ciao
aspiragri80, ho provato a suo tempo l'aeroponica (forse 5 anni fa) da dilettante quale son tutt'ora. Studiai su siti americani e piano piano mi costuii il mio impianto. Partendo dall'assunto che si può parlare di aereo solo con gocce di diametro inferriore ai 20 (o 50?) micron, mi procurai gli spray direttamente dagli USA, come pompa ne usai una da macchinetta di caffè e un temporizzatore regolabile al secondo. A suo tempo lessi molto sull'argomento, però le prove di coltivazione che riuscii a reperire riguardarono solo insalate disposte su pannelli obliqui così /\
Provai su una pianta di jolokia che andava di pari passo con altre quattro su pomice. Ebbene non rilevai grandi differenze fra i due metodi, in fase vegetativa le vidi crescere molto bene tutte e cinque. Alla fase generativa quella in aero non ci arrivò: dopo diverso tempo non mi accorsi che gli spray s'erano otturati provocando così lo scoppio delle tubazioni e il conseguente allagamento dell'ambiente (lo studio mio e di mia moglie). Esperienza non più ripetuta
Tieni presente che: devi avere un gruppo di pressione importante, devi prevedere la pulizia e monitoraggio costante degli spray, cicli di acceso/spento regolati al secondo molto frequenti, devi incrementare luce e CO2, altrementi dargli quella pappa così ricca di ossigeno serve a poco, e per tutto ciò devi costruire un ambiente che risulti salubre per gli eventuali operatori e per la coltura (quando nebulizzi in quella maniera rischi come niente di ritrovarti la soluzione nutritiva nell'ambiente).
Queste sono le problematiche che un appassionato come me ha saputo individuare. E' del tutto evidente che non saranno le uniche che un esperto potrà metterti in luce.
Potresti provare, giusto per farti un'idea, con una coltivazione di pochi metri quadri. Ma sappi che a livello professionale in rete non ho trovato che
prove di coltivazione; e che i maestri e discepoli di queste pratiche (israeliani, olandesi e spagnoli) usano un'idroponica molto più semplice e più profittevole: quella su substrato
In tutti i casi, da sostenitore dell'idroponica (su substrato), ritengo che questa sia una via per farsi largo in questo mercato ormai globale.
Però ritengo che un'altra strada per vivere di agricoltura sia quella che ti ha indicato
pioppino, ossia la nicchia biologica; forse più difficile dell'idro, però con investimenti mooooooolto più ridotti. ciao e in bocca al lupo