Il favino è la coltura da sovescio per eccellenza. lo scorso anno ho provato e mi ha soddisfatto parecchio. Quest'anno lo rifarò in un altro pezzo. farò però un miscuglio favino-pisello proteico. Il pisello resiste di più al gelo. lo scorso anno il favino mi ha preso delle belle bastonate complice l'inverno freddo e il mio errore di seminarlo troppo presto. Quest'anno le farò a metà ottobre (lo scorso anno l'ho seminato a metà settembre, sbagliando si impara). Lo metterò dove quest'anno ho messo del compost. sfruttando la concimazione residua dovrebbe crescere parecchio e produrre molta sostanza organica da interrare.
Salve a tutti ma a questo punto, se veramente dobbiamo fare un sovescio sarebbe buona praticare fare un mix di leguminose possiamo inserire diverse varietà oltre al favino che sicuramente è ottimale, possiamo inserire favino-pisello-ceci-soia ecc.. oltretutto è possibile inserirvi anche qualche graminacea ...
Dipende da cosa vuoi ottenere e dal periodo in cui lo fai. Per il periodo intendo se farai un sovescio autunnale/invernale ci saranno colture + adatte. se lo fai primaverile altre. Cosa vuoi ottenere invece intendo: Vuoi interrare tanta biomassa, allora ci aggiungi un vegetale con grande sviluppo (esempio favino + orzo). Vuoi sfruttare l'effetto biocida, vi metti allora una brassica tipo la senape. Lo scorso anno ho fatto un misto di favino 10Kg e 3Kg di veccia. Io mi ero letto questo: http://www.coldiretti.it/organismi/INIPA/area%20formazione/cd%20probio/files/06_prod_vegetale/06_08_prod_vegetale.htm. è scritto in modo molto comprensibile.
Grazie a tutti. Ora vi dico perchè vorrei fare il sovescio. Questa primavera mi sono deciso a comporre delle aiuole rialzate e dotate di irrigazione goccia a goccia, coprendole poi di paglia. Ho seminato o messo a dimora diverse varietà nella stessa aiuola facendo attenzione che fossero compatibili tra loro, che appartenessero a diverse famiglie e che lavorassero possibilmente a profondità diverse. La cosa ha funzionato alla grande; almeno per gran parte degli ortaggi a eccezione delle melanzane che hanno prodotto poco e del basilico che, infatti, non ama la pacciamatura e quindi stentava a partire per l'eccessiva umidità del suolo. Una volta trasferito altrove, infatti, e innaffiato poco e al mattino, è partito come una freccia. I Cuore di Bue hanno prodotto come un'azienda e l'unico neo è stata la Nottua che dalla seconda metà di agosto ha fatto la sua comparsa a rosicchiare qua e la. Per il resto, soddisfacente. Molto. Ora, lì accanto avevo i carciofi - una mezza dozzina - da 3 anni e che questo inverno hanno prodotto meno che in passato. Ergo, sono da togliere. Lì voglio mettere un'altra aiuola rialzata; e lì voglio fare un sovescio autunno-invernale. Perchè, oltre il letame e il compost che interrerei formando l'aiuola, vorrei preparare bene la cosa con una buona dose di azoto attraverso un sovescio, dimodochè la prossima primavera la nuova aiuola sia pronta a partire. Di contro, i carciofi - a cui cambierò posto - li metterei ancora in un altro appezzamento che ospitava le patate quest'estate. Lì metterei del letame e del compost e le piantine nuove di carciofi. Ma mi sono chiesto: se le piante di carciofo possono essere messe dove prima c'erano le patate (e quindi in un terreno impoverito, anche se comunque arricchito con sostanza), è anche vero che queste piante nuove non sono mica poste a dimora una appiccicata all'altra! E quindi, perchè non fare coesistere i carciofi (che occupano il terreno a intervalli) con una leguminosa che ne occupi le parti libere? D'altronde, il carciofo stesso ama la pacciamatura; e quindi, se invece di posare paglia proteggessi la terra con una leguminosa fitta fitta a spaglio che oltre a rilasciare azoto mi protegge il terreno dal dilavamento ecc? Voi che ne dite? Dico stupidaggini?... Grazie per i link...