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Xylella fastidiosa e terrore in rete 
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Carissimi che tristezza e che angoscia.
Ho un uliveto nella zona colpita, non in quella rossa ma quella subito circostante, colpita a macchia di leopardo.
Chi tristezza per quello che puo' succedere alle mie piante ma sopratutto al paesaggio e all'economia olivicola di tutto del Salento.

Speriamo in un invernata molto rigida, ma sono sempre piu' miti.

La cosa assurda e' che contrariamente al titolo di questo thread, si stanno diffondendo tesi complottiste e negazioniste: gli olivi stanno guarendo e la xylella e' solo un tentativo di speculazione. Andate su google e vedrete quanti articoli deliranti. Questo e' gravissimo, se la gente pensa che sia una bufala, non collaborera' con le prescrizioni che saranno decise dagli esperti.

La verita' e' che la situazione e' drammatica, servono subito soldi spesi bene e informazione ben fatta.
Non vedo ne' l'una ne' l'altra cosa.

E' tempo di potatura, chissa' quanti contagi con gli attrezzi non sterilizzati.

Pare che il ceppo possa anche mutare e attaccare anche la vite, sarebbe una tragedia per l'agricoltura italiana.
In California studiano da decenni questo batterio e non hanno trovato ancora una soluzione.

Sembra che tutto stia andando a rotoli. Il clima ormai e' un pericolo, specie aliene ci invadono con conseguenze disastrose.

Elmo dici di vedere il bicchiere mezzo pieno, ci provero', oggi non mi riesce proprio. :cry:


15/12/2013, 15:50
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http://m.lagazzettadelmezzogiorno.it/no ... goria=2715

LECCE - Una settimana di tempo per salvare 600mila ulivi salentini. La «decision» della Commissione europea arriverà puntuale il 19 dicembre. E non c’è da stare tranquilli. Chi ha letto la bozza del documento, licenziato il 5 dicembre dalla commissione ristretta, non dorme sonni tranquilli. La parola chiave ha un suono sinistro per la Terra d’Otranto: «eradication», ovvero sradicamento coatto delle piante infette. I colpi di scure non si dovrebbero abbattere solo sui sontuosi ulivi salentini ma su tutte le piante potenzialmente «host», ospiti del batterio da quarantena (Xylella fastidiosa). Una porzione di 8mila ettari di Salento (stima per difetto), peraltro a vocazione prettamente turistica (Gallipoli e dintorni) rischia dunque di cambiare in modo drastico i connotati.

Restano sei giorni per far cambiare idea ai capoccioni dell’Ue, in particolare ai responsabili fitosanitari e alla Direzione generale per la salute e i consumatori (Dg Sanco), organismo che ha tra gli obiettivi quello di garantire la sicurezza di colture e foreste, oltre che la salubrità del cibo destinato ai cittadini europei. L’«arringa» finale per salvare dalla scure gli uliveti si terrà il 18 pomeriggio, a Bruxelles, e si preannuncia epica: 27 Paesi contro uno, l’Italia, rappresentata da Antonio Guario, direttore dell’Osservatorio fitosanitario della Regione, Bruno Faraglia, responsabile del Servizio fitosanitario nazionale e Donato Boscia , direttore dell’Istituto di virologia vegetale del Cnr di Bari. La delegazione italiana proverà a smontare punto per punto la decisione dell’eradicazione. Dictat che, come è stato più volte ribadito dai ricercatori e dagli studiosi baresi, oltre a non avere sufficienti basi scientifiche, risulta di difficilissima applicazione.

Parere peraltro sostenuto anche dall’European Food Safety Authority (Efsa), l’autorità sulla sicurezza del cibo, con sede a Parma, che nel report inviato nei giorni scorsi all’Ue ha ribadito come non ci sia alcuna certezza di risolvere il problema abbattendo gli alberi malati, dal momento che gli insetti vettore sono polifagi e potrebbero essere annidati in qualsiasi cespuglio e filo d’erba dell’area infettata. Del resto, se è vero che la Direttiva comunitaria 2000/29 chiede che lo Stato membro che riscontri nel proprio territorio Xylella debba procedere con l’«eradicazione» delle piante, è anche vero che la stessa direttiva pone un’eccezione: laddove l’eradi - cazione non sia possibile si deve procedere ad inibire la diffusione del patogeno.

