Bruciare residui vegetali in genere, ad esempio stoppie, ramaglie e avanzi di potature, è una pratica agricola ancora molto diffusa in Italia, in quanto per molti anni si è trattato di un'attività lecita.
In diversi casi è autorizzata direttamente da provvedimenti locali (regionali, provinciali, ecc.) che stabiliscono determinate precauzioni e forniscono norme di comportamento per effettuare l'abbruciamento in sicurezza.
Meglio quindi sempre verificare la presenza di un provvedimento locale e vedere presso la publicazione dell’ordinanza/divieto accensione fuochi, per valutare come e soprattutto quando (poiché in alcuni periodi dell'anno, in particolare in estate, viene vietato) si può svolgere tale pratica.
Detto questo, in via generale la bruciatura in campo dei residui colturali è disciplinata da diverse fonti normative, a partire dal Codice ambientale, ed è permessa solo a condizioni particolari. Alla luce dei più recenti interventi normativi e giurisprudenziali, inoltre, prima di approcciarsi a una simile pratica è meglio avere ben chiare le necessarie cautele da adottare in quanto si rischia di incorrere in sanzioni civili, ma anche penali.
Immissioni di fumo
In primis, si rammenta che l'art. 844 del codice civile punisce il proprietario di un fondo le cui immissioni di fumo nel fondo vicino superino la normale tollerabilità. Pertanto, un falò appiccato in prossimità della proprietà confinante, che generi fumi irrespirabili e insopportabili, potrebbe essere la "miccia" per una causa civile di risarcimento danni.

Nel mio terreno accendo i fuochi per eliminare gli sfalci di erba prato e potature di siepe da sempre rispettando le distanze dai confinanti che si trovano a distanza maggiore di 100 mt e considerando le direzioni del vento per non arrecare disturbo ai pochissimi vicini.
Faccio dei covoni di foglie e sfalci di erba ben secca con accumuli distanziati e quando le condizioni sono favorevoli procedo alla bruciatura che prevedo sempre con spegnimento a consumo la sera.
Dopo anni di esperienze faccio le quantità affinché si consumino in un periodo di 7-8 ore di abbruciamento. meglio non toccare il covone perché il fumo si stabilizza secondo ventilazione e umidità del fogliame.
Non ho mai ricevuto proteste, anzi lodi per la cura con cui tengo i confini con i vicini e le erbacce nelle bordure fronte strada comunale di mio confine.

Consiglio chi pratica le bruciature di installare una manica a vento che vi sarà utilissima per valutare le direzioni del vento quando con il bel tempo gli accumuli di materiale da bruciare sono asciutti e più rapidamente saranno consumati.
I residui saranno utilissimi per concimare l’orto.

Anche se a volte vorrei dar fuoco a tutto (!!! Ahaha) non è mia abitudine accendere per consumare i residui. In genere do una trinciata e lascio in terra o sposto col rastrello. Questo non perché sia pratica dannosa oltremodo, molti trattati ne danno puntuale conto, un autore tra tutti Filippo Re, ma perché ho troppo spazio e poca voglia. Preferisco raccogliere la cenere di legna dal camino ed usarla all'occorrenza. Non nego che mi piace sentire l'odore del fumo del vicino quando brucia (ieri), mi da l'idea della stagione fredda.

Tutto in cenere per concimare l'orto.
Giornata ideale per intensità e direzione del vento per non recare danno a nessuno.

Tutto in cenere per concimare l'orto.
un lavoro da fare con calma e giusta programmazione.
qui seminerò a novembre le fave
il verde con le prossime piogge tornerà come prima


alle ore 18.30 era tutto spento, per come programmato.....

Concludiamo questo link con le immagini dei residui di sfalcio erba e foglie di siepi, tutto bruciato in sicurezza.
La cenere di erba e potature varie non particolarmente legnose sono ugualmente utili per concimare il terreno, infatti ne metto in superficie molta di più rispetto alla regola quella di cenere di legna.
Eseguo già da molti anni questa procedura di concimare ante trapianti/semine ed i risultati sono eccellenti.

I pomodori prima........

lo spazio pomodori dopo....

attendiamo la prossima luna crescente di novembre e sarà tutto pronto per la semina delle fave

BUON ORTO A TUTTI COLORO CHE CI SEGUONO

secondo il mio modesto parere è sbagliato bruciare i residui vegetali.Sicuramente avresti risultati migliori senza provocare danni ambientali se tutta la biomassa che bruci si riuscisse a compostarla.

il problema è proprio lì, x cause mancanza di tempo da dedicare al compostaggio,
di residui ce ne sono in quantità enormi che le immagini non documentano in totale. ci vorrebbe una struttura adeguata per eseguire il compostaggio a regola
mi piacerebbe molto stare lì 365 gg, non abito in loco