ciao amici, sono riuscita a trovare grazie a sergio (un iscritto del forum), i i semi del piennolo del Vesuvio. La scorsa settimana ho iniziato a seminare in piccoli vasi e ho messo i contenitori in serra. Questi pomodori però non li ho mai coltivati e vi chiedo un consiglio. Una volta trapiantate le piantine hanno bisogno di un sostegno? Posso utilizzare la rete per i piselli o devo utilizzare per ogni pianta una canna?E' consigliabile piantarli utilizzando il nailon nero? leggendo ho visto che questi pomodori non gradisco l'acqua.. quindi per ottenere un'ottima resa devo evitare innaffiature? grazie a tutti

CIAO LORETTA,INNANZITUTTO FAI MOLTA ATTENZIONE A POSSIBILI RITORNI DI FREDDO. LA TEMPERATURA IDEALE AL TRAPIANTO PER QUESTA VARIETA' NON DOVREBBE SCENDERE AL DI SOTTO DEI 12 GRADI. PER QUANTO RIGUARDA L'IRRIGAZIONE E VERO NON NECESSITA DI GROSSE QUANTITA' DI ACQUA MA DEVI SEGUIRLO AL MOMENTO DEL TRAPIANTO CON PICCOLE IRRIGAZIONI FINO ALL'AVVENATO ATTECCHIMENTO DELLA PIANTA. POI IO TI CONSIGLIO DI METTERCI IL TELO NERO. INNANZITUTTO TI FA DA PACCIAMATURA E POI TI EVITA LEVAPOTRASPIRAZIONE. ULTIMA COSA IO TI CONSIGLIEREI COME SOSTEGNI DEI PALETTI,QUANDO LA PIANTA E' IN PIENO REGIME DI PRODUZIONE A UN PESO DA NON SOTTOVALUTARE E LA RETE AVREBBE QUALCHE PROBLEMA A SOSTENERLI SOPATTUTTO IN PRESENZA DI QUALCHE TEMPORALE O SOLO VENTO. SPERO DI ESSERTI STATO DI AIUTO
CIAO TOMMASO

Grazie, un'altra cosa ti volevo chiedere visto che sei esperto di questo tipo di pomodoro. Una volta raccolti, ho visto che per un'ottima conservazione andrebbero messi appesi su delle corde.. Ma si mantengono naturalmente o va dato qualche mantenimento al pomodoro?

Ciao Loretta
Confermo i consigli di Tommaso anche se io non uso il telo nero.
Per la conservazione io non uso niente e anche a me piacerebbe
sapere se i professionisti usano qualcosa x migliorare il mantenimento.
Diciamo che conservandoli al naturale qualcosa x strada si perde.
Di solito a Natale arriva ca. il 50/60% del prodotto e a febbraio/marzo
ca. il 20/30%.
Cerca di mantenere le piante sane con opportuni interventi a base di rame
e x la conservazione scegli i grappoli migliori.
Saluti/Sergio

ciao loretta....si anddrebbero legati su spaghi di canapa ma se anche non lho sono va bene lho stesso. l'importante e' che siano conservati in luogo asciutto e ben ventilato. se fai attenzione a questo si mantengono fino alla primavera successiva. questo e' il metodo tradizionale di conservazione per questa varieta'. dimenticavo......va raccolto a grappolo e mi raccomendo prima che completi la sua maturazione in pianta

Una domanda, a me capita spesso che su un grappolo ho alcuni pomodori quasi maturi, altri appena invaiati, altri assolutamente piccoli e verdi che non matureranno mai.
Voi in quel caso che fate? cogliete e togliete i più piccoli?
grazie
Carlo

tieni presente che il pomodoro completa la sua crescita se cosi' vogliamo dire quando fa quella piccola puntina nera. a quel punto si potrebbero togliere il resto della maturazione puo' avvenire anche in cassette. nelle grosse produzioni per il mercato funziona cosi.
comunque te appendili tutti poi ogni tanto li selezioni e togli se c'e qualcuno di marcio

nn vorrei deludere chi ha aperto la discussione ma il pomodoro del piennolo è un ecotipo e quindi le caratteristiche salienti del prodotto sono tali quando è coltivato negli areali di origine
Poi in quanto ecotipo ha decine di biotipi alcuni dei quali con maggior e attitudine alla conservablità
nn va assolutamente irrigato se nn al trapianto e necessita di piccolo sostegni visto il limitato sviluppo

Ciao Eugenio
Approfitto delle tue precisazioni x chiedere lumi.
Premetto che 5/6 anni fà mi recai ad una manifestazione
sul piennolo del vesuvio ed in quell'occasione visitai
un'azienda nell'areale vesuviano.
Rimasi colpito dall'estensione della coltivazione (un intero versante)
e dalla quantità di pomodori in rapporto allo sviluppo
delle piante (molto ridotto). Altra cosa che mi colpì fu il tipo
di terreno che di terreno in apparenza aveva ben poco (molto lapilloso)
tant'è che mi chiesi come facessero a sopravvivere i pomodori. C'era
comunque un impianto di irrigazione che, mi dissero, veniva usato
solo in caso di soccorso.
Comprai un piennolo in loco e ne ricavai dei semi x
cercare di replicare la produzione nel mio terreno.
Devo dire però che non ho mai avuto un completo successo.
Come detto sopra c'è sempre una parte del prodotto che si perde
strada facendo.
Il mio terreno pur essendo di origine vulcanica non è certo quello
del Vesuvio ed infatti le mie piante crescono molto più rigogliose
di quelle viste in loco, pur non effettuando io alcun intervento
di irrigazione.
Credi sia solo una differenza di terreno oppure , che tu sappia, c'è qualche
accorgimento da seguire in fase di coltivazione e di conservazione?

Grazie e saluti
Sergio

il tuo è l'esempio vivente di quanto dicevo nel mio intervento precedente
é proprio il terreno che fa la differenza
pensa che io abito ad appena 2 km dall'azienda che tu hai visitato e nel mio piccolo giardino quei pomodori crescono in modo esagerato e i frutti nn tengono