Le campane le stiamo già sentendo tutte da tempo, Libellula, fatto sta che non ho mai visto tanti uliveti così colpiti dal secco e che questa cosa si stia estendendo , per chi vive qui e si guarda attorno non è un mistero. E non c'entrano neanche le buone pratiche perché proprio pochi giorni fa una signora che ha un numero di ettari notevole di uliveto e che hanno sempre adottato ottime pratiche mi ha detto che anche da loro gli alberi iniziano a presentare segni di disseccamento.
Poi, che si debba fare attenzione e respingere ogni possibile speculazione, lo sappiamo bene e per questo è da tempo attivo un comitato La voce dell'ulivo che si sta battendo contro ogni forma di "accanimento terapeutico" e soprattutto di uso massiccio di pesticidi e fitofarmaci a sproposito.
Per fortuna, a parte la nostra diretta esperienza, conosco molti che sono molto cauti e attenti nella cura dei loro uliveti. E l'olio che viene prodotto parla ... chiaro e limpido, direi. Se poi proprio questo fosse il problema... potrebbe darsi. Qualcuno ha persino affermato che dietro questa epidemia vi siano tentativi di speculazione edilizia. Intanto è importante che si distrugga ciò che abbiamo. poi faremo i conti con chi di dovere, eventualmetne.
Intantomi scuso per l`espressione infelice "adesso e`importante che si distrugga cio` che abbiamo". Intendevo dire, evidentemente che e`importante risolvereil problema. In un servizio su LA7 oggi hanno tirato in ballo delle sperimentazioni svolte presso lo IAMB (Istituto agronomico mediterraneo di Bari) che nelle sue sperimentazioni con agenti patogeni ne avrebbe effettuate anche con la xylella. Non ho capito per quale motivo questo Istituto sembra che goda di una specie di immunita` che non consente di chiedere informazioni sul come quando e dove di questi test. Sarebbe forse invece il caso di approfondire. Ho sentito anche che la PRocura di Leccve si sta muovendo. Auspichiamo che le indagini siano a 360 gradi e che eventuali responsabilita`siano individuate. Tornando all`articolo di qualche giorno fa,non so quali campagne l`autrice frequenti perche` io, qui, ulivi potati a luglio non ne ho mai visti....
ciao Marinella ...Ogni via è auspicabile e da percorrere ...Pasteur riusci a battere la Rabbia ricordate?...io vi consiglio nuovamente il pirodiserbo ...ci sono i macchinari ... è facile da usare non costa molto e l'insetto vettore viene bruciato ...poi tutto il resto ...erpicature ... bruciare i residui legno della potatura in piccoli cumuli e totalmente senza rimuovere nulla ..ciao elmo
...cosa ci voleva a ridurre tutto in cenere ? ....metterla nei sacchi di concime e ... "Cinniriari" ... gli uliveti ..ed avere un concime simile a quello che usavano i nostri nonni quando non esisteva la chimica ....usato da duemila anni ???? .....ottimo ed a buon mercato ....se ne poteva fare lisciva ...sapone a prezzo praticamente nullo ....i vecchi rimedi sono sempre da considerare ...sono utili e funzionano ....come insisto, il pirodiserbo che vi ho consigliato in altri post....ciao elmo
Volete che qualcuno non si attrezzi abusivamente ad espiantare degli olivi probabilmente infetti e venderli a qualche vivaio del nord per abbellire villette e ristoranti !?
Per lo sradicamento danno un contributo di 120 euro, venduti al nord valgono dieci volte tanto.
E' veramente complicato impedire che una cellula di xylella arrivi in altre zone.