Salva a tutti,
finalmente qualche speranza per gli scenari apocalittici nel Salento (ormai si vedono migliaia di ulivi completamente secchi)
In passato era già stata notata una certa resistenza del Leccino, pochi giorni fa è uscita la notizia che la FS-17 Favolosa resiste bene!
Inoltre sembrano promettere bene gli innesti di Leccino e Frantoio su piante devastate dal batterio (a maggior ragione lo sarà FS-17)
Riporto l' articolo:
L'INFORMATORE AGRARIO - IL PUNTO SULLE RESISTENZE A XYLELLA.
E’ stato pubblicato oggi sull’Informatore Agrario n.11/2017 (
http://www.informatoreagrario.it/" target="_blank…/Info…/17Ia11/sommario.asp) del 23 marzo (pag.59-63) l'articolo "Resistenza a Xylella fastidiosa
in diverse cultivar di olivo - stato dell'arte e prospettive future" (Boscia et al.), anticipato nei giorni precedenti da alcune informazioni pubblicate dai quotidiani Gazzetta del Mezzogiorno e Quotidiano di Lecce sul ritrovamento di una nuova varietà resistente. Il lavoro, parzialmente finanziato dal programma UE di ricerca e innovazione Horizon 2020, nell’ambito dei progetti POnTE e XF-ACTORS, scaturisce dalle attività sperimentali condotte da tre Istituti di ricerca pugliesi (1) in collaborazione con l’agronomo Giovanni Melcarne ed altri soggetti del mondo agricolo (2). L’articolo, che riassume tutte le attività di ricerca avviate ed attualmente in corso sulla ricerca e valutazione di resistenze genetiche a Xylella fastidiosa (subsp. pauca ceppo CoDiRO) nel germoplasma olivicolo, riporta dati sperimentali nuovi ed originali sia sul comportamento delle varietà Leccino, Ogliarola salentina, Cellina di Nardò ed altre cultivar, che la prima segnalazione di elevata resistenza della varietà FS-17. In estrema sintesi, grazie alle analisi sierologiche (ELISA) e molecolari quantitative (qPCR), condotte su diverse centinaia di piante in oliveti multivarietali sottoposti a fortissima pressione di inoculo in zona infetta, è emerso che la cultivar FS-17, oltre che essere asintomatica presenta una minore incidenza percentuale di piante infette (appena il 12% di piante infette rispetto al 50% in Leccino e 100% in Ogliarola salentina); inoltre, quando infetta, ha la più bassa concentrazione batterica poiché nelle piante analizzate è stata ritrovata, in media, la metà della concentrazione di Leccino e circa un centesimo della concentrazione in Ogliarola salentina. Si ricorda che FS-17 è una varietà brevettata autofertile, precoce, produttiva e di vigoria contenuta, pertanto idonea per impianti a media ed alta densità, ottenuta dal Prof. Giuseppe Fontanazza del Cnr (ISAFoM) di Perugia attraverso la selezione di semenzali da autoimpollinazione della cv Frantoio. L’articolo, riportando il dato attuale di circa 300, tra varietà ed accessioni, già avviate a prove sperimentali di valutazione della resistenza, lascia intravedere e ben sperare nell’identificazione di nuove fonti di resistenza in olivo e nel ritrovamento di ulteriori cultivar resistenti al batterio, indispensabili per provare a mantenere e rilanciare l’olivicoltura nelle aree infette.
Nei prossimi giorni il lavoro integrale sarà pubblicato online sul sito dell’Informatore Agrario.