milli ha scritto:
Alessandro, a lungo termine, il bicarbonato di sodio potrebbe portare a degli accumuli di sodio nel terreno?
Ciò è quello che si legge nei siti bio-amatoriali, ma francamente pare mi un timore eccessivo visto le modeste quantità apportate in rapporto alla massa terreno.
L'eccesso di sodio nel terreno per avere effetti negativi deve essere tale da comportare un innalzamento a valori del pH del terreno oltre 9, con il che si hanno fenomeni di dispersione colloidale e alterazioni della struttura del terreno che portano ad asfissia radicale.
I suoli alcalini si correggono apportando ad es. gesso che rimuove il sodio formando solfato sodico, sostanza neutra che viene solubilizzata e dilavata con irrigazione e drenaggio.
Attualmente nella conduzione professionale delle coltivazioni si impiegano prodotti di origine naturale anche a titolo di promotori delle difese della pianta, come la laminarina (derivata da alghe) e COS-OGA. Quest'ultimo sta per CHITO-OLIGOSACCARIDI e OLIGO-GALATURONIDI: funzione da doppio
elicitore (rispettivamente esogeno ed endogeno), termine della patologia vegetale che indica una agente che la pianta riconosce come non proprio verso il quale attiva vari meccanismo di difesa; COS deriva dalla chitina dei crostacei e dunque simula l'esoscheletro degli insetti, OGA invece simula le sostanze di disgregazione delle pareti cellulari a seguito di un attacco fungino che per la pianta sono un segnale di allarme.