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plaino71
Iscritto il: 03/10/2009, 13:55 Messaggi: 384 Località: Pagnacco-Udine
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Buonasera, scusate l'intromissione. Volevo chiarire un po di cose sul pellet in quanto ho venduto pellet per 4 anni fino 2 mesi fa. Prima di tutto il pellet radioattivo era una bufala. Per il discorso qualità della cenere non bisogna fidarsi di quello che c'è scritto sui sacchi, comprese eventuali certificazioni che non vogliono dire nulla. Le aziende che lo producono, anche quelle austriache e tedesche, comprano il legname in giro per il mondo al miglior prezzo e non è che ogni singola tonnellata viene certificata. L'azienda che ottiene la certificazione viene sottoposta periodicamente a dei controlli dagli enti certificatori, ma non è detto che fra un controllo e l'altro non possano triturare schifezze. L'unico modo per vedere se il legno è buono è vedere che cenere fa, se nella cenere si trovano parti solide o semisolide tipo sassolini o veri e propri blocchi vuol dire che non è buono, cioè contiene colle e additivi vari. Il pellet troppo bianco quasi sicuramente è sbiancato artificialmente, infatti in fase di produzione il pellet esce dalla trafila ad una temperatura che se lo prendi in mano ti scotti, quindi color nocciola chiaro. Infine la materia prima viene quasi tutta dai paesi dell'est, principalmente Romania, Ucraina, Ungheria, Polonia, Russia, Serbia, Croazia. In Austria producono ben poco con legno austriaco e quello italiano lo lascerei perdere, a meno che non si tratti di piccole aziende locali che lo producono con legname del posto. Spero di esser stato chiaro, controllate la cenere e se vedete dei sassolini lasciate perdere, almeno io non ci concimerei l'orto.
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18/02/2013, 22:50 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29311 Località: Imperia
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Hai sicuramente le tue buone fonti, d'altronde so benissimo come funzionano le certificazioni, purtroppo... in tutti i campi...
Nella mia zona comunque comincia ad arrivare buon pellets dalla Francia e dal Canada, molto buono come qualità... poi io mi baso sulla mia stufa, quando dico buono è perchè brucia molto bene, ma questo parametro potrebbe cambiare cambiando la stufa... brucia bene nel senso che lascia pochi residui...
Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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18/02/2013, 23:04 |
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plaino71
Iscritto il: 03/10/2009, 13:55 Messaggi: 384 Località: Pagnacco-Udine
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Io ho cercato solo di chiarire il discorso cenere cercando di rimanere nell'ambito orticolo, non voglio uscire fuori tema, voglio dare solo consigli sulla cenere. Per il resto ti dico solo che per 1 anno ho venduto un buon pellet rumeno certificato sia in sachetti rumeni che in sacchetti con marchio austriaco, lo stesso pellet! E la gente preferiva quello nei sacchetti austriaci. Insomma l'abito non fa il monaco!
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18/02/2013, 23:27 |
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Homura
Iscritto il: 01/07/2012, 14:49 Messaggi: 142
Formazione: Dott. in Scienze Ambientali
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Grazie Plaino71 per il tuo intervento nella discussione.
Questa cosa mi ha un po' disincentivato nell'utilizzare la cenere del pellets. Troppi passaggi dalla materia prima al prodotto finale... forse è meglio la cenere da legna del camino o anche qui c'è da tenere in considerazione diversi fattori?
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19/02/2013, 23:06 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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Homura ha scritto: Grazie Plaino71 per il tuo intervento nella discussione.
Questa cosa mi ha un po' disincentivato nell'utilizzare la cenere del pellets. Troppi passaggi dalla materia prima al prodotto finale... forse è meglio la cenere da legna del camino o anche qui c'è da tenere in considerazione diversi fattori? basta bruciare legna buona e sevatica.... ciao Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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20/02/2013, 0:12 |
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plaino71
Iscritto il: 03/10/2009, 13:55 Messaggi: 384 Località: Pagnacco-Udine
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Puoi tranquillamente usarla, basta che sia cenere.
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20/02/2013, 1:11 |
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danielegiuffrida
Iscritto il: 16/07/2010, 11:50 Messaggi: 39 Località: Besozzo, provincia di Varese
Formazione: Niente di utile
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Ciao a tutti, sono uno specialista di protezione dalle radiazioni ionizzanti e alcuni anni fa mi sono interessato della questione pellet radioattivo, facendo peraltro -per mio interesse, ho una stufa a pellet!- diverse misure radiometriche sia sul pellet insacchettato che sulle ceneri.