Ed è su questa eccezione, che sembra pensata proprio per la «fastidiosa», che si concentrerà gran parte dell’arringa, mercoledì a Bruxelles. Boscia, Feraglia e Guario proveranno a spiegare che per analizzare e poi sradicare tutte le piante che ospitano Xylella in un territorio come il Salento, non basterebbe un contingente dei caschi blu. Saranno sufficienti le argomentazioni del trio italiano a convincere i 27 Stati membri? Gli olivicoltori salentini incrociano le dita e chiedono alla politica il massimo sforzo in questi ultimi giorni per evitare un «verdetto» che al momento pare irrazionale oltre che irrealistico e che condannerebbe a morte l’ag ricoltura del Tacco d’Italia. Intanto oggi a Taurisano si svolgerà un incontro organizzato dal Comune in collaborazione con Ucg-Cisl. Dopo il saluto del sindaco Lucio Di Seclì interverranno l’assessore alle attività produttive Luca Rosafio, il professor Salvatore Frisullo (sull'argomento «Il male oscuro e le altre patologie dell’ulivo») e il professor Angelo Godini (sul tema «Buone pratiche colturali e difese dell’ulivo»). Modererà il dottor Giuseppe Scorrano, vice presidente regionale di Ugc-Cisl e consigliere di Copagri. L’appuntamento è nella sala consiliare alle 18.


15/12/2013, 16:01
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...Ciao Frapas ...ogni zona che vedi infetta va denunciata ...perchè bisogna evitare che la malattia si propaghi velocemente ,,,e tocchi le zone sane ...se nessuno interviene ...denunciare non solo i privati ...ma le autorità che non intervengono per danno colposo ....bisogna agire come per esempio per la ...brucellosi .....negli animali ...per il resto muore la pianta la terra rimane ....si ricomincia ....non è la prima volta e non sarà l'ultima ....la peronospora della patata ..1845 - 1849 .....fece morire di fame gli irlandesi e li fece emigrare negli.... usa ....oggi siamo nel 2013 ...ognuno faccia la sua parte in scienza e coscienza.....ciao elmo


15/12/2013, 16:14
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OK dici la terra rimane, ma in Salento molti oliveti non sono irrigui. Se muoiono gli olivi cosa ci mettiamo a coltivare ?
Forse la vite (xylella permettendo), ma non tutti i terreni sono adatti, in Salento c'e' molta roccia affiorante.

... e' un bel problema si rischia la desertificazione.


15/12/2013, 16:19
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...coltivi quello che coltiviamo in Sicilia ...in arido ....e speriamo che i colleghi Fitopatologi ....trovino una soluzione ....e ritorniamo al bicchiere mezzo pieno ... ;)


15/12/2013, 16:24
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cosa riuscite a coltivare in arido ?

grazie


15/12/2013, 16:29
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non posso credere che ci siano inverni sempre più miti. da me invece ci sono inverni sempre più freddi


15/12/2013, 17:27
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francescoLapenna ha scritto:
non posso credere che ci siano inverni sempre più miti. da me invece ci sono inverni sempre più freddi



mmh....sai che forse ha ragione, in generale gli inverni sembrano essere piu' freddi, anche se ci sono ogni tanto inverni eccezionalmente caldi.

http://digilander.libero.it/grfoto/meteo1.htm" target="_blank

Quando si verificano gli inverni caldi credo si creino delle condizioni molto favorevoli allo sviluppo di patogeni che normalmente periscono in inverno.

C'e' anche il problema delle temperature negli autunni e nelle primavere.

Comunque se le minime invernali tendono ad abbassarsi in Italia penso si una buona notizia per la Xylella :)


15/12/2013, 17:38
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da me è da fine novembre che ogni mattina è almeno meno 1. Se davvero la xylella si blocca a temperature sottozero il problema sarebbe minimo :) ve ne venite sulle montegne a mettere gli ulivi. io stesso sarei disposto a vendere 2 o 3 tumoli di terra :D


15/12/2013, 17:58
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Rodrigo Almeida il prof. di Berkeley che e' venuto in salento a vedere il problema aveva avvisato che alcune zone dell' Europa (puglia sicilia cmpania liguria e altre) sono molto favorevoli alla Xylella e si stupiva come mai non ci fosse gia'.

date un'occhiata a queste slide molto chiare...

traduco giusto il titolo della presentazione: "Xylella Fastidiosa - Pericolo alla porta di casa -"

non so a quando risalga, credo qualche anno fa

siamo nella c...a :(

http://www.cost873.ch/_uploads/_files/A ... eeting.pdf" target="_blank" target="_blank" target="_blank


15/12/2013, 19:29
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