sono una new entry del forum e parto subito con una super domanda. Premetto che mio padre è agricoltore, e dato che ora non lavoro mi vorrebbe coinvolgere nel lavoro dei campi e ci è venuta l'idea di provare con gli ortaggi (lui ha sempre fatto cereali, vite e frutta). L'idea mi entusiasma moltissimo, ma dobbiamo decidere da dove partire e con che cosa. Noi abitiamo in pianura padana. A me è venuta in mente una cultura di zucchine, sedano e cetrioli. Poi verso fine estate una cultura di fagiolini (tipo "meraviglia di Venezia"), poi magari l'aglio.... per ora sono solo idee, tutto è da concretizzare. Dobbiamo studiarci un po' sulle qualità da trapiantare e sopratutto sulle quantità dato che l'idea era di portare i ns. prodotti al mercato all'ingrosso (mio padre ha alcuni contatti). Per avere un'idea, per esempio, per fare un discorso del genere, quante piante di zucchine sarebbe meglio avere come minimo per poter avere un raccolto giornaliero? ùla cosa che mi preme di più sapere è se è un discorso quello di "convertire" una parte dell'azienda in orticoltura, utopistico o se può essere una fonte di guadagno... certo l'inizio non sarà un gran chè ma col tempo potrebbe essere una valida integrazione al reddito? Grazie per l'attenzione e ciao Barbara
Formazione: Dottore in scienze e tecnologie agrarie
Re: coltivazione ortaggi
29/04/2009, 14:06
Ciao Barbara, anche io l'anno scorso ero nella tua stessa situazione. Con mio padre abbiamo 11 ettari di vigneto nel modenese che ci tiene impegnati x buona parte dell'anno. Ci sono però dei periodi morti, e anche a me è venuta in mente l'idea di coltivare ortaggi per la vendita diretta. L'impegno è molto soprattutto in estate, si lavora anche 12 ore al giorno, ma se a uno piace lo sopporta facilmente. La cosa che mi viene da dirti subito è: stai lontana dai venditori all'ingrosso, perchè il prezzo te lo fanno loro, anche se il prodotto è di categoria extra. In + penso che avresti bisogno di + manodopera di quella che possono dare 2 persone per consegnare un quantitativo sufficiente a un commerciante, ma gli operai costano e vogliono essere pagati anche se lavorano male (cosa non difficile con gli operai del giorno d'oggi). Voi in che zona siete? Prova ad informarti presso la tua associazione di categoria circa la presenza di mercati contadini nei dintorni, lì il prezzo lo fate voi: l'anno scorso per esempio le cipolle venivano pagate al kg attorno ai 15 centesimi, mentre come vendita diretta si spuntavano prezzi fra i 40 e i 50 (comunque inferiori alla grande distribuzione), ti impegna 1-2 mattine alla settimana, ma ne vale la pena. In + se hai la possibilità di vendere a casa riesci ad attirare la clientela anche in azienda, perchè alla gente di piazza spesso piace visitare le aziende agricole, soprattutto se offrono svaghi naturalistici. Fammi sapere, perchè noi giovani in agricoltura ( anche le ragazze) dobbiamo rimanerci, anche se il guadagno è scarso e anche se siamo a lavorare mentre i nostri coetanei sono a Riccione!!!!
grazie sei stato molto gentile a rispondermi. Io abito nella bassa reggiana, vicino a Brescello. C'è un grossista a circa 15 km dove mio padre già conferisce della frutta e si può portare la merce a tutte le ore (al contrario del mercato all'ingrosso in cui ritirano solo il mattino molto presto. Inoltre so che c'è un mercato contadino a circa 12 km... dovrei informarmi se ce ne sono altri nei dintorni, credo che le associazioni di categoria sappiano queste cose. Per ora voglio informarmi per bene, studiare un po' il da farsi, per partire verso fine estate, dato che adesso i terreni sono occupati da cereali. Possom chiederti tu con che cosa hai cominciato e in che quantità? Ciao e grazie di nuovo.
Formazione: Dottore in scienze e tecnologie agrarie
Re: coltivazione ortaggi
30/04/2009, 13:08
Io ho iniziato l'anno scorso dopo che mi sono laureato a Reggio, con un ettaro di terreno che avevamo libero dopo l'espianto di un vigneto. Ho piantato tutta la gamma degli ortaggi, almeno i più comuni, ma in quantitativi non elevato, che mi garantissero la vendita al mercato 2 volte a settimana. La maggior parte del terreno è coltivata a patate, asparagi e cipolle, poi cucurbitacee e legumi. Asparagi e legumi sono quelli che spuntano sempre i prezzi + alti, anche se sono quelli che fanno venire + mal la schiena. Poi sarebbe utile secondo me informarsi dal grossista, sentire quali sono i prodotti di cui scarseggia solitamente, e quindi piantare i meno comuni nella tua zona. Naturalmente io lo faccio come integrazione alla viticoltura, chi lo fa come attività principale non sa cosa farsene di un misero ettaro!!! Chiedi pure se hai bisogno di consigli.
Grazie sei gentile a darmi la tua disponibilità... in effetti l'attività che avrei in progetto sarebbe un'integrazione al reddito (sono da poco disoccupata) non aspiro a diventare milionaria perdona la battuta! L'idea era di iniziare con poco, per prenderci la mano e vedere come va. Devo assolutamente informarmi sui mercati contadini, perchè anche se magari è per solo un paio di solte la settimana, credo che per piccoli contivatori possa essere un buono sbocco. Ho guardato ieri sul sito ma qua ne ho trovati solo 2 al mese!!!! Che peccato. Ti tengo aggiornato e in considerazione per la tua preparazione Ciao Barbara
Coldiretti organiza in ogni provincia mercati con i propri produttori.Prova a consultare il sito della tua provincia. X le zucchine fai conto che in media raccogli un frutto(120-200gr) per pianta ogni giorno nel picco di produzione che dura in totale ca 50-60 giorni