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SergioDiDato
Iscritto il: 02/02/2011, 8:00 Messaggi: 68 Località: Tokyo - Castrovillari
Formazione: Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche
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anche io come matteo1986, non lavoriamo la terra ma la lasciamo inerbita tutto l'anno, tagliandola un paio di volte all'anno. per quanto riguarda il problema degli incendi, teniamo pulite solo le fasce confinanti. così facendo ho ridotto notevolmente il costo di manutenzione del terreno, non ci sono grosse variazioni sulla produzione e soprattutto si riesce a lavorare molto bene all'interno dell'uliveto grazie all'inerbimento.
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12/01/2012, 2:34 |
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BAFILE
Iscritto il: 28/11/2011, 22:50 Messaggi: 156 Località: Messina
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allora ritieni sia anche il tipo di cultivar?
_________________ Chi è sazio non considera chi ha la panza vuota
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12/01/2012, 12:22 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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... si ceratamente ...anche i tipi di cultivar ...insieme a tutto il resto gia detto ed al molto da studiare ciao Elmo
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12/01/2012, 14:50 |
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BAFILE
Iscritto il: 28/11/2011, 22:50 Messaggi: 156 Località: Messina
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elmo ha scritto: ... si ceratamente ...anche i tipi di cultivar ...insieme a tutto il resto gia detto ed al molto da studiare ciao Elmo sei troppo misterioso qui sai accettiamo consigli e proposte: tipo di cultivar; che libri usi; tipo di potatura (annuale non è troppo ravvicinata)
_________________ Chi è sazio non considera chi ha la panza vuota
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12/01/2012, 20:49 |
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marcello
Iscritto il: 11/11/2008, 0:26 Messaggi: 600 Località: Chiavari(Genova)
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\La non lavorazione del suolo in impianti arborei (oliveti compresi) comporta molti vantaggi non rilevabili quando invece il terreno viene lavorato. sul piano agronomico si avrà un maggior assorbimento radicale, un arricchimento del tenore di sostanza organica nel terreno , maggior resistenza alla siccità a partire dal terzo, quarto anno dall'adozione dell'inerbimento permanente. Entrando nei particolari si può affermare che il tappeto vegetale che viene a formarsi mantiene negli strati sottostanti una struttura favorevole per diverse ragioni: le radici dell'erba penetrano in profondità e con la loro morte cedono sostanza organica. Al posto delle radici morte si creano inoltre dei piccoli canali lungo i quali si possono muovere sia le radici delle piante, sia gli elementi nutritivi . La mancanza di lavorazioni evita qualsiasi disturbo alle radici, le quali così possono esplorare lo strato più superficiale che è il più fertile e ossigenato ; ciò non significa che l'apparato radicale non si sviluppi anche in profondità : sotto l'inerbimento esso si approfondisce come nel terreno lavorato ; oltre a utilizzare lo strato superficiale. Dati sperimentali dimostrano che l'inerbimento favorisce la penetrazione a una certa profondità ( oltre i 30 cm) del fosforo e del potassio , elementi di norma poco mobili : questi vengono assorbiti dagli strati superficiali più aerati e traslocati alle radici profonde . Con la morte delle radici delle piante erbacee gli elementi nutritivi vengono ceduti al terreno e ciò vale sia per quelli presenti naturalmente nel terreno sia per quelli forniti con la concimazione periodica . Gli elementi nutritivi prodotti dall'erba tagliata vengono completamente riciclati e trovano il capillizio radicale delle piante pronto ad assorbirli . Si può quindi affermare che un impianto inerbito richieda una maggiore concimazione solo nei primi 2 o 3 anni; succesivamente si attua un ciclo che garantisce comunque l'utilizzo dei fertilizzanti da parte delle piante, e anzi la nutrizione vegetale risulta migliorata , rendendo possibile una diminuzione della concimazione . La principale controindicazione risulta essere la competizione idrica fra erba e piante nei primi anni. Marcello
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12/01/2012, 21:23 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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l'inerbimento totale al sud non è possibile e consigliabile(per questioni idriche)ma è possibile l'inerbimento nel periodo invernale. per Bafile nessun mistero........ Per le cv io mi limiterei a quelle locali o di certa compatibilità al vostro ambiente, specie per l'olivo non è detto che una varietà si adatta al vostro ambiente. per la potatura: annualmente si può fare ma con criterio http://www.olivoquercetano.com/Olio%20potatura.pdfper un manuale ecco qui: http://desa.uniss.it/ManualediOlivicoltura.pdf
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12/01/2012, 22:02 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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... caro Bafile ti ha risposto Marco prima di me ed è stato molto gentile ...quando iniziano i corsi ...io insegno coltivazioni mediterranee e quindi anche olivicoltura ...se vuoi puoi seguire i corsi se ti trovi in Sicilia ...bussa e ti sarà aperto.... a gratis ...ciao Elmo
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12/01/2012, 22:15 |
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BAFILE
Iscritto il: 28/11/2011, 22:50 Messaggi: 156 Località: Messina
