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chi coltiva vigna unguiculata (fagiolo con l' occhio nero) 
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vorrei sapere come vi trovate, visto che questo fagiolo e' una pianta tropicale, resistente sia al caldo che alla siccita'.

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16/05/2016, 18:55
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Fagiolo dall'occhio del Valdarno

Categoria:
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati;

1. Denominazione del Prodotto:
Fagiolo dall`occhio del Valdarno

2. Sinonimi:
Fagiolo gentile, fagiolo cornetto, Fagiolo dell'occhio, Fagiolo dall'occhio nano, Dolico, Fagiuolini, Cornetti, Tegoline, Fagiolo all'olio (Maremma)

3. Descrizione sintetica del prodotto:
Appartiene alla specie Vigna unguiculata. I baccelli, di colore verde opaco, mediamente filamentosi, non curvi e fini, raggiungono i 20 cm di lunghezza e sono larghi 5 mm. Sulla pianta crescono attaccati apicalmente a gruppetti di 3-4. I fiori sono bianchi tendenti al violaceo; è consumato dappertutto come fagiolino fresco, ma viene utilizzato anche secco.Alcuni semi sono marroncini tendenti al chiaro, altri tendono al ruggine con una macchia scura nell’ilo.

4. Territorio interessato alla produzione:
Valdarno fiorentino e aretino, Pratomagno, Casentino e Valtiberina, province di Arezzo e Firenze,

5. Produzione in atto:
r scomparso r a rischio r attivo

6. Descrizione dei processi di lavorazione:
Si semina da fine aprile a fine luglio (il periodo migliore è fine maggio). In passato veniva seminato dopo la raccolta del grano. Normalmente la distanza tra le file è di 70 cm e di 2-3 cm sulla fila.Preferisce i terreni sciolti e non ama i ristagni idrici, raramente deve essere irrigato. La raccolta avviene da fine luglio a scalare e può arrivare fino a ottobre. I semi vengono prelevati secchi dai palchi più bassi del legume e vengono lasciati ulteriormente seccare al sole per conservarli sotto vetro al fresco.

7. Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione:


8. Osservazioni sulla tradizionalità, la omogeneità della diffusione e la protrazione nel tempo delle regole produttive:
Questa cultivar, tipica del Valdarno superiore, è molto interessante. Il seme utilizzato è quello tradizionale ed è il frutto di scambi frequenti tra i vari coltivatori della zona. Non è attualmente considerabile a rischio di estinzione perchè nell'area di coltivazione è ancora abbastanza diffusa, anche se prevalentemente negli orti per il consumo familiare.

Se il fagiolo viene consumato fresco è chiamato "fagiolo cornetto" per la caratteristica distribuzione dei fagiolini sullo stelo, quando invece viene consumato secco è detto "gentile" per la sua ottima digeribilità.
Un proverbio del luogo recita: "Chi vuole un bel fagiolo gentile, primo di maggio o ultimo di aprile".
Questa varietà è inserita nell'elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).

9. Produzione:
Vengono prodotti circa 100 quintali di fagioli dall’occhio da una cinquantina di aziende situate nel Pratomagno, nel Valdarno aretino e fiorentino, nel Casentino e nella Valtiberina. Viene prodotto prevalentemente per il consumo familiare e per ristretti circuiti commerciali.
http://dopigp.arsia.toscana.it/LIB_Prod ... .php?ID=71

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28/05/2016, 21:20
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Grazie Marco. Quel fagiolo e' interessante per la sua resistenza a siccita' e calore (credo comunque che tutte le vign lo siano). E siccome lo mangio (comprato) sono anche d' accordo che e' relativamente digeribile.

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29/05/2016, 4:12
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La semino da anni nell'orto. Ultimamente mi trovo meglio seminando negli alveoli e trapiantando appena possibile, così evito il rischio che lumache e millepiedi rovinino i semi e le plantule o che queste facciano fatica a rompere la crosta che inevitabilmente si forma sul mio terreno.
La uso per l'estate, quando il fagiolino rampicante soffre il caldo e il ragnetto e vederlo arrancare, con quelle foglie gialle, mi innervosisce...
Germina in pochissimi giorni, cresce velocemente, va raccolto quando supera di poco la lunghezza dei comuni fagiolini, senza cadere nella tentazione di voler ottenere a tutti i costi bacelli di lunghezza esagerata, perché assumono tutto un altro sapore, in negativo. A volte, più che per la lunghezza, considero il diametro: poco più di un bucatino, per capirci. Non temono il caldo, i fiori non colano, anche se ovviamente si avvantaggiano dell'irrigazione. Come il fagiolino, soffrono gli attacchi di ragnetto (almeno nel mio orto).

Naturalmente, parlo della vigna rampicante. Esiste anche la vigna nana ma come tutti i fagiolini nani andrebbe bandita dalla faccia della terra, abolita per legge ed equiparata a pratica di tortura. Fosse per me, la raccolta dei fagiolini nani la somministrerei come pena per i carcerati.


29/05/2016, 10:44
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Iscritto il: 29/11/2015, 4:19
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grazie anche a te Michele.

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29/05/2016, 18:40
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