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Agricoltura di sussistenza 
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Iscritto il: 13/02/2012, 17:11
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vi ho letto con immenso piacere ed è bello trovare persone che la pensano come me/noi, anche quando tutti i "vicini di orto" ti ridono dietro perchè hai provato a far crescere "erbacce" o recuperi acqua con strane manovre o quando scoprono che ti fai i detersivi da solo ;)

la conversazione come sempre ha preso una sua strada e continuerò a seguirla, ma tornando indietro un passo per rispondere a Puccinia (e a licaone64, ma non so se è quella che conoscevi tu), una "banca dati" su cui puoi trovare un sacco di libri "vecchi" è la PAZZESCA (e ci tengo a sottolinearlo!) - credo che si possa pubblicare il link qui! non è commerciale :)

BIODIVERSITY HERITAGE LIBRARY
www.biodiversitylibrary.org/

trovi scansioni di testi di cui sono scaduti i diritti (e vai con l'agricoltura dell' 800!)
io la uso frequentemente per studio o per diletto, ma... datti un tempo di permanenza su internet perchè rischia di diventare una droga!

buona giornata a tutti,
nadia


26/07/2012, 15:19
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Accidenti, già faccio tardi la notte stando su internet, adesso con questo sito non dormirò più direttamente.
Visto che si parla di sussistenza ed è stato menzionato il recupero di acqua, qualcuno conosce un metodo economico per recuperare l'acqua piovana in grosse quantità?
O forse dovrei aprire una discussione apposta.

Mi sa che questa opportunità della crisi non ce la facciamo sfuggire no.


27/07/2012, 0:15
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Iscritto il: 11/02/2011, 8:44
Messaggi: 276
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...ultimamente più che al recupero dell'acqua piovana, mi sto interessando alla "creazione dell'acqua" :D per condensazione,antiche testimonianze ci mostrano che in passato è stato possibile,adesso sembra che queste tecniche siano state dimenticate o comunque abbandonate :roll:


27/07/2012, 9:12
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Iscritto il: 17/04/2012, 13:02
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Località: Torino
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MarcelloC ha scritto:
Ciao Puccinia ho 31 anni.
Sì, la permacoltura punta sul far risparmiare tempo ed energia nella produzione del cibo.
Quelle cose che dicevo negli interventi scorsi, riguardo al fatto che in casi estremi converrebbe mangiare castagne, carrube e baccelli di gledizia l'ho imparato dalla permacoltura. Un'agricoltura permanente che ricava il più possibile cibo da painte perenni, che dunque non necessitano di continue lavorazioni del terreno, concimazioni, semine...

Senza grossi macchinari utilizzare castagne invece di cereali come fonte di amidi è un grosso risparmio di lavoro.
Le castagne(ormai che le vecchie generazioni ci hanno regalato grossi castagneti) le raccogli, le secchi, le pulisci e eventualmente fai farina. I cereali devi lavorare il terreno(c'è chi dice si possa evitare questa cosa, penso sia vero ma per ora non ho avuto buoni risultati), concimare, seminare, in certi casi controllare le infestanti, mietere, trebbiare e eventualmente fare farina.
Però purtroppo i nostri castagni stanno subendo un grave attacco da un parassita che si chiama cinipide, e penso questa sia un'enorme mazzata che ci prendiamo nel caso dovessimo tornare ad un'agricoltura di sussistenza.

Però anche per le castagne mi manca una tecnica valida per sgusciarle e pulirle una volta seccate.
Questo per dire che ci mancano tantissime nozioni dell'agricoltura di sussistenza che non è facile riinventarsi.

Però vorrei capire in che senso intendi "lavorare di meno". Alla fine che sia permacoltura o convenzionale o biologico in campagna c'è da lavorare parecchio e penso sia giusto così. A voler lavorare di meno non vorrei che poi si arrivi a far lavorare qualcun'altro al posto nostro.


Veramente mi sembra che Masanobu Fukuoka piantasse anche del riso:
http://it.wikipedia.org/wiki/Agricoltura_naturale" target="_blank" target="_blank
ma forse la permacoltura e l'agricoltura naturale sono cose diverse...

Forse dovremmo lavarci di meno, cosa che in realtà mi sembra tutt'altro che anti-igienica. Però dobbiamo essere tutti a farlo ;)

Grazie nadia!

