raviolo ha scritto:
Io la spiego con una teoria che ho elaborato.
Penso che le piante agiscano come delle fratture tra il terreno e l'aria. siano insomma una specie di canale di collegamento.
Attorno alle imboccature (radici e foglie), si sviluppano vortici e correnti d'acqua , d'aria , ioni e molecole chimiche. E' importante che gli interventi che facciamo siano in sincronia con questi vortici e flussi, che sono perlopiu influenzati dal ciclo giorno notte e quindi luce ,calore, evaporazione.
Insomma e' come spingere un altalena, se dai le spinte in fase con l'oscillazione l'altalena va sempre piu forte.
Se, al contrario , spingi in controfase l'altalena si ferma.
Bella teoria, Raviolo, la pianta vive per metà nel terreno e l'altra metà nell'aria. Quindi i parametri fisici come la temperatura, umidita, etc. devono essere complementari. Molto importante è il riscaldamento delle serre di produzione per avere delle buone piante e il rapporto tra temperatura del terreno e quella dell'aria. La luce tra diurna e notturna. L'acqua di irrigazione con la sua qualità (salinità, ph, etc.) e l'umidità dell'aria.
Ma il discorso è molto lungo e non si può riassumere in un post, vi sono anche dei piccoli e grandi accorgimenti per avere buona produzione in vivaio e non sempre hanno come obbiettivo il risultato finale del produttore, mi riferisco soprattutto all'uso di brachizzanti.
Nella mia esperienza di 15 anni nella produzione di piantine da ortaggi ne ho conosciuti molti.
Un cordiale saluto a tutti.