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Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

31/10/2013, 13:01

sarà il caso per noi piccoli e grandi ulivicultori anche distanti 300/400 km dalla zona del contagio( cioè quasi tutti gli ulivicultori del centro-sud) iniziare un trattamento preventivo, mi vengono in mente gli ossicloruri di rame sulla pianta, e eventualmente qualche disinfetsazione contro la cicalina??? o è meglio attendere l'evolversi della situazione per poi prendere misure? Mi preoccupa stare con le mani in mano con la distruzione a 400 km dai miei piccoli e grandi 180 ulivi :(

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

31/10/2013, 18:35

Mi sembra di aver visto qualche albero con rami secchi (ciocche secche) sia a Lecce, sia a Leverano e Copertino: in parole povere, se quei rami secchi non hanno altre cause, credo che il focolaio sia sottostimato, e oramai sia coinvolto quasi tutto il Salento.

Altra notizia uscita qualche settimana fa, che anche zona Bari vi era un focolaio simile. Però non sò se era la Xylella. Fossi così, prepariamoci al peggio.

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

31/10/2013, 19:51

....informatevi con l'osservatorio fitopatologico più vicino ...non agite da soli ... mi raccomando ...o con il dipartimento di patologia vegetale ...della facoltà di agraria più vicina ....

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

31/10/2013, 21:10

...ricordatevi che siamo in mano al ministro che disse che la Lontra è un uccello....quindi agite con l'ausilio di VERI tecnici

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

03/11/2013, 13:53

vi posto un parere autorevole...
speriamo abbiano ragione....


Home > Ambiente & Territorio > I georgofili: “Disseccamento ulivi? Non è colpa della Xylella fastidiosa”
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I georgofili: “Disseccamento ulivi? Non è colpa della Xylella fastidiosa”
31 ottobre 2013

Immagine I georgofili: “Disseccamento ulivi? Non è colpa della Xylella fastidiosa”

Nella giornata di ieri avevamo dato notizia del piano di emergenza varato dalla Regione Puglia per contrastare il disseccamento di ulivi, che nel Salento ha già coinvolto 8mila ettari, e il cui responsabile è stato individuato nel batterio Xylella fastidiosa (il nostro articolo con i dettagli del piano è consultabile su questo link).

La Regione ha quindi tracciato la via, ma c’è qualcuno che chiede di rallentare il percorso appena intrapreso. Si tratta dei georgofili, categoria che racchiude amanti e appassionati dell’agricoltura, che sono intervenuti sull’argomento con un articolo pubblicato proprio ieri su uno dei loro siti di riferimento, www.georgofili.info; al suo interno, si prende in questione il fenomeno che sta interessando gli uliveti salentini, già vittime in passato di questa malattia (la fitopatia), ma propongono cautela nell’identificarne la causa nello Xylella fastidiosa, pur riconoscendolo come un agente pericoloso per la natura e l’ambiente.

Questo è uno dei passi principali dell’articolo scritto da Giovanni P. Martelli: “Si dà il caso che le indicazioni molecolari acquisite a Bari forniscano buoni motivi per ritenere che il ceppo salentino di ‘X. fastidiosa’ appartenga ad una sottospecie (o genotipo) che non infetta né la vite né gli agrumi, e che esperienze statunitensi (California) indicano come dotato di scarsa patogenicità per l’olivo. Di ciò è stata data notizia al Servizio Fitosanitario Regionale ed al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e se ne è parlato, sembrerebbe invano, nei numerosi incontri con tecnici ed agricoltori che si sono tenuti nelle zone colpite”.

La Xylella fastidiosa non sarebbe quindi il batterio che sta uccidendo gli ulivi del Salento, pur avendo probabilmente un ruolo in questo processo: “In conclusione, non vi sono al momento elementi che facciano ritenere ‘X. fastidiosa’ come l’agente primario del disseccamento rapido dell’olivo. Essa è verosimilmente coinvolta nel quadro eziologico come compartecipe. E’ quanto si vuole accertare attraverso l’isolamento (in corso) in coltura pura del batterio, che ne consenta la definitiva ed incontrovertibile identificazione e permetta la conduzione di prove di patogenicità che possano una volta per tutte accertarne il comportamento su olivo. A ciò si aggiunga la ricerca dei possibili vettori, anch’essa in effettuazione”.

Al momento si stanno quindi svolgendo dei nuovi studi, le cui risultanze potrebbero rivelarsi utili per formulare un adeguato piano di contenimento e lotta. Nel frattempo, si legge nell’articolo, i georgofili hanno suggerito al Servizio Fitosanitario Regionale di adottare adeguati provvedimenti per completare tre fasi preparatorie: delimitare l’area contaminata, identificare successivamente una zona tampone e bloccare l’eventuale movimento di piante e di materiali che potrebbero facilitare la propagazione della malattia nelle e dalle zone considerate.

La fitopatia che sta colpendo i nostri ulivi rischia quindi di rimanere ancora nel mistero, ma non si può più aspettare molto: a rischio non è solo la sopravvivenza di uno dei simboli del nostro territorio, ma soprattutto l’economia del Salento e di alcune sue numerose famiglie e imprese
- See more at: http://www.tagpress.it/ambiente-territo ... LhJqS.dpuf

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

07/11/2013, 9:38

E' in arrivo un entomologo, Alexander PUrcell, da quanto leggo sulla stampa uno dei pochi esperti al mondo ad investigare su Xylella.
Provo a pubblicare un articolo, spero sia leggibile.
Allegati
xylella.pdf
(98.41 KiB) Scaricato 149 volte

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

07/11/2013, 12:52

si ma non c'è tempo da perdere. iniziate a sradicare le piante morte.così potrete salvare quelle non ancora colpite. vedete quali varietà resistono. insomma...gli ulivicultori del salento iniziino a muoversi da se per salvare il salvabile, dei propri ulivi

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

17/11/2013, 15:10

f

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

18/11/2013, 20:13

ciao elio ...che volevi sapere???

Re: Xylella fastidiosa e terrore in rete

20/11/2013, 21:49

non è diffuso in tutto il Salento perché nel tacco d'Italia non ne ho sentito di questi casi.se il contagio è avvenuto nel nord Salento sono cavoli amari
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