come evitare la crescita delle erbacce

Alla fine ho trovato il modo di levare le erbacce.
Effettivamente è un'altra cosa: si riesce a piantare le piantine decentemente invece di avere un groviglio d'erba e zolle e l'effetto estetico è tutto un'altra cosa.

Spazio per motozappa o pacciamatura di fieno, pollina esausta, feci di conigli e altri erbivori.

Riccardo ha scritto:Alla fine ho trovato il modo di levare le erbacce.
Effettivamente è un'altra cosa: si riesce a piantare le piantine decentemente invece di avere un groviglio d'erba e zolle e l'effetto estetico è tutto un'altra cosa.

Ciao posso sapere il tuo metodo?

Metodo piuttosto veloce:
quando la terra era in tempera ho zappato con una zappa bidente con denti di circa 40 cm (va benissimo anche una zappa normale) creando delle zolle molto grandi che ho, più o meno, rigirato in modo che l'erba andasse sotto.
Circa una settimana dopo ho usato una zappa normale cercando di rompere ancora di più queste zolle dopo aver sparso il concime pellettato (concime che sarebbe meglio spargere dopo levato erba e radici e non in questa fase di lavorazione, ma purtroppo non pensavo che avrei pulito tutto).

Il risultato non è stato molto soddisfacente perchè le molte radici tenevano ben salde queste zolle, in più la superficie del terreno era diventata un groviglio di radici e zolle che rendevano il tutto poco gradevole alla vista; in questo modo sarebbe stato più difficile anche fare piccole buche in cui interrare le piantine.

Dopo un'altra settimana circa ho preso il forcone a quattro denti, e affondando per quasi tutta la lunghezza dei denti ho tirato su dei blocchi di terra (grossi appunto quanto la superficie piana del forcone) che ho fatto rimbalzare in aria sul forcone come un pallone (proprio palleggiandoli) in modo che la terra andasse via dai govigli di radici.
Ho fatto questo per tutta la superficie.

Poi ho preso il rastrello ed ho raschiato il tutto, prima ammontando le radici, colpendole con i denti del rastrello in modo da rendere ancora più facile il distacco della terra dalle stesse (come quando si buca una patata lessa con la forchetta).
Le ho smosse diverse volte rigirandole col rastrello ed infine le ho prese con le mani a mucchietti e le ho scosse ancora un po' per recuperare più terra possibile.
Anche stando attendi un po' di concime si perde a fare in questo modo, quindi prima è meglio pulire e poi concimare.

Io ho lasciato abbastanza erba e radici sotterrate (ho levato soltanto i primi 20 cm circa) che ricresceranno velocemente ma se non ti importa che rinasca qualcosa perchè sei disposto ad andare di falcetto, decespugliatore e simili, con questo sistema viene molto bene, la terra è facilmente lavorabile e l'effetto visivo è tutta un'altra cosa!
Se vuoi pulire tutto per bene direi che il sistema è lo stesso, devi semplicemente affondare di più il forcone fin dove hai sotterrato l'erba o sono presenti le radici.

Spero di essere stato chiaro.

Hai fatto una faticata, di solito è più semplice. Prima si taglia l'erba, dopo vanghi, e dopo ripassi con la zappa

Grazie per la spiegazione concordo una bella faticata,ma va sempre bene se seguita da un buon risultato

Si è praticamente ciò che ho fatto io. Con la zappa bidente ho fatto l'equivalente di una vangatura, ho passato poi la zappa e dopo il forcone con rastrello. Zappando e basta non è cambiato nulla: le radici della gramigna erano tutte lì.
Se non avessi usato rastrello e forcone sarebbe tutto un groviglio.

io ti consiglio la paglia, io faccio agricoltura biodinamica, è la miglior soluzione credimi....con il telo di plastica da me in Sardegna ad agosto il terreno raggiunge 50 gradi!!!! con un altissima umidità, le muffe imperversano. La paglia poi ha una doppia funzione, pacciamante e concime naturale per il terreno per la prossima stagione. Io una balla la pago euro 1,5 e credimi che ne copri di terreno....lo scorso anno con 15 balle mi sono coperto tutto l'orto, non saprei dirti la superficie precisa ora, ma ho pacciamato 4 filari di ulivi di 70-80 metri l'uno (io l'orto lo faccio in mezzo ai filari degli ulivi e nei filari della vigna).