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cipolla 
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Sez. Orticoltura
Sez. Orticoltura

Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
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1.8.1. Modalità d’impianto
Le modalità d’impianto della cipolla sono:
• semina diretta,
• trapianto di piantine,
• impianto di piccoli bulbi.
Il tipo d’impianto dipende dalle superficie interessate, dalla zona di produzione e dalla destinazione
del prodotto. In generale, quando l’estensione delle superfici è molto elevata la semina diretta è la
tecnica usuale, mentre su piccoli appezzamenti sono più frequenti il trapianto di piantine e l’uso di
bulbi da ingrossare. Le cipolline da industria vengono esclusivamente seminate direttamente in
campo vista l’elevata densità d’impianto, mentre le cipolle da consumo fresco e da serbo possono
essere impiantate con uno dei tre metodi su indicati. La semina diretta è la tecnica più diffusa al
centro e al nord Italia, mentre il trapianto di piantine è maggiormente impiegato nelle zone di
produzione meridionali. Il trapianto, in generale, permette l’ottenimento di produzioni più uniformi,
grazie alla maggiore regolarità d’impianto e uniformità di crescita e sviluppo delle piante. L’uso di
bulbetti da ingrossare è, invece riservato, alle produzioni di pregio e alle coltivazioni a carattere
familiare.
La semina diretta viene eseguita con seminatrici pneumatiche di precisione impiegando seme nudo
o confettato. Il seme confettato assicura un migliore funzionamento della seminatrice (impianti più
regolari), ma il costo della semente risulta leggermente più elevato. Considerato che le fasi di
germinazione ed emergenza della cipolla sono molto delicate e critiche, la semina deve essere
effettuata su terreno accuratamente preparato. Su terreni molto sciolti o su terreni argillosi troppo
soffici in superficie è preferibile operare una rullatura sia prima della semina, per permettere la
corretta regolazione della profondità alla quale è deposto il seme (10-30 mm), sia dopo la semina,
per assicurare il contatto tra il terreno ed il seme.
La quantità di seme può essere stimata usando la seguente equazione:
quantità di seme (kg ha-1) =
n. semi per grammo x germinabilità % x fattore di campo
1000 x densità obiettivo (piante m-2 )
Un grammo contiene generalmente 300-400 semi e seme di buona qualità commerciale dovrebbe
avere una germinabilità determinata in laboratorio superiore al 90%. Il “fattore di campo” dipende
dalle condizioni di preparazione del letto di semina: in condizioni ideali tale coefficiente è pari a 0.9
(emerge il 90% dei semi vitali), in condizioni medie è pari a 0.7 e in terreni freddi e mal preparati
scende a 0.5 (la dose di seme raddoppia). Mediamenente, la quantità di seme è dell’ordine di 4-6 kg
ha-1 per le cipolle da mercato e di 30-50 kg ha-1 per le cipolline da industria.
Dopo la semina, il tempo necessario per l’emergenza delle plantule dipende dalla temperatura e
dalla disponibilità di umidità. In terreni con adeguata umidità, le cipolle raggiungono il 50% delle
emergenze (rispetto al numero di semi germinabili deposti nel terreno) dopo aver accumulato 140
gradi-giorno [gradi-giorno = temperatura media giornaliera – temperatura base, dove Tmedia=
(Tmax+Tmin)/2 e Tbase = 1.4oC].
La semina di precisione può essere realizzata anche mediante le seguenti tecniche particolari (poco
diffuse in Italia):
• stesura di nastri di materiali diversi che inglobano il seme a distanza prefissata e che si
decompongono a contatto con l’umidità del terreno;
• uso di seme pre-germinato e distribuito in mezzo fluido (fluid drilling).
Il trapianto è eseguito a mano o a macchina, secondo le aree di produzione, la superficie degli
appezzamenti ed il costo della manodopera. Si utilizzano piantine provenienti da contenitori
alveolati da 160-209 fori, allo stadio di 3-4 foglie e con falso stelo (collo) di 6-8 mm di spessore. La
10
pratica diffusa di spuntare le radici e le foglie per facilitare le operazioni di trapianto è vivamente
sconsigliata a causa degli effetti negativi che ha sulle rese. Le piantine vanno trapiantate ad una
profondità tale da far restare all’esterno il “collo” della cipolla. Nella nostra regione il trapianto è
poco diffuso e limitato ai piccoli orti.
I bulbetti da ingrossare sono generalmente di 10-25 mm di diametro e con peso di 1-5 g. Il loro uso,
come già accennato, viene riservato a produzioni di particolare pregio e alle coltivazioni su piccole
superfici e/o familiari. Rispetto alla semina diretta e al trapianto di piantine permettono
l’ottenimento di cipolle con forma più regolare e un anticipo della produzione di circa 3 settimane.

dal link che ho postato

_________________
I


01/02/2011, 15:52
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