Ho inoltre partecipato a diversi convegni in cui è stato presentato il cosiddetto "problema dei pellet contaminati" provenienti dalla Lituania o comunque da Paesi in cui si fosse significativamente dispersa la nube di Chernobyl. Anche l'ARPA Lombardia fece un interessante intervento sulla dose ricevuta da pellet "contaminati", sia prendendo in considerazione l'irraggiamento diretto dal crogiolo, sia la successiva dispersione delle fuliggini sul tetto e nel vento, e delle ceneri sul terreno, incluso lo specifico utilizzo per fertilizzazione di un orto domestico.
In nessun caso si evidenziarono dosi pericolose per le persone o per l'ambiente, né un'immissione di radioattività pericolosa per l'ambiente.
La mia personale esperienza diretta fu supportata dalle misure radiometriche fatte da me sul pellet "incriminato", che mai fornirono valori significativi di contaminazione.
In conclusione, la questione "pellet radioattivo", come spesso accade in Italia, dopo avere allarmato il pubblico tramite le maggiori testate giornalistiche per alcune settimane, scomparve rapidamente dalla scena mediatica perché, sostanzialmente, non c'era motivo di preoccupazione o di allarme.
Questo ovviamente senza menzionare il danno economico (enorme) che subì quell'importatore di pellet, che mi risulta, abbia poi commercializzato il pellet con altro nome.
Chi è interessato a saperne di più mi contatti in privato, cerco di recuperare il materiale di quel convegno (se c'è un interesse specifico).
Ciao, Daniele
_________________ Ogni buon desiderio viene a fine.
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24/02/2013, 19:04 |
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plaino71
Iscritto il: 03/10/2009, 13:55 Messaggi: 384 Località: Pagnacco-Udine
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Ciao, quell'importatore se non sbaglio è uno dei maggiori produttori di pellet europei, che poi lo commercializza con vari marchi. Cioè nel mondo del pellet una azienda x va dal produttore e se lo fa insacchettare con il proprio marchio, lo stesso produttore vende ad altri che a loro volta mettono il loro marchio. Molti pellet che si trovano nella grande distribuzione sono alla fine gli stessi, cambia solo il nome. Per tornare alla radioattività, in quel periodo portai il pellet che vendevo all'epoca di origine polacca all'arpa di Udine dove lavorava un amico ed è risultato con una percentuale bassissima, molto più bassa delle percentuali che si trovano negli alberi analizzati in Friuli, almeno a detta del tecnico. Poi come dicevi siamo in Italia e qualche giorno dopo quel caso della Valle d'Aosta, denunciarono un po di persone e aziende nel triveneto con l'accusa di fare pellet con scarti di legno trattati tipo bare e altre schifezze. Solo che sui giornali questa notizia non è passata, la trovavi solo in rete.
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24/02/2013, 19:34 |
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Homura
Iscritto il: 01/07/2012, 14:49 Messaggi: 142
Formazione: Dott. in Scienze Ambientali
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Ho capito, interessante. Beh appurato che a livello radioattività il pellet non deve più causare preoccupazioni rimane il fatto che desta preoccupazione, almeno a me, non sapere con che legno e quali additivi (se ci sono) vengono fatti. Purtroppo il mio amico che usa il pellet ne ha usati di diversi tipi e marche (ne ha provati un po' per vedere con quale si trova meglio) e nel suo sacco aspira-cenere c'è la cenere di tutti quelli usati, ma non ha più le confezioni dei primi e quindi niente etichette varie. Pertanto ho lasciato perdere e andrò avanti di stallatico almeno fin quando non prenderò una stufa a pellet mia e verificherò di persona la qualità del pellets.
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25/02/2013, 3:06 |
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plaino71
Iscritto il: 03/10/2009, 13:55 Messaggi: 384 Località: Pagnacco-Udine
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Ciao, l'idea che mi son fatto io, da ex venditore, è che i pellet che vengono dall'estero sono più controllati per la radioattività, perchè alla frontiera vengono controllati unatantum. Ma il problema appunto secondo me più pericoloso è formaldeide, collanti vari etc. C'è da dire che ora con la crisi globale il legno da riciclo è sempre di meno, quindi ci sono meno scarti in giro, purtroppo lo fanno direttamente con gli alberi.
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25/02/2013, 8:37 |
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