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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: Un'info in più tra coltivazione bio e convenzionale

07/02/2010, 12:32

Se faremo una buona politica culturale per cambiare gli stili di vita e alimentazione penso di si.
Se continuiamo a voler mangiare solo fettine e filetto a 5 Euro/kg o zucchine a dicembre certamente no.
Jacopo

Re: Un'info in più tra coltivazione bio e convenzionale

07/02/2010, 20:56

Ciao. Credo che la risposta sia proprio nella parola "Sfamare" se ci limitiamo a sfamarci basta ben poca energia. Se vogliamo sovralimentarci non basta tutto il petrolio e il sole presenti sulla terra. Noi buttiamo via davvero tanto prodotto. Non so darti i dati e oggi non ho tempo di cercarli ma li lessi tempo fà. Sono dati incredibili. In Africa, non in tutta ma nei posti dove manca il cibo, le persone si "sfamano" con una ciotola di riso. In europa alcuni lauti pasti vanno dall'affettato al dolce. Basta andare a vedere i Buffet che hanno alcuni ristoranti di 4-5 stelle al mattino per colazione. Il punto credo stia li. Io ho dovuto ridurre molto il tutto per via del colesterolo e si vive bene uguale anzi forse più leggeri. Comunque dalla ciotola di riso ad un parco pasto c'è un bel pò di differenza comunque. Pasta o riso, verdura, e frutta e tre volte alla settimana carne bianca o rossa basterebbe per tutti senza troppi sprechi.

Re: Un'info in più tra coltivazione bio e convenzionale

08/02/2010, 8:25

alessandrovinassa ha scritto:Pasta o riso, verdura, e frutta e tre volte alla settimana carne bianca o rossa basterebbe per tutti senza troppi sprechi.


Quoto in pieno.
Jacopo

INFORMAZIONE colt.BIO chi mi può aiutare???

05/09/2010, 11:16

buongiorno a tutti vorrei un informazione, potete aiutarmi? allora vi spiego: sono propietaria di un paio di ettari di terra che coltiviamo sempre per i nostri animali (polli, maiali, conogli...) tutto però per l'auto consumo. Abbiamo sempre coltivato a rotazione, frumento, orzo, mais e girasole, scambiando e barattando a volte i prodotti, con altri, oppure vendendoli ai consorsi...da qualche tempo però, come sapete bene anche voi, l'agricoltura non frutta più molto ed è più la perdita, ma sopratutto il lavoro che ci si impiega, che il guadagno, come dire "il gioco non regge la candela"...per questo abbiamo deciso quest'anno di lasciare a sodo un ettrao di terra, non coltivando nulla...mi dispiace vedere questa situazione anche perchè io studio agraria all'università e vorei mandare avanti quel piccolo pezzo di terra che abbiamo in famiglia, anche se poco...per questo mi è saltata in mente un'idea e cioè di prendere in considerazione il biologico coltivando in particolare il farro da vendere per uso alimentare umano (ho visto che il farro vale circa 20-25 euro/quintale) ...che mi consigliate?? sarebbe fattibile?? che requisiti devo avere per diventare agricoltore biologico?? e per poter coltivare il farro da vendere?? grazie a chi vorrà rispondermi... PS. puntualizzo che io sono in una zona del centro italia in Umbria provincia di PG, dove il clima è abbastanza mite...

Re: INFORMAZIONE colt.BIO chi mi può aiutare???

05/09/2010, 11:29

La procedura per la conversione al biologico non è immediata e ci sono comunque costi.
Non so se per una produzione così limitata ne valga la pena.
C'è un'associazione di produttori biologici di faro nella tua zona?
Io sono un grande consumatore di quello della Garfagnana (che una IGP).
Ciao,
Marco

Re: INFORMAZIONE colt.BIO chi mi può aiutare???

05/09/2010, 12:05

Ti devi rivolgere ad un organismo di certificazione ti darà tutte le procedure da eseguire, occorre un periodo detto di conversione al
biologico ed una serie di documeti da fare e da tenere, comunque cercare qualcosa in agricoltura che con 2 ettari si viva la vedo dura
specialmente con le colture tradizionali (mais orzo girasole frumento ecc..) forse devi guardare altrove non so ortive, serre, aromatiche
non so forse altri ti potranno consigliare. saluti marco62

Re: INFORMAZIONE colt.BIO chi mi può aiutare???

11/09/2010, 1:20

Ciao,ho avuto poco fa la prima visita dell'ispettore per la conversione al biologico. Con l'ente a cui mi sono rivolta ho speso circa 230 euro per quest'anno e pensavo peggio. Devi guardare anche se il terreno è riparato da siepi naturali da terreni in cui si pratica l'agricoltura convenzionale. Nel nostro caso (ortaggi da consumo fresco) dovremo impiantare una siepe su un lato del terreno, per ripararci da eventuali prodotti che potrebbero arrivare col vento :? Io chiederei la certificazione anche coltivando farro o qualcosa di semplice, soprattutto se hai già le attrezzature che ti servono. Poi tra un anno potrai scrivere sul prodotto che proviene da un'azienda in conversione e tra due il tuo prodotto sarà certificato biologico
Sinceramente questo è il primo anno che coltiviamo ortaggi come lavoro e devo dire che abbiamo avuto bei risultati, speriamo continui così

Girasoli e Mais biologici

14/09/2010, 12:57

Ciao a tutti,
Vorrei coltivare una piccola superficie del mio campo a girasoli e mais biologici.
In Rete non sto trovando le informazioni che mi interessano:
- Epoche di lavorazione del letto di semina
- Tipo di semina: distanza tra le file, quantità di seme per superficie
- Epoca di semina
- Eventuali concimazioni preventive
- Reperibilità del seme garantito biologico

La produzione servirà per la produzione di prodotti da forno e alimentazione per avicoli.

Grazie in anticipo,
Roberto.

Re: Girasoli e Mais biologici

14/09/2010, 13:12

Per essere chiamati biologici devi richiedere la certificazione. La procedura è un po' costosa e lunga.
Diverso se vuoi produrre per se senza ricorrere a prodotti chimici di sintesi.
Ciao,
Marco

Re: Girasoli e Mais biologici

14/09/2010, 17:46

Esatto Marco, Seguo i criteri della produzione biologica ma ancora non ho la certificazione di biologico ne ho iniziato il percorso.

Vorrei dapprima sperimentare quali colture riescono bene col mio tipo di terreno e clima, ed allo stesso tempo trarre vantaggio in termini di utilizzo dei prodotti.

Il passo successivo, una volta trovati i canali di vendita, procederò con il percorso di certificazione di azienda bio.
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