struttura ed elementi nutritivi per la coltura che intendiamo introdurre. I nostri amici tecnici si sono sbizzarriti in una gara da manuale di agronomia moderna, ma la scelta va fatta su due diverse possibilità.
1-Accumulare energia utilizzando il petrolio utilizzando macchine e attrezzi per ricreare una struttura del terreno artificiale necessaria di continui interventi e l’utilizzazione di fertilizzanti di sintesi per equilibrare la dotazione in elementi nutritivi.
2-Ricreare le condizioni naturali di accumulo di energia partendo dalla costituzione di un prato polifita in grado di ricreare la struttura del terreno in modo stabile e riequilibrare il contenuto di sostanze nutritive necessarie alla nostra coltivazione.
Sicuramente la prima scelta ha tempi più brevi, ma nel tempo costi più elevati e questo è proprio il problema della nostra moderna agricoltura, vicina al collasso. Credo che abbiamo raggiunto il tempo per cui non possiamo permetterci più gli alti costi di questo tipo di coltivazione e forse non siamo più in grado di tornare a produrre come un tempo.
Un saluto a tutti.

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“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.


18/07/2009, 11:46
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grazie pallinof..
ovviamente apprezzo molto di più il secondo metodo, ma basterebbero 2 o 3 anni per riutilizzare il terreno?
condivido la tua ultima frase... l'uomo procede tanto velocemente ed incoscientemente che difficile è, se non impossibile, molte volte retrocedere...
buona domenica bea

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Bea


19/07/2009, 7:55
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Da quello che sono riuscito a capire se si tratta di eccessivo compattamento e accumolo di azoto ureico credo che con 2 o 3 anni di prato potresti migliorare il tuo terreno magari inoculando alla semina una flora microbica selezionata e specifica per il risanamento del terreno. Certo l'insalata dura e amara non è molto salutare mangiarla perchè ricca di nitrati e soprattuto da non abbinare a formaggi per la formazione nello stomaco di nitrosammine altamente cancerogene. Investire nel ripristinare la fertilità del terreno è consigliabile per chi vuole mantenere l'attività agricola come fonte di reddito. La perdita progressiva del potere di acquisto del consumatore riduce la domanda di prodotti che per coprire i costi di produzione e distribuzione non possono scendere sotto certi prezzi. Ciò porterà al collasso del settore e chi non avrà investito almeno una parte della propria azienda al ripristino della fertilità naturale piangerà lacrime amare.
Buona domenica a tutti. :ugeek:

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19/07/2009, 11:00
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pallinof dice: "...Investire nel ripristinare la fertilità del terreno è consigliabile per chi vuole mantenere l'attività agricola come fonte di reddito. La perdita progressiva del potere di acquisto del consumatore riduce la domanda di prodotti che per coprire i costi di produzione e distribuzione non possono scendere sotto certi prezzi. Ciò porterà al collasso del settore e chi non avrà investito almeno una parte della propria azienda al ripristino della fertilità naturale piangerà lacrime amare."

questione spinosa, quella che stai sollevando. molto più grave del mio pezzetto d'orto da ripristinare..
m'immagino le grandi aziende, ferme in stallo con centinaia di ettari da riportare a fertilità naturale...
tu credi accadrà mai? forse si.... si dice che i guerrieri della luce credano nei miracoli e per questo, i miracoli accadono.. (coelio)
bea

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Bea


19/07/2009, 13:19
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