marco77
ripeto la domanda, ma sei sicuro che contengono difenile?
Mi dispiace non aver risposto alla tua domanda quando l'hai posta per la prima volta; ho compreso si trattasse di una tua risposta a zannal, ma queste incomprensioni, purtroppo, insorgono spesso quando si risponde senza quotare.
Ritengo comunque che la tua domanda fosse e sia retorica e palesemente inutile, anche laddove chiedi se noi si vuol parlare di compostaggio o della tossicità dei prodotti.
Mi sembra infatti particolarmente evidente, anche a seguito degli interventi fatti anche da altri ospiti, che lo spirito del post è il voler comprendere se si possono usare le bucce degli agrumi nel compost in funzione di una loro eventuale tossicità a seguito dei trattamenti eventualmente ricevuti.
Nel rispetto di questo spirito mi sembra ancora evidente che a nessuno degli intervenuti interessi sapere se si tratta di questa o quella sostanza ma della loro eventuale tossicità, che nel caso del prodotto da te indicato, imazalil, è certa. Rimarrebbe ora da concretizzare in quanto tempo la tossicità di tale prodotto può azzerarsi, ma poichè nessuno di noi può provarlo in proprio, ci si dovrebbe fidare di quanto asserito da tizio o da caio, con buona fiducia che nessuno voglia raccontare bufale come spesso accade, purtroppo, anche in un settore molto delicato quale quello alimentare.
Per conto mio, pertanto, ritengo più opportuno evitare agrumi con tali trattamenti, come tu stesso ben suggerisci, sia per il compostaggio che per la tavola.
si ma se guardi da qualche parte ci sarà scritto che è trattato con imazalil non con difenile
Ho lavorato molti anni nel settore alimentare ed ho seguito lezioni e insegnamenti di prestigiosi Maestri ove ho sempre sentito parlare di agrumi al difenile -si intende con esclusione di quelli non trattatti-, trattamento che verrebbe effettuato per allungare il periodo di conservazione e l'aspetto estetico del prodotto.
Ho anche potuto apprendere che l'agrume trattato al difenile è riconoscibile per lucentezza della buccia, mentre l'agrume non trattato presenta la buccia molto opaca, con un aspetto più grezzo, meno bello, così come proprio quest'oggi mi è stato confermato da un grosso commerciante calabrese che nella nostra zona importa agrumi dal sud. Lo stesso mi ha fatto vedere nel suo magazzino la differenza trafrutti trattati e non, esattamente come già sapevo.
Dai maestri di cui ti dicevo ho appreso, inoltre, e l'ho constatato di persona, che maneggiando l'agrume al difenile tale sostanza ti si attacca alla pelle, specie se stringi la buccia tra le dita come si usa fare con l'azione di spremitura e concordemente a quanto mi è stato insegnato, dopo aver spremuto diversi frutti mi sono sempre trovato con l'acqua che scivolava sulla pelle come se la stessa fosse cosparsa di cera e per togliere il tutto si deve usare il sapone dato che il difenile non è solubile in acqua.
Tutte queste suddette, sono situazioni che possono constatare tutti e che appunto corrispondono alle caratteristiche del difenile per come ne ho sempre sentito dire, ma se anche si trattase di imazalil, o ancora altro, la sostanza a mio vedere non cambierebbe.
Come dice nino sono veleni, punto e basta, ed a mio vedere è vergognoso che il loro uso sia possibile, anche se poi nel settore alimentare non è certo questo l'unico prodotto che puzza di pericolosità.
comunque la quantità contenuta di qualsiasi sostanza sarà sempre sotto il limite di legge quindi lo puoi impiegare per il compost
senza nessuna polemica, marco77, ma con gran rammarico e molta meraviglia, apprendo che pur con la insigne preparazione dichiarata nel tuo profilo tu riesca ancora ad aver fiducia in leggi e regolamenti del settore alimentare; io, come ho detto, ci ho lavorato parecchio, nell'alimentare, ed ho toccato con mano situazioni che mi inducono a fidarmi molto poco, specie di quelli che sono limiti e pericoli che la legge dichiara; solo per dare degli esempi davvero banali, si pensi alla legge sulla etichettatura che ancora permette la dizione "grassi vegetali" che come tale non porta a distinguere tra grassi nobili ed orrendi che pure vengono commerciati, oppure parliamo della bufala dei libretti sanitari che oggi finalmente sembra siano superati, oppure della regolamentazione, per gli operatori del settore, per la conservazione e l'uso delle uova...... ma ripeto che questi sono esempi banali.
Pertanto io preferisco evitare ciò che è minimamente ambiguo, nè questa argomentazione, almeno fin qui, riesce ad offrire possibilità di nuovi orizzonti.
JeanGabin
E di che ti meravigli?
ormai siamo alla frutta, di questi prodotti ed altri ancora peggio c'è impestato tutto..
mi meraviglio che ci sia gente che ormai non si meraviglia più neanche di tali situazioni, al punto di subire tutto e di più con tale rassegnazione massimale, quale la tua, che per mio punto di vista è davvero singolare. Ritengo che tutto ciò rappresenti la prova più evidente di come un'opera di persuasione anche in riferimento alle bestialità più assurde, se condotto a dovere, può portare a risultati ottimi, purtroppo!!!!
D'altronde si dice pure,no, mal comune, mezzo gaudio.......