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Autoprodursi del chelato di calcio EDTA..?? 
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Meditando sul concimi fogliari ed in porticolare sulle irrorazioni al calcio da somministrare ai pomodori, mi sono chiesto se
qualcuno ha idea di quali siano i parametri corretti per produrre un chelato di calcio "fai da te" per applicazioni fogliari avendo a disposizione del calcio clururo/acetato/nitrato purissimi, dell'EDTA purissimo (per chi non fosse un chimico sono sostanze pressochè innocue di cui ho disponibilità in laboratorio), una base ed un pH-metro professionale?
Grazie.

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24/06/2010, 11:57
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Hai già qualche idea?
Ciao,
Marco

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27/06/2010, 10:35
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Pensavo di fare cosi (ovviamente è una procedura sperimentale che sto "assemblando" sulla base di conoscenze collaterali date dall'uso corrente di queste sostanze in biologia molecolare):

Calcio cloruro diidrato CaCl2-2H2O P.M: 147g/mol

Soluzione 0.5 M (36.75 g in 500ml) si scioglie completamente.

Preparazione del chelato EDTA:

EDTA P.M: 292g/mol

Per produrre una soluzione 0.5 M devo sciogliere 73g nella precedente soluzione di calcio cloruro.

L'EDTA (non sodico) non si scioglie (...) quindi bisogna alzare il pH della soluzione oltre il 5 per vedere la sua dissoluzione e quindi avere la possibilità di formazione del chelato con lo ione in soluzione. Per fare questo occorre un pH-metro ed una base (meglio se non sodica..).

Per una questione di chimica analitica legata alle costanti condizionali di complessazione (...) con ioni metallici, il Ca++ tende a formare complessi EDTA tanto più stabili quanto più il pH si alza.

Per le applicazioni fogliari, tuttavia non credo (ma qui ho necessità di un parere più autorevole) convenga superare il pH 7; credo inoltre che il pH 7 possa essere un buon compromesso a livello di capacità di complessazione.

Nota per i più tecnici: a pH 7 la costante condizionale di formazione del complesso Ca-EDTA è pK'= 7,29 mentre a pH 10, dove c'è la massima complessazione del Ca++ con l'EDTA, pK' è 10.61.
A pH 6 invece torna a decrescere, infatti pK' =5.92.

Questa è solo un idea....ad un livello che non ha la pretesa di andare oltre lo “sperimentale didattico”. Anche perchè potrei essere assai ignorante su moltissime cose riguardanti la fisiolofia della nutrizione fogliare ed anche della chimica dei chelati atti a questo scopo.

Resterebbe infine da determinare la dose da diluire, quella che si otterrebbe sarebbe una soluzione madre estremamente concentrata.

Ps. Non so se questo sia in forum giusto per questa discussione..comunque..

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28/06/2010, 10:48
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quando sarebbe il periodo più opportuno per irrorarlo sui pomodori? ora sono in fiore. meglio aspettare che abbiano allegato?


29/06/2010, 20:04
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Dicono che il calcio sia un elemento poco mobile nella pianta, quindi credo che le applicazioni fogliari preventive debbano essere fatte regolarmente, penso una volta a settimana, dopo la prima allegagione. Dicono anche che le condizioni per l'istaurarsi del marciume apicale vengano a crearsi molti giorni prima che esso si manifesti.
Non credo che sia fitotossico come il rame per i fiori. L'unica cosa è stare attenti alla salinità delle soluzioni "fai da te".
Io ho sempre irrorato due, tre volte con calcio cloruro "normale" in ragione di un grammo/litro e non è mai successo niente (cioè non ho avuto problemi di marciume apicale nè disidratazione fogliare dovuta all'eccesso di salinità, però essendo il trattamento preventivo, in realtà non so nemmeno se fosse poi necessario e se la dose fosse effettivamente attiva..)Devo essere sincero le dosi le ho un pò dedotte studiando le etichette dei prodotti commerciali, non ho un dato certo; cmq penso di essere vicino al valore vero, dovremmo sentire qualche esperto in tal senso.

Il mio chelato EDTA, la "soluzione madre" (che poi ho effettivamente fatto ma a 0.25 M, ovvero 10g di calcio-EDTA litro, sempre se non ho sbagliato i calcoli!! :lol: ) pensavo di usarla in ragione di 15-20ml diluiti in un litro d'acqua.
Vediamo...

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30/06/2010, 0:31
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Risposta precisissima ed esaudiente.
Grazie
Mi sono comprato il Chelato di calcio. Ho circa 200 piante di roma. spesso hanno il problema del marciume apicale. Quest'anno proverò. Ora comincia il caldo vero e solitamente la situazione degenera con le temperature molto alte.
Nel fine settimana farò un trattamento. di certo meglio farlo col fresco.


30/06/2010, 22:03
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