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marcello ha scritto: \La non lavorazione del suolo in impianti arborei (oliveti compresi) comporta molti vantaggi non rilevabili quando invece il terreno viene lavorato. sul piano agronomico si avrà un maggior assorbimento radicale, un arricchimento del tenore di sostanza organica nel terreno , maggior resistenza alla siccità a partire dal terzo, quarto anno dall'adozione dell'inerbimento permanente. Entrando nei particolari si può affermare che il tappeto vegetale che viene a formarsi mantiene negli strati sottostanti una struttura favorevole per diverse ragioni: le radici dell'erba penetrano in profondità e con la loro morte cedono sostanza organica. Al posto delle radici morte si creano inoltre dei piccoli canali lungo i quali si possono muovere sia le radici delle piante, sia gli elementi nutritivi . La mancanza di lavorazioni evita qualsiasi disturbo alle radici, le quali così possono esplorare lo strato più superficiale che è il più fertile e ossigenato ; ciò non significa che l'apparato radicale non si sviluppi anche in profondità : sotto l'inerbimento esso si approfondisce come nel terreno lavorato ; oltre a utilizzare lo strato superficiale. Dati sperimentali dimostrano che l'inerbimento favorisce la penetrazione a una certa profondità ( oltre i 30 cm) del fosforo e del potassio , elementi di norma poco mobili : questi vengono assorbiti dagli strati superficiali più aerati e traslocati alle radici profonde . Con la morte delle radici delle piante erbacee gli elementi nutritivi vengono ceduti al terreno e ciò vale sia per quelli presenti naturalmente nel terreno sia per quelli forniti con la concimazione periodica . Gli elementi nutritivi prodotti dall'erba tagliata vengono completamente riciclati e trovano il capillizio radicale delle piante pronto ad assorbirli . Si può quindi affermare che un impianto inerbito richieda una maggiore concimazione solo nei primi 2 o 3 anni; succesivamente si attua un ciclo che garantisce comunque l'utilizzo dei fertilizzanti da parte delle piante, e anzi la nutrizione vegetale risulta migliorata , rendendo possibile una diminuzione della concimazione . La principale controindicazione risulta essere la competizione idrica fra erba e piante nei primi anni. Marcello Mi hai convinto ma devo fare lo sfalcio primaverile ed interrare tutto per evitare gli incendi?
_________________ Chi è sazio non considera chi ha la panza vuota
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12/01/2012, 23:33 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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In questo caso si riferisce all'inerbimento permanente dove il cotico non viene mai rotto e lo sfalcio è solo un taglio per tenerlo basso
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12/01/2012, 23:44 |
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Matteo1986
Iscritto il: 29/09/2011, 16:34 Messaggi: 195 Località: Impruneta (Fi)
Formazione: Perito agrario e Dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie
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BAFILE ha scritto: marcello ha scritto: \La non lavorazione del suolo in impianti arborei (oliveti compresi) comporta molti vantaggi non rilevabili quando invece il terreno viene lavorato. sul piano agronomico si avrà un maggior assorbimento radicale, un arricchimento del tenore di sostanza organica nel terreno , maggior resistenza alla siccità a partire dal terzo, quarto anno dall'adozione dell'inerbimento permanente. Entrando nei particolari si può affermare che il tappeto vegetale che viene a formarsi mantiene negli strati sottostanti una struttura favorevole per diverse ragioni: le radici dell'erba penetrano in profondità e con la loro morte cedono sostanza organica. Al posto delle radici morte si creano inoltre dei piccoli canali lungo i quali si possono muovere sia le radici delle piante, sia gli elementi nutritivi . La mancanza di lavorazioni evita qualsiasi disturbo alle radici, le quali così possono esplorare lo strato più superficiale che è il più fertile e ossigenato ; ciò non significa che l'apparato radicale non si sviluppi anche in profondità : sotto l'inerbimento esso si approfondisce come nel terreno lavorato ; oltre a utilizzare lo strato superficiale. Dati sperimentali dimostrano che l'inerbimento favorisce la penetrazione a una certa profondità ( oltre i 30 cm) del fosforo e del potassio , elementi di norma poco mobili : questi vengono assorbiti dagli strati superficiali più aerati e traslocati alle radici profonde . Con la morte delle radici delle piante erbacee gli elementi nutritivi vengono ceduti al terreno e ciò vale sia per quelli presenti naturalmente nel terreno sia per quelli forniti con la concimazione periodica . Gli elementi nutritivi prodotti dall'erba tagliata vengono completamente riciclati e trovano il capillizio radicale delle piante pronto ad assorbirli . Si può quindi affermare che un impianto inerbito richieda una maggiore concimazione solo nei primi 2 o 3 anni; succesivamente si attua un ciclo che garantisce comunque l'utilizzo dei fertilizzanti da parte delle piante, e anzi la nutrizione vegetale risulta migliorata , rendendo possibile una diminuzione della concimazione . La principale controindicazione risulta essere la competizione idrica fra erba e piante nei primi anni. Marcello Mi hai convinto ma devo fare lo sfalcio primaverile ed interrare tutto per evitare gli incendi? Lo sfalcio conviene farlo all' inizio dell' estate quando l' erba comincia a seccare; per prevenire gli incendi basta fare delle linee tagliafuoco fresando strisce di terra larghe 2-3 metri ogni tanto. Tra l' altro per aggiungere qualcosa alla perfetta descrizione fatta dall' amico, vorrei aggiungere che la copertura vegetale specie in inverno tende ad assorbire anche parte dell' azoto che altrimenti verrebbe dilavato e restituirlo al terreno una volta tagliata. Se inoltre seminamo essenze tipo trifoglio sotterraneo che fissano azoto ma muoino in estate (per non avere compeizione idrica) e sono autoriseminanti, si può avere anche una certa concimacione azotata gratis! Ma poi volete mettere poter passare nell' oliveto in inverno senza sprofondare fino a mezza ruota e inoltre risparmiare più di matà soldi nella pulizia del terreno!
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13/01/2012, 18:23 |
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