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Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 2:34

anche io come matteo1986, non lavoriamo la terra ma la lasciamo inerbita tutto l'anno, tagliandola un paio di volte all'anno.
per quanto riguarda il problema degli incendi, teniamo pulite solo le fasce confinanti.
così facendo ho ridotto notevolmente il costo di manutenzione del terreno, non ci sono grosse variazioni sulla produzione e soprattutto si riesce a lavorare molto bene all'interno dell'uliveto grazie all'inerbimento.

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 12:22

elmo ha scritto:i miei vicini coltivano meglio di me ...io spesso faccio come il barbiere che si fa la barba ma non si fa i capelli,,,,ma loro raccolgono meno di me perchè.... hanno cultivar meno produttive e poi potano ogni tre o 4/5 anni ....e si dannano "ma come noi lavoriamo zappiamo facciamo di tutto ...e tu hai 'alberi sempre carichi?".......ed io me la rido e rispondo... ma voi avete studiato ? vi siete abilitati? Insegnate olivicoltura? ,,, siete Gnuranti con la GNU maiuscola e fate ....minchiate... voi non fate quello che faccio io ma quello che vi dico io .....ve lo ripeto sempre ma voi non volete capire :lol: :lol: :lol: sai come mi mandano a quel paese????.... PS... uno solo il più furbo è venuto a chiedermi delle bacchette per sovrainnestare i suoi alberi .....ed io gliel'ho date con la promessa che non li dia agli altri ....se no finisce il divertimento :lol: :lol: :lol:


allora ritieni sia anche il tipo di cultivar?

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 14:50

... si ceratamente ...anche i tipi di cultivar ...insieme a tutto il resto gia detto ed al molto da studiare :D :D :D ciao Elmo

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 20:49

elmo ha scritto:... si ceratamente ...anche i tipi di cultivar ...insieme a tutto il resto gia detto ed al molto da studiare :D :D :D ciao Elmo


sei troppo misterioso qui sai accettiamo consigli e proposte:

tipo di cultivar;
che libri usi;
tipo di potatura (annuale non è troppo ravvicinata)

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 21:23

\La non lavorazione del suolo in impianti arborei (oliveti compresi) comporta molti vantaggi non rilevabili quando invece il terreno viene lavorato. sul piano agronomico si avrà un maggior assorbimento radicale, un arricchimento del tenore di sostanza organica nel terreno , maggior resistenza alla siccità a partire dal terzo, quarto anno dall'adozione dell'inerbimento permanente. Entrando nei particolari si può affermare che il tappeto vegetale che viene a formarsi mantiene negli strati sottostanti una struttura favorevole per diverse ragioni: le radici dell'erba penetrano in profondità e con la loro morte cedono sostanza organica. Al posto delle radici morte si creano inoltre dei piccoli canali lungo i quali si possono muovere sia le radici delle piante, sia gli elementi nutritivi . La mancanza di lavorazioni evita qualsiasi disturbo alle radici, le quali così possono esplorare lo strato più superficiale che è il più fertile e ossigenato ; ciò non significa che l'apparato radicale non si sviluppi anche in profondità : sotto l'inerbimento esso si approfondisce come nel terreno lavorato ; oltre a utilizzare lo strato superficiale. Dati sperimentali dimostrano che l'inerbimento favorisce la penetrazione a una certa profondità ( oltre i 30 cm) del fosforo e del potassio , elementi di norma poco mobili : questi vengono assorbiti dagli strati superficiali più aerati e traslocati alle radici profonde . Con la morte delle radici delle piante erbacee gli elementi nutritivi vengono ceduti al terreno e ciò vale sia per quelli presenti naturalmente nel terreno sia per quelli forniti con la concimazione periodica . Gli elementi nutritivi prodotti dall'erba tagliata vengono completamente riciclati e trovano il capillizio radicale delle piante pronto ad assorbirli . Si può quindi affermare che un impianto inerbito richieda una maggiore concimazione solo nei primi 2 o 3 anni; succesivamente si attua un ciclo che garantisce comunque l'utilizzo dei fertilizzanti da parte delle piante, e anzi la nutrizione vegetale risulta migliorata , rendendo possibile una diminuzione della concimazione . La principale controindicazione risulta essere la competizione idrica fra erba e piante nei primi anni. Marcello

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 22:02

l'inerbimento totale al sud non è possibile e consigliabile(per questioni idriche)ma è possibile l'inerbimento nel periodo invernale.

per Bafile nessun mistero........
Per le cv io mi limiterei a quelle locali o di certa compatibilità al vostro ambiente, specie per l'olivo non è detto che una varietà si adatta al vostro ambiente.

per la potatura:
annualmente si può fare ma con criterio
http://www.olivoquercetano.com/Olio%20potatura.pdf

per un manuale ecco qui:
http://desa.uniss.it/ManualediOlivicoltura.pdf

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 22:15

... caro Bafile ti ha risposto Marco prima di me ed è stato molto gentile ...quando iniziano i corsi ...io insegno coltivazioni mediterranee e quindi anche olivicoltura ...se vuoi puoi seguire i corsi se ti trovi in Sicilia ...bussa e ti sarà aperto.... a gratis ...ciao Elmo