Sul lavorare di meno avevo letto Fukuoka molto tempo fa e, magari ricordo male, ma mi sembra che la sua tecnica consistesse nel "lasciar crescere" le piante come crescerebbero in natura, e eventualmente intervenire introducendo degli insetti antagonisti "a quelli dannosi per la coltura" (Wikipedia). Allora costerebbe meno fatica che l'agricoltura convenzionale. Forse mi illudo?

_________________
Sono uno studente di Agraria in quel di Grugliasco (Torino).

«Fatti non foste per viver come bruti
ma per seguir virtute et canoscenza»
(Dante)

«Di notte anela a te l’anima mia, al mattino ti cerca il mio spirito»
(Isaia)


28/07/2012, 15:02
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Ciao, direi che si consuma meno energia più che fare meno fatica.
Poi dipende anche dai gusti, per me ad esempio è molto faticoso lavorare con le macchine.
Però se nel convenzionale ari, semini, irrori pesticidi, mieti e trebbi con il trattore e se nell'agricoltura naturale o permacoltura semini a mano, sfalci a mano, mieti a mano, trebbi a mano o con atrezzi rudimentali mi sa che si finisce con il fare più fatica nel secondo caso.
La permacoltura si è ispirata molto a Fukuoka, poi è leggermente diversa.
Mi stupisce un po' sentir parlare di lavorare meno e fare meno fatica in relazione all'agricoltura di sussistenza. Immagino te abbia altri motivi in realtà per cominciare e per scegliere la permacoltura o simili.

Certo la condensazione dell'acqua sarebbe molto interessante. Ho trovato qualche sito del genere, dovrei approfondire. Però avevo visto dei disegni di torrette usate per la condensazione, mi sembravano cose abbastanza impegnative.


29/07/2012, 0:09
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MarcelloC ha scritto:


Certo la condensazione dell'acqua sarebbe molto interessante. Ho trovato qualche sito del genere, dovrei approfondire. Però avevo visto dei disegni di torrette usate per la condensazione, mi sembravano cose abbastanza impegnative.


....prova a dare un'occhiata a questo,sembra fin troppo facile :o

http://mb-soft.com/public3/water500.html" target="_blank


29/07/2012, 14:07
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Interessantissimo, questa cosa potrebbe rivelarsi molto utile.
Solo che non mi è chiarissimo tutto leggendola in Inglese.
Se non ho capito male ci vorrebbe un tubo inclinato lungo almeno 30 metri e interrato con la parte più alta ad almeno un metro di profondità. Dunque bisognerebbe capire a che profondità verrebbe a trovarsi il lato più basso del tubo, e poi sotto a questo dovrebbe trovarsi anche la cisterna.
Forse sfruttando un terreno in pendenza si riuscirebbe a fare tutto entro un metro e mezzo di profondità e allora il lavoro potrebbe essere fatto anche da un piccolo escavatore.
Sarebbe interessante vederne uno in funzione prima di cominciare a fare lavoracci immensi.
40 litro al giorno di acqua condensata farebbero comodo. Ora ho un motivo ancora più valido per passare le notti su internet, magari apriremo una discussione apposta, anche se non saprei in quale sezione.
Grazie.


29/07/2012, 23:36
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...se ne sta discutendo qui ;)
http://energiaalternativa.forumcommunit ... t=10759177


30/07/2012, 8:08
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Cita:
Ciao, direi che si consuma meno energia più che fare meno fatica.
Poi dipende anche dai gusti, per me ad esempio è molto faticoso lavorare con le macchine.
Però se nel convenzionale ari, semini, irrori pesticidi, mieti e trebbi con il trattore e se nell'agricoltura naturale o permacoltura semini a mano, sfalci a mano, mieti a mano, trebbi a mano o con atrezzi rudimentali mi sa che si finisce con il fare più fatica nel secondo caso.
La permacoltura si è ispirata molto a Fukuoka, poi è leggermente diversa.
Mi stupisce un po' sentir parlare di lavorare meno e fare meno fatica in relazione all'agricoltura di sussistenza. Immagino te abbia altri motivi in realtà per cominciare e per scegliere la permacoltura o simili.


Ok, tutto chiaro. No il motivo è che pensavo davvero che costasse meno fatica...

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19/08/2012, 14:56
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In agricoltura la fatica è compagna di tutto...credimi.


19/08/2012, 19:51
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