spimi99
Iscritto il: 11/06/2009, 13:04 Messaggi: 213 Località: Valle di Susa (Piemonte)
Formazione: Laurea
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Sabato scorso sono andato a visitare un mio che, un paio di anni fa, ha abbandonato la propria attività di impiegato e si è ritirato a vivere in una casa di campagna ereditata dai suoi nonni. Lì ha iniziato a coltivare un orto( ad occhio presumo sui 2000-2500 metri quadrati) e ad allevare animali. Nel pollaio avrà un centinaio di polli, in un capanno una decina di coniglie-fattrici, e in un recinto esterno 5 o 6 capre e due maiali. D'inverno, armato di motosega e di tanta voglia, produce un po' di legna da ardere che poi vende, e nella bella stagione gestisce 5 o 6 arnie di api. Ebbene, questo mio amico, mi ha stragiurato che con i proventi di queste attività riesce a vivere. Certamente non nuota nell'oro, però ha la macchina, è sempre vestito dignitosamente, e non è sicuramente malnutrito.
Quando abbandonò il lavoro pensavo, e temevo, che si sarebbe pentito a breve, invece sembrerebbe che un'attività agricola, assolutamente non intensiva, sia in grado di garantire un sopravvivenza più che dignitosa.
Ho voluto riportare questo aneddoto perchè mi ha colpito e ben impressionato, e spero che questo mio amico non abbia esagerato affermando che quelle attività gli permettono l'indipendenza economica.
_________________ "Studia il passato se vuoi conoscere il futuro" (Confucio)
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Soprattutto di questi tempi... direi che non è poco.
_________________ Saluti, Flavio.
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