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 23:33

marcello ha scritto:\La non lavorazione del suolo in impianti arborei (oliveti compresi) comporta molti vantaggi non rilevabili quando invece il terreno viene lavorato. sul piano agronomico si avrà un maggior assorbimento radicale, un arricchimento del tenore di sostanza organica nel terreno , maggior resistenza alla siccità a partire dal terzo, quarto anno dall'adozione dell'inerbimento permanente. Entrando nei particolari si può affermare che il tappeto vegetale che viene a formarsi mantiene negli strati sottostanti una struttura favorevole per diverse ragioni: le radici dell'erba penetrano in profondità e con la loro morte cedono sostanza organica. Al posto delle radici morte si creano inoltre dei piccoli canali lungo i quali si possono muovere sia le radici delle piante, sia gli elementi nutritivi . La mancanza di lavorazioni evita qualsiasi disturbo alle radici, le quali così possono esplorare lo strato più superficiale che è il più fertile e ossigenato ; ciò non significa che l'apparato radicale non si sviluppi anche in profondità : sotto l'inerbimento esso si approfondisce come nel terreno lavorato ; oltre a utilizzare lo strato superficiale. Dati sperimentali dimostrano che l'inerbimento favorisce la penetrazione a una certa profondità ( oltre i 30 cm) del fosforo e del potassio , elementi di norma poco mobili : questi vengono assorbiti dagli strati superficiali più aerati e traslocati alle radici profonde . Con la morte delle radici delle piante erbacee gli elementi nutritivi vengono ceduti al terreno e ciò vale sia per quelli presenti naturalmente nel terreno sia per quelli forniti con la concimazione periodica . Gli elementi nutritivi prodotti dall'erba tagliata vengono completamente riciclati e trovano il capillizio radicale delle piante pronto ad assorbirli . Si può quindi affermare che un impianto inerbito richieda una maggiore concimazione solo nei primi 2 o 3 anni; succesivamente si attua un ciclo che garantisce comunque l'utilizzo dei fertilizzanti da parte delle piante, e anzi la nutrizione vegetale risulta migliorata , rendendo possibile una diminuzione della concimazione . La principale controindicazione risulta essere la competizione idrica fra erba e piante nei primi anni. Marcello



Mi hai convinto ma devo fare lo sfalcio primaverile ed interrare tutto per evitare gli incendi?

Re: zappatura uliveto

12/01/2012, 23:44

In questo caso si riferisce all'inerbimento permanente dove il cotico non viene mai rotto e lo sfalcio è solo un taglio per tenerlo basso

Re: zappatura uliveto

13/01/2012, 18:23

BAFILE ha scritto:
marcello ha scritto:\La non lavorazione del suolo in impianti arborei (oliveti compresi) comporta molti vantaggi non rilevabili quando invece il terreno viene lavorato. sul piano agronomico si avrà un maggior assorbimento radicale, un arricchimento del tenore di sostanza organica nel terreno , maggior resistenza alla siccità a partire dal terzo, quarto anno dall'adozione dell'inerbimento permanente. Entrando nei particolari si può affermare che il tappeto vegetale che viene a formarsi mantiene negli strati sottostanti una struttura favorevole per diverse ragioni: le radici dell'erba penetrano in profondità e con la loro morte cedono sostanza organica. Al posto delle radici morte si creano inoltre dei piccoli canali lungo i quali si possono muovere sia le radici delle piante, sia gli elementi nutritivi . La mancanza di lavorazioni evita qualsiasi disturbo alle radici, le quali così possono esplorare lo strato più superficiale che è il più fertile e ossigenato ; ciò non significa che l'apparato radicale non si sviluppi anche in profondità : sotto l'inerbimento esso si approfondisce come nel terreno lavorato ; oltre a utilizzare lo strato superficiale. Dati sperimentali dimostrano che l'inerbimento favorisce la penetrazione a una certa profondità ( oltre i 30 cm) del fosforo e del potassio , elementi di norma poco mobili : questi vengono assorbiti dagli strati superficiali più aerati e traslocati alle radici profonde . Con la morte delle radici delle piante erbacee gli elementi nutritivi vengono ceduti al terreno e ciò vale sia per quelli presenti naturalmente nel terreno sia per quelli forniti con la concimazione periodica . Gli elementi nutritivi prodotti dall'erba tagliata vengono completamente riciclati e trovano il capillizio radicale delle piante pronto ad assorbirli . Si può quindi affermare che un impianto inerbito richieda una maggiore concimazione solo nei primi 2 o 3 anni; succesivamente si attua un ciclo che garantisce comunque l'utilizzo dei fertilizzanti da parte delle piante, e anzi la nutrizione vegetale risulta migliorata , rendendo possibile una diminuzione della concimazione . La principale controindicazione risulta essere la competizione idrica fra erba e piante nei primi anni. Marcello



Mi hai convinto ma devo fare lo sfalcio primaverile ed interrare tutto per evitare gli incendi?

Lo sfalcio conviene farlo all' inizio dell' estate quando l' erba comincia a seccare; per prevenire gli incendi basta fare delle linee tagliafuoco fresando strisce di terra larghe 2-3 metri ogni tanto.
Tra l' altro per aggiungere qualcosa alla perfetta descrizione fatta dall' amico, vorrei aggiungere che la copertura vegetale specie in inverno tende ad assorbire anche parte dell' azoto che altrimenti verrebbe dilavato e restituirlo al terreno una volta tagliata.
Se inoltre seminamo essenze tipo trifoglio sotterraneo che fissano azoto ma muoino in estate (per non avere compeizione idrica) e sono autoriseminanti, si può avere anche una certa concimacione azotata gratis!
Ma poi volete mettere poter passare nell' oliveto in inverno senza sprofondare fino a mezza ruota e inoltre risparmiare più di matà soldi nella pulizia del terreno!
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