come una volta?biologico..

Salve a tutti ; sono un appassionato e voglio mettere su un'azienda agricola di produzione ortaggi.
Quest'anno, ho comperato un terreno totalmente incolto e pieno di rovi fino agli alberi, quindi suppongo che non essendo curato da circa dieci anni , nessuno avra' diserbato.
Per la prima volta, dopo averlo pulito, ho messo a dimora piantine di zucchine, pomodori, melenzane, etc...Ho fatto una leggera concimazione di fondo con letame di capre che mi ha dato un allevatore del vicinato e alle piantine messe a dimora non ho messo ne concimazione chimica ne zolfo.Praticamente non ho usato nulla, ma veramente nulla di chimico.
Le piante producono bene, certo i prodotti sono piu' piccoli rispetto a quelli che vendono in giro, ma sara' anche dato dal fatto che manca la chimica in coltivazione.
Posso definire biologico i prodotti della mia terra?
Se si, con questi criteri, posso avviare una serra a produzione di ortaggi bilogici?
devo semplicemten aprire una partita iva come agricoltore?mi serve lo star burocratico per partire..

Messina ciao, i tuoi prodotti non puoi classificarli BIO, la questione è molto seria e complessa devi per forza rivolgerti alle associazioni di categoria..., prima passa coldiretti/cia ecc, e poi devi rivolgerti alle associazioni Bio...


Saluti Paolo

e devi avere l'ente certificatore

dopodiche puoi spacciare per biologico tutto quello che ti pare ...................????????????????

semplicemente pazzesco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mantovano46 ha scritto:dopodiche puoi spacciare per biologico tutto quello che ti pare ...................????????????????

semplicemente pazzesco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Mantovano ciao, capisco e sono il primo a non credere nel bio (per molti motivi), ma non è come dici tu, vendere un prodotto non bio per bio è reato, e ci sono persone serie che lavorano con coscienza., come alcuni ispettori.....................
Io non so quale era il tuo campo di lavoro e non mi interessa, ma non credo che nel tuo settore lavorano tutte donnine vergini e di nome Maria.

L'ente di certificazione entra in gioco molto dopo, devi prima associarti mettere il terreno in condizione..... (temine preciso conversione) e poi arriva il certifatore ma passano minimo 3 anni.......
Rinnovo l'invito a seguire l'iter del mio primo messaggio.
Saluti Paolo

condivido quello che dice paolo. forse, anche in altre discussioni, abbiamo generalizzato troppo sparando a zero su tutti coloro che lavorano nel campo della certificazione. prima tra tutti io, e me ne scuso. mai fare di tutta l'erba un fascio, se così fosse veramente, vivremmo in un mondo davvero sporco....
invece, ci sono ancora persone, per fortuna nostra, che hanno una rettitudine interiore innata, e che, forse proprio a causa di questa, devono scontrarsi ogni giorno con i rari ma tosti opportunisti della situazione, faticando il doppio e riscuotendo la metà , per fare lo stesso loro lavoro...

il biologico è molto complesso, e anche questo è un motivo per cui i prodotti di tale origine sono più cari, purtroppo. d'altro canto, non si può autocertificare tutto quello che ci pare... e menomale che è così!!!!
buona giornata bea

Mi fido di piu' dell'agricoltore produttore biologico che dell'ente certificatore.
Il produttore biologogico ha una forma mentis tale che lo porta a non barare.
Se no prodrrebbe convenzionale: sarebbe molto piu' facile
Il prodotto biologico, generalmente, anche se costa di piu' produce meno ricavo

bye

Sinceramente io sono stato e sono ancora scettico sul biologico.Dalle mie parti ovunque mi giro trovo attacchi di peronospora(pomodoro,zucchine,vite,patata,melone etc) e con la difesa integrata non ce la si fà a controllare la patologia.
Con il biologico come si fà?

secodo te???

si